lunedì 15 gennaio 2018

Anche io dico: Free Ahed Tamimi

Il giudice del tribunale militare israeliano chiede all’adolescente Ahed al Tamimi: “Come hai fatto a dare uno schiaffo a un nostro soldato?”. Lei risponde: “Toglietemi le manette e vi faccio vedere”. È nata un’icona della ribellione palestinese. 
Su INTERNAZIONALE tutta l'incredbile vicenda, dopo averla letta anche voi direte: Free Ahed Tamimi, una ragazzina in carcere per avere dato uno schiaffo ad un soldato, dopo che avevano sparato alla faccia del cuginetto di 14 anni.

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20 Commenti:

Alle 15 gennaio 2018 alle ore 15:20 , Blogger bibliomatilda ha detto...

Condivido e ringrazio

 
Alle 15 gennaio 2018 alle ore 15:35 , Anonymous Vrann ha detto...

Sai quanto gliene frega, da quelle parti, se quattro blogger messi in croce scrivono "Free Ahed Tamimi" sui loro blog. Come le petizioni su change.org: questi appelli su web non servono a un bel niente.

 
Alle 15 gennaio 2018 alle ore 17:27 , Blogger Alligatore ha detto...

@Bibliomatilda
Grazie a te.
@Vrann
Caro amico questo lo dici tu. Intanto lo stato potente sa che noi sappiamo, si crea un circolo di informazione, che è sempre cosa positiva, e più persona vengono a sapere della vicenda meglio è. L'articolo di Internazionale è ben fatto, ben documentato, mi piace diffonderlo. Poi ognuno ha la sua opinione, grazie per la tua, ma la mia è ben diversa. Buonanotte!

 
Alle 15 gennaio 2018 alle ore 17:33 , Blogger Cavaliere oscuro del web ha detto...

Come hai promesso, anche te hai dato risalto a questa vicenda.
Speriamo in un evolversi positivo.

 
Alle 15 gennaio 2018 alle ore 18:50 , Blogger Granduca di Moletania ha detto...

Quanto mi piacerebbe se tutte le contese intenazionali si potessero risolvere a schiaffi in faccia.

Anche per questo anche io dico Free Ahed Tamimi (che c'ha pure un coraggio non comune).

 
Alle 15 gennaio 2018 alle ore 20:55 , Blogger Alligatore ha detto...

@Cavaliere Oscuro del Web
Non potevo mancare. Speriamo!
@Granduca di Moletania
Come in Amici miei, Monicelli ne sarebbe contento :)
Bravo e bentornato.

 
Alle 16 gennaio 2018 alle ore 02:06 , Anonymous Enri1968 ha detto...

Ne ho letto sul blog del Cavaliere oscuro del blog, sono contento che hai inserito la notizia.

 
Alle 16 gennaio 2018 alle ore 14:18 , Anonymous Demyon ha detto...

Non per voler a tutti i costi unirmi al pessimismo espresso da Vrann qui sopra, ma davvero che tante persone vengano a sapere di certe storture non basterà certo a raddrizzarle. Se "lo stato potente sa che noi sappiamo" ha un motivo in più per riderci in faccia. Lo dico perché in passato sono cascato come una pera matura in questa trappola; ero sempre in prima linea a firmare petizioni (quando change.org era ancora Avaaz) per liberare questa o quell'altra vittima di un sistema marcio. Queste petizioni non hanno scollato un baffo a nessuno; di quelle persone per la cui liberazione firmavo a tutto spiano alcune sono già state giustiziate, altre sono ancora lì che marciscono in galera. E poi, detto tra noi: i blog chi se li fila più? I webeti sono tutti su facciabook a sparare commenti razzisti o a credere alle bufale più infami. Il nostro "circolo di informazione" è, davvero, un circolo per adepti e basta.

 
Alle 16 gennaio 2018 alle ore 14:36 , Blogger Cri ha detto...

Quindi Demyon dovremmo stare con le mani in mano? Pregare? Arruolarci nelle milizie palestinesi? Io lo so che a raccontarci le cose non cambiamo il mondo, guarda però invece come sta cambiando in negativo l'opinione pubblica italiana. Perchè secondo te? Secondo me perchè la maggior parte delle persone basa la propria opinione su quel che sente alla tv, e quando un Belpietro (per dirne uno a caso, magari fosse l'unico!) ti fa credere che la tua sicurezza ma anche solo il tuo benessere sono in pericolo per colpa del negro invasore tu ci credi e ti regoli di conseguenza. Ecco, allora viva chi condivide notizie come queste, perchè sapere è sempre sempre sempre meglio che non sapere.

 
Alle 16 gennaio 2018 alle ore 15:11 , Anonymous Demyon ha detto...

@Cri
I belpietro della situazione io li ignoro al gran completo - però è vero: sono intortatori di masse. Nei loro riguardi possiamo semplicemente tentare di convincere parenti e amici a non ascoltarli, o a ridere loro dietro se è il caso. Una certa percentuale si ostinerà a credere a quei personaggi, ma un'altra percentuale può venire persuasa che quei venditori di fuffa vanno ignorati. Però: quanti dei tuoi parenti o amici seguono blog come questo? L'opera di convincimento va fatta parlando con loro di persona! Quelli che pendono dalle labbra di belpietro & soci NON seguono i blog, poco ma sicuro.

 
Alle 16 gennaio 2018 alle ore 19:51 , Blogger Alligatore ha detto...

