lunedì 8 aprile 2013

Due parole con Daniele Tenca



È un grande onore avere ancora una volta Daniele Tenca in palude, a distanza di poco più di un anno. Allora presentava Live for the Working Class, il tour del disco Blues for the Working Class, con canzoni dedicate alla crisi, agli operai, e in particolare alla spettacolare resistenza e vittoria degli operai INNSE, uno dei primi momenti di questo tristo periodo. Ora torna con un disco di canzoni nuove, come di consueto dedicate ai temi del lavoro e del non-lavoro, di tutto quello che ad esso gira intorno: razzismo, sessismo, l’emigrazione, l’umiliazione, una nazione che non c’è …come l’altra volta il tutto targato Route 61 di Eramanno Labianca, label garanzia per la vera musica del diavolo.
Del resto questo è il vero blues, capace di confrontarsi con tematiche dure rinnovandosi andando alle sue radici. Anche Alias se ne è accorto, e nel numero di un paio di settimane fa, dedicato proprio al blues italico (fenomeno in crescita in tutta la penisola), Gianluca Diana ha scritto “… con il suo Wake Up Nation, in cui le parole pesano in modo importate, e attraverso il quale si viene portati in terre cariche di boogie e ritmi urbani.” Dice bene, e per farvi capire ulteriormente, vi invito a vedere il perfetto video diretto da Claudio Del Monte dell’emblematica Default Boogie (ora tra i preferiti sul mio canale YouTube ALLYDIEGO clicca qua per vederlo). Cosa aggiungere? Grande serata in palude … pronti?

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71 Commenti:

Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:35 , Anonymous Anonimo ha detto...

...ready to go...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:36 , Blogger Alligatore ha detto...

Benvenuto in palude Daniele :)

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:37 , Blogger Alligatore ha detto...

Hai fatto un biuon viaggio?

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:38 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ciao a tutti...sì grazie...il viaggio è sempre la parte più bella, dicono...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:38 , Blogger Alligatore ha detto...

Già, più importante della meta ...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:38 , Anonymous Anonimo ha detto...

appunto...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:39 , Blogger Alligatore ha detto...

Che dici, faccio partire la musica e vado con le domande?

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:39 , Anonymous Anonimo ha detto...

vai vai

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:40 , Blogger Alligatore ha detto...

Ok, cd partito, e allora ti chiedo: come è nato?

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:40 , Blogger Alligatore ha detto...

Come è nato Wake Up Nation?

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:40 , Anonymous Anonimo ha detto...

è nato dall’esigenza di raccontare I nostri tempi difficili, prendendosi le proprie parti di responsabilità nello sfascio, e sperando di far venire voglia alla gente che ascolta di alzare un po’ di polvere…che sarebbe anche ora...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:43 , Blogger Alligatore ha detto...

Mi piace ... e anche prendersi le proprie responsabilità, che indica già una strada per niente populista, che invece le responsabilità non se le prende, grida e basta...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:44 , Blogger Alligatore ha detto...

Ma dimmi, perchè questo titolo? ...anche se non è difficile da capire.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:45 , Anonymous Anonimo ha detto...

beh...le colpe non stanno mai da una parte sola, e se siamo "stati messi" in questa situazione, in qualche modo abbiamo permesso che accadesse, abbassando la guardia, facendo vincere l'isolamento e l'apatia, ad esempio

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:46 , Anonymous Anonimo ha detto...

il titolo è un’esortazione, un’invocazione quasi, alla Nazione, non intesa come somma di individui scarsamente connessi tra loro (se non virtualmente…), ma come entità con i suoi valori ed ideali, a svegliarsi da sola, quasi che gli individui di cui sopra non avessero le forze per aiutarla.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:48 , Blogger Alligatore ha detto...

Certo, come è successo con alterni risultati nel nord-Africa, in Spagna, e in particolare negli States, con Occupy Wall Street...almeno questo mi viene di pensare, vista la lingua e la situazione di politica bloccata molto simile.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:49 , Blogger Alligatore ha detto...

Ma tornando al cd ...come è stata la sua genesi?... dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:50 , Anonymous Anonimo ha detto...

Sì, anche se quando penso ad una reazione non la penso necessariamente politica, ma sociale. Il primo passo è ritrovare il senso della comunità e uscire dall'isolamento, che è la cosa a cui proprio certa politica invece ci ha portato

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:51 , Anonymous Anonimo ha detto...

