martedì 1 marzo 2016

In palude con Filippo Dr. Panico


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Cantautorato punk
LABEL Frivola Records
PARTICOLARITA’ Nichilismo e canzoni d’amore
CITTA’: Roma/ Potenza
DATA DI USCITA 26/01/2016

L'INTERVISTA

Come è nato Tu sei pazza?
Prima di fare il fonico ho lavorato per due anni in una pizzeria. La mattina ascoltavamo una radio locale che passava quasi solo classiconi d’amore, e tra una pizza e un ritornello da canticchiare ho iniziato ad appuntare delle frasi che mi piacevano sul cellulare.