NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE WORLD MUSIC
DOVE ASCOLTARLO (in parte o
tutto) SPOTIFY, ITUNES , YOUTUBE
LABEL – IRMA RECORDS - RADIOCOOP
CITTA’: BOLOGNA
DATA DI USCITA 2016
Come è nata questa vostra collaborazione con Mi sento Indie?
La nostra etichetta discografica , lrma Records, una tra
le etichette indie più attive in ambito nazionale e internazionale, ci ha
proposto di partecipare a questo nuovo e interessantissimo progetto di sviluppo
della produzione musicale italiana indipendente.
Le 5 canzoni del disco sono
state “selezionate” dall’album La triste
commedia. Come e da chi, questa selezione?
Inizialmente noi Juredurè avevamo scelto sei delle canzoni
contenute nel nostro ultimo lavoro discografico, La Triste Commedia . Dal confronto con Irma Records si è poi deciso di inserire nel progetto solamente le
cinque che si possono ascoltare
in MI SENTO INDIE. Sono quelle
che più ci rappresentano, quelle che
interpretano di più lo spirito del nostro album, quelle che risultano in
maggior sintonia con la nostra voglia di veicolare un certo tipo di messaggio
agli ascoltatori.
Come è stata la genesi del cd,
dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
La
Triste Commedia, il nostro terzo album, corona i primi dieci
anni di attività musicale dei Juredurè. Nonostante sia l'ultimo progetto
discografico della nostra band, sicuramente esso rappresenta il lavoro che più
degli altri crea e rende visibile la vera identità dei Juredurè: è una sorta di
album ZERO! I primi due dischi, Senza
Confini e Ritorno, sono stati lavori di ricerca, importanti
per la creazione di uno stile e per la definizione della fisionomia musicale
della band. La Triste Commedia,
invece, è il risultato ultimo di questo percorso di ricerca, è il
perfezionamento di un'idea, è il modo più realizzato di far sentire la nostra
voce, di comunicare ciò che siamo, di trovare risposte alle tante domande che,
da quando la band è nata, ci siamo posti; insomma il modo di dare forma
compiuta alla nostra identità.
Qualche episodio che è rimasto
nella memoria durante la lavorazione del disco?
E' difficile scegliere un episodio nel lungo percorso di
lavorazione del disco. L'anno di elaborazione è stato costellato da una miriade
di momenti indimenticabili, di risate e di sconforti, di attimi di fatica e di
divertimento puro. Sicuramente rimarranno maggiormente inscritti nella nostra
memoria tanti episodi divertenti che ci hanno permesso di godere del tempo
insieme, di percepire come più leggeri i momenti più difficili, di sentirci
uniti da una amicizia vera e profonda al punto tale da aver deciso, alla fine,
di raccoglierli in un homemade video. Lo potete vedere qui.
Come avete presentato la
vostra musica dal vivo? Come è stata diffusa all’interno del progetto?
Come di consueto ci rivolgiamo al pubblico con uno
spettacolo che non è propriamente "da piazza"; potremmo definirlo più
"IN ODORE DI TEATRO"! Ciò rappresenta da sempre il modo di esprimersi
della band, la sua stessa natura, benchè siamo consapevoli che si tratti, di
fatto, di una scommessa continua che si fa con il pubblico e, in genere, con
quanti si ritrovano a prendere confidenza con la nostra musica. Così ci
sentirete suonare su un palco e, nello stesso tempo, avrete la sensazione che
le parole delle nostre canzoni prendano plasticamente forma scenica!
E' in questo modo che
prima La Triste Commedia e poi
il progetto Mi sento Indie sono stati
portati sui palchi e nei teatri d'Italia per fare musica di certo, ma anche per
"rappresentare" storie di luoghi e di persone.
Ritenete un’esperienza
positiva quella di Mi sento Indie? Vi
ha dato più visibilità?
Mi
sento Indie è, senza dubbio, un'esperienza innovativa e positiva per chi decide di fare
musica indipendente, lontana da certe dinamiche di mercato. Ha dato la
possibilità a noi, così come a tanti altri gruppi musicali, di avere
un'importante vetrina in ambito nazionale per far giungere ad un pubblico molto
ampio una musica genuina, appassionata e di qualità.
Aspetti positivi e aspetti
negativi del progetto … cosa migliorereste?
Il progetto è stato talmente tanto allettante e
significativo che non crediamo ci sia nulla da cambiare, almeno in questo
momento. Sicuramente il tempo permetterà di individuare le nicchie di
miglioramento perchè il progetto di sviluppo della musica indipendente abbia
una sua più compiuta realizzazione. Attualmente ci sentiamo solo di esaltare il
valore innovativo di Mi sento indie dato
che, in un periodo in cui il mercato della discografia deve soccombere alle
richieste musicali delle grandi major, il progetto in questione riserva chance
significative e , di certo, si pone come una meravigliosa "isola"di
indipendenza in un arcipelago di
conformismi e superiorità commerciali.
Progetti futuri?
Di idee e progetti fortunatamente ne abbiamo tanti e sono
proprio questi che ci danno la spinta di andare avanti.
Possiamo solo anticiparvi che attualmente stiamo
preparando uno Spettacolo musicale con dei tratti teatrali che ben si prestano ai luoghi e alle
proposte del periodo invernale.
A ottobre siamo stati invitati A Perugia presso
l’università per un Concerto insieme al Sindaco di Riace (RC) e Wim Wenders
regista di fama mondiale che non ha bisogno di presentazioni e di cui noi
abbiamo avuto la fortuna di collaborare con le nostre musiche nel documentario Il Volo girato nel 2010 in Calabria.
Inoltre abbiamo in cantiere nuovi brani che ci porteranno
sicuramente alla nascita di un nuovo disco entro i prossimi due anni
Per il resto vi invitiamo a seguirci sempre e in tanti
cosi da potervi aggiornare in tempo reale sulle news.
E cosa più importante, vi
aspettiamo ai nostri concerti per poter assaporare dal vivo in nostro sound.
Etichette: Bologna, Emilia Romagna, Giorgio Diritti, In palude con ..., Intervista, Irma records, Juredurè, L'uomo che verrà, La triste commedia, Mi sento indie, Perugia, Radio Coop, Riace, Wim Wenders
5 Commenti:
Gran bel gruppo, gran belle canzoni.
Hanno scelto canzoni molto belle per questo disco della collana MiSentoIndie.
Da "Loving", bel pop allegro adatto alle vacanze (non a caso lo ascolto ora), a "Parlami", gran vibra, gran ritmo ... e poi "Nente"che racconta una bella storia d'amore con i classici suoni folk italico.
Menzione speciale a "Rumba dell'amore piccante" dai ritmi fel sud e un bel testo da mandare a memoria.
Tutto da ascoltare, come tutta la musica fei Juredure'...
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