L’idea è nata quasi consequenzialmente a Blues for the Working Class e al relativo tour, grazie anche alla gente che incontravi ai live e ti diceva “nel prossimo disco parlerai della crisi…?” e ti raccontava le sue storie, quasi che ci fossimo caricati con il disco precedente di una credibilità da spendere su questi temi. Credo l’avremmo fatto lo stesso, però ‘sta cosa ci ha fatto sentire più forti e convinti dei nostri messaggi. Poi musicalmente l’idea di fondo è stata quella di spostarci da un blues più “standard” a qualcosa di più contaminato e attuale, semplificando direi passare da Dylan, J.J. Cale, per dire, a Jack White e ai Black Keys.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:54 , Blogger Alligatore ha detto...

Certo, come hai spesso fatto tu ... con tematiche sempre legate al lavoro/nonlavoro e quello che ruota attorno ...nelle vite degli uomini e delle donne.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:56 , Anonymous Anonimo ha detto...

Tutto il lavoro è stato un cazzo di lavoro. Come è giusto che sia eh, ma io mi sono divertito di più a registrare Blues for the Working Class…qui è stato tutto un andare da esaltazione ad ansia a delusione a rabbia a speranza a esaltazione, a loop, per tutte le recording sessions. Proprio in virtù di quella ricerca di nuovi suoni e nuove soluzioni che non è stata proprio immediata. Un ruolo fondamentale l’ha avuto Antonio Cooper Cupertino, che ha prodotto con me il disco, nel tirare fuori questo lato “Jack White oriented” e farlo suonare al meglio.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:58 , Blogger Alligatore ha detto...

Quindi musicalmente è stato un bel lavoro intenso ...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 21:59 , Blogger Alligatore ha detto...

... a cercare i suoni giusti.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:00 , Blogger Alligatore ha detto...

E si sente, che è un disco, diverso, se posso dire, dai tuoi precdenti... musicalmente.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:00 , Anonymous Anonimo ha detto...

molto. gratificante ma intenso. ripeto, si tratta sempre di fare dischi eh, e nella vita c'è di molto peggio, però per descrivere l'esperienza Wake Up Nation in studio divertente è una parola che non userei...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:01 , Blogger Alligatore ha detto...

Ma torniamo a bomba: se il tuo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe?

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:01 , Blogger Alligatore ha detto...

.. forse lo è ... anzi, tolgo il forse.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:02 , Anonymous Anonimo ha detto...

sicuramente c'è un'impronta più personale. la Band suona con altri musicisti blues, tutti grandi artisti, ma l'approccio e i suoni che ci sono nel nostro disco e nel nostro live sono diversi e riconoscibili.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:03 , Anonymous Anonimo ha detto...

Sì sì, togli il forse...hai ragione! Il disco è tutto sulla necessità di combattere per noi e per chi ci sarà dopo di noi. Per citare un mio amico che ha ascoltato il disco, il messaggio non è “combattiamo perché possiamo vincere”, ma “combattiamo perché ne abbiamo un dovere morale”. Anche se la vittoria non è per nulla scontata, anzi.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:03 , Blogger Elle ha detto...

Ciao a tutti, eccomi qui :)
Vista la premessa il disco già mi piace.. pensavo giusto oggi al termine virtuale "condividere" che è un mostrare agli altri cosa si è fatto e, paradossalmente, staccandosi (isolandosi) di fatto dagli altri; e non più un "avere qualcosa in comune" che, tutti assieme, vogliamo difendere e che ci unisce al di là delle altre differenze che sempre ci sono.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:04 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ciao Elle, benvenuta...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:05 , Blogger Alligatore ha detto...

Ciao Elle, grande entrata in scena questa sera ... piena di significati e convinta. Grazie, mi piace quello che hai scritto ...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:06 , Anonymous Anonimo ha detto...

...di sicuro, tenere a bada individui distinti è più semplice che tenere a bada una collettività con degli ideali e valori comuni...questo va ricordato sempre quando la tendenza è a coltivare e salvare il proprio orticello..

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:07 , Blogger Alligatore ha detto...

... si condivido quello che ha detto il tuo amico: “combattiamo perché ne abbiamo un dovere morale”. Anche se la vittoria non è per nulla scontata, anzi.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:08 , Blogger Alligatore ha detto...

C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di “Wake Up Nation”? … che ti piace di più fare live? ... che è più vicino a quello che ha detto il tuo amico...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:10 , Anonymous Anonimo ha detto...