@Enri1968
Grazie, mi è sembrata una cosa degna di nota, in linea con quanto scrivo da anni.
@Demyon
Se sono stati tutti giustiziati, non è che sei tu che porti sfiga?
Battute a parte, credo anche io che i blog di questo tipo siano poco influenti, abbiano un calo di partecipazione, ma a me non me ne fre-ga niente. Ok? Io sul mio blog, da 10 anni a questa parte scrivo, ciò che mi sembra giusto scrivere, che venga letto da uno, due, tre gatti. Ho firmato, nel corso degli anni alcune petizioni su Avaaz o Change.org, notando che ultimamente sono troppo frequenti e per cose che (a me), sembravano poco importanti. Per questo ho cestinato senza firmare, ma sono liberi di farne altre, se lo ritengono importanti. Devo dire, riguardo questo appello per Ahed Tamimi, che l'ho visto nel blog amico del Cavaliere Oscuro del Web, e su quello di George, e poi su quello di Bibliomatilda e su quello di Slec ... pochi, ma buoni. Forse ci saranno altri blogger che si uniranno (o l'hanno scritto prima). Quindi una certa informazione, a livello basso, circola, e questo non credo sia ininfluente. Il fatto che la mamma di Ahed Tamimi abbia filmato la scena, e il video sia diventato, come si dice oggi, virale, è una cosa positiva, gli occhi del mondo sono puntati su questa storia, come ha scritto bene l'articolista di Internazionale nell'articolo che ho linkato. Me ne sbatto di FB e di chi scrive cose brutte, oscene, stupide (liberi di farlo), anche perché io non ho FB. FB, come tutta la Rete, può essere usata bene o male, poi ci sono altri discorsi da fare, sull'invadenza di FB, sul suo essere stupido (per me, è meglio avere 2/3 commenti ragionati, come il tuo, anche se non lo condivido, piuttosto che, 200 mi piace di chi non ha letto quello che ho scritto). Questo è il mio pensiero, da più di 10 anni lo diffondo, con un certo seguito.
@Cri
Condivido in pieno quanto scrivi, per questo non aggiungo altro, se non grazie!

 
Alle 16 gennaio 2018 alle ore 20:34 , Blogger Elle ha detto...

Appena ho letto le prime frasi ho pensato "voglio essere come lei". E vorrei che ci fossero più persone come lei. Ce ne sono (c'è lei), ma io ne vorrei di più. In un paese dove (per ora) queste cose non succedono, possiamo contribuire quasi solo parlandone, e ogni poco fa un assai (contribuisco alla discussione con un proverbio). Bravo Alli.
Citazione dall'articolo che linki:
<>

 
Alle 16 gennaio 2018 alle ore 20:36 , Blogger Elle ha detto...

Per Ali Amro, professore di sociologia all’Università del Cairo “Israele ha sempre temuto le icone palestinesi, con nomi, visi e storie, che permettono ai palestinesi e al mondo di attribuire una faccia e umanizzare le complesse questioni israelopalestinesi che spesso cadono nella più oscura astrazione, spesso in favore di Israele”.

 
Alle 16 gennaio 2018 alle ore 20:48 , Blogger Alligatore ha detto...

Grazie Elle, mi fa piacere che hai letto il pezzo che ho linkato, cosa fondamentale per capire bene il perché di una scelta. Mi piace anche la citazione del mio quasi omonimo Ali Amro, credo che questa si adatti a qualsiasi situazione mediatica, dove i potenti di turno, vogliono imporre il loro potere nascondendo il nemico ... la Storia, è piena di esempi, più o meno lontani nel tempo e/o nello spazio.

 
Alle 17 gennaio 2018 alle ore 00:48 , Blogger George ha detto...

Grazie Ali di aver fatto il post e di avermi citato. Ben fatto.

 
Alle 17 gennaio 2018 alle ore 10:44 , Blogger Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Trovo lodevole questa iniziativa, anzi più che lodevole giusta e sacrosanta. E' ora di pace, di giustizia, di vera libertà e di urlare stop a barbare repressioni.

 
Alle 17 gennaio 2018 alle ore 21:37 , Blogger redcats ha detto...

senza limiti la tracotanza criminale di Israele

 
Alle 18 gennaio 2018 alle ore 00:51 , Blogger Alligatore ha detto...

@Geroge
Grazie a te.
@Daniele
Graze, se puoi fanne un post anche tu.
@Redcats
Non è certo una novità.

 
Alle 18 gennaio 2018 alle ore 00:54 , Blogger marcaval ha detto...

C'è anche da dire che stava calando il silenzio sulla continua occupazione di nuove terre da parte israeliana e sulle continue violazioni di diritti da parte dell'esercito israeliano. Questa ragazza ora assunta anche ad icona è riuscita ad aprire uno spiraglio nel blackout mediatico. Grazie a tutti quelli che ne parlano e ancor più grazie ad una ragazza di sedici anni che ha ancora voglia di lottare per la Giustizia. Free Ahed Tamimi !!!

 
Alle 18 gennaio 2018 alle ore 01:01 , Blogger Alligatore ha detto...

Grazie a te Marcaval, condivido in pieno quello che scrivi, ennesima dimostrazione che gli appelli dei nostri blog contanto, perché riescano a creare dibattiti ben più veri e sostanziosi di cento o più mi piace sul fb di qualche imbecille ...

 

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