Il concetto di "dovere morale" è presente soprattutto in "What did you do?" dove un figlio chiede al padre cosa ha fatto (se ha fatto qualcosa) mentre tutto stava crollando. Io non ho figli, ma nella canzone mi immedesimo più nel padre, cioè in uno della mia/nostra generazione, e spero di avere una risposta da dare, un giorno...

Poi credo che Default Boogie, di cui abbiamo fatto il video, che peraltro sta avendo visualizzazioni oltre ogni più rosea previsione, sia il pezzo che sceglierei come “bigino” del disco; devo dire che live, non ho particolari preferenze, questo anche grazie al fatto che la band suona tutto alla stragrande (grazie ragazzi!)

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:12 , Blogger Alligatore ha detto...

Sì, sto proprio ascoltando What did you do? e pensavo le stesse cose che hai detto ... o quasi insomma.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:13 , Blogger Alligatore ha detto...

Senti il discorso sull'impegno, sull'impegnarsi come dovere morale ... un pezzo molto blues classico, musicalmente.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:13 , Anonymous Anonimo ha detto...

ecco, questo è un pezzo scomodo, che dovrebbe portare alla riflessione, anche con un certo fastidio di fondo...spero che questo succeda sul serio...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:17 , Blogger Alligatore ha detto...

... e su Default Boogie modestamente l'ho messo tra i preferiti del mio piccolo youtube e spero di contribuire a diffondere il verbo. Adoro anche Dead and Gone e Big Daddy ... altri aspetti della crisi come il razzismo e l'approfittare sessualmente di chi sta sotto, di chi è in difficoltà.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:17 , Blogger Alligatore ha detto...

Tra l'altro, molto bella l'idea, come sempre, di mettere i testi delle canzoni anche tradotti in italano, per chi non conosce l'inglese.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:18 , Anonymous Anonimo ha detto...

Dead and Gone tra l'altro è la mia traduzione in inglese del brano La Stupidità di Fabrizio Coppola, che vi consiglio di ascoltare, come tutto il suo ultimo Waterloo (e pure quelli prima!). Su Big Daddy, beh, direi che c'è poco da spiegare...credo...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:19 , Anonymous Anonimo ha detto...

Sì, spero sempre che le traduzioni riducano le barriere dovute all'uso dell'inglese. Per quello che è successo dopo Blues for the Working Class, l'esperimernto pare funzionare...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:20 , Blogger Alligatore ha detto...

Già ... e ovviamente la title-track bella dura, tesa... perfetta.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:22 , Anonymous Anonimo ha detto...

grazie...tra l'altro è suonata in duo, batteria (e frattoir) e Diddley Bo, una specie di cigar box guitar a una corda sola, che suona il giusto rancido...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:22 , Blogger Alligatore ha detto...

Il cd è uscito ancora con Route 61, di Ermanno Labianca, come il precedente “Live For The Working Class” … ormai possiamo dire è la “tua etichetta”?

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:23 , Anonymous Anonimo ha detto...

Sono contento di aver riconfermato il rapporto con Ermanno e Route 61, e strafelice del lavoro che hanno fatto e fanno per supportare il disco.
Difficile trovare realtà così, di questi tempi...
È una bella casa, devo dire che siamo soddisfatti entrambi e spero si possa andare avanti così per un bel pezzo.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:24 , Blogger Elle ha detto...

Con me le traduzioni funzionerebbero alla grande :) Perché non so l'inglese, ma cantato ha un suono diverso dall'italiano, che dà quel tocco musicale in più. Non è per non farsi capire, però come dici a volte l'inglese è una barriera (le volte in cui i testi val la pena sentirli ancor più della stessa musica).

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:25 , Blogger Alligatore ha detto...

Sì, qui i testi sono importanti, parole forti ... come la musica del resto. E comunque credo sia una buona cosa metterli sempre ...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:26 , Anonymous Anonimo ha detto...

infatti Elle! L'idea è proprio quella, mettendole nei libretti si fa passare comunque il messaggio senza rinunciare alla musicalità dell'inglese in questo genere specifico

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:27 , Blogger Alligatore ha detto...

In copertina il volto di una donna che riemerge dall’acqua, una metafora esplicita. Come è stata scelta questa copertina?... chi è l’autore? È nata appositamente per il cd, o era uno scatto già esistente?

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:28 , Anonymous Anonimo ha detto...

L’idea è di raffigurare il risveglio della Nazione, personificata nella donna. Nel retro copertina la stessa donna è sott’acqua, con gli occhi chiusi. Lo scatto è stato fatto appositamente per il disco, ed è di Claudio Del Monte (Frammenti Simili), che ha curato il progetto grafico e girato il video di Default Boogie, e ha fatto, per me, un lavoro straordinario. Con lui e Cooper, dire che abbiamo lavorato insieme è molto riduttivo, per il rapporto che si è creato con questo disco (e per Cooper, da Blues for the Working Class in effetti…).

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:31 , Blogger Alligatore ha detto...

Sì, poi il fatto che sia in bianco e nero la rende molto libera nel tempo ... nel senso, potrebbe essere una foto del passato, di altre crisi... o di oggi, ed è di oggi.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:32 , Blogger Alligatore ha detto...

Sicuramente un bel lavoro di gruppo, che si sente e si vede ...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:33 , Anonymous Anonimo ha detto...

l'idea di universalità nel tempo del disco, come se ci fosse un legame tra le varie crisi delle varie epoche è stata sempre un obiettivo, anche nei testi, e Claudio è stato bravissimo a fissarla in tutto il progetto grafico

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:34 , Blogger Alligatore ha detto...

Infatti, pensavo a questo, proprio a questo ...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:34 , Blogger Alligatore ha detto...

Come e dove presenti/hai presentato l’album? …

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:35 , Anonymous Anonimo ha detto...

Siamo in tour da Gennaio, le date (così come lo store, i contatti, i video…) le trovate aggiornate su www.danieletenca.com

Appuntamenti vicini, Zoagli il 13, Cento il 17, Leoncavallo Milano il 19...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:37 , Blogger Alligatore ha detto...

Infatti, vedo un bel po' di date, come di consueto... ritorni al contatto diretto, al pubblico, che ti isipra...da seguire sui tuoi spazi web, per poi trovarti dal vivo.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:38 , Anonymous Anonimo ha detto...

...che poi è l'essenza del fare musica...

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:39 , Blogger Alligatore ha detto...

Per finire: una domanda che non ti ho fatto, un appello, un saluto a qualcuno, qualcosa che non abbiamo detto o qualcuno che non abbiamo ricordato, da fare assolutamente … troppe cose?

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:41 , Anonymous Anonimo ha detto...

Solo un grazie per lo spazio, e la speranza di vederti presto a qualche live.

E grazie a tutti quelli che hanno partecipato a questa serata...

Ultima cosa...nella presentazione citi giustamente l'articolo su Alias di due settimane fa...sabato scorso su Alias c'era la recensione di Wake Up Nation, e io non ho trovato il giornale...se qualcuno ne avesse una copia e mi facesse uno scan...grazie..

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:44 , Blogger Alligatore ha detto...

Grazie a te, certo, spero di risucire a vedere finalmente un tuo live ... e per Aliasi, ci penso io. Grazie Daniele di essere stato qui, e grazie ad Elle per i suoi interventi.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:45 , Anonymous Anonimo ha detto...

Grazie Alligatore!!!
Un abbraccio a tutti!!!!

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:47 , Blogger Alligatore ha detto...

Buonanotte e buonafortuna a Daniele Tenca.

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 22:48 , Blogger Elle ha detto...

Grazie a voi, buonanotte e buona musica :)

 
Alle 8 aprile 2013 alle ore 23:57 , Blogger Alligatore ha detto...

Ecco fatto, ho scanerizzato e mandato Alias ... grazie Elle, buona musica a te ;)

 
Alle 9 aprile 2013 alle ore 00:07 , Blogger Alligatore ha detto...

... e ho sbagliato, perché Daniele intendeva la rece uscita su Alias di sabato scorso. Tutto lavoro per nulla ;)
ALLORA RINNOVA L'APPELLO
Qualcuno ha preso Alias di sabato scorso con la rece al cd Wake Up Nation? Mi può far avere la scanerizzazione che gliela giro? ... Grazie.

 
Alle 9 aprile 2013 alle ore 19:15 , Blogger S. ha detto...

wow forti, non lo conoscevo...grazie, interessante scoperta
ok ti ho scopiazzato la play list ;)

 
Alle 9 aprile 2013 alle ore 20:21 , Blogger Alligatore ha detto...

Sì, concordo sul forti, Daniele e tutti quelli che suonano con lui sono il forte giusto per i nostri tempi ... ma tu sai bene. Grazie a te. Scopiazza pure ;)

 
Alle 11 aprile 2013 alle ore 15:35 , Blogger Ernest ha detto...

:)

 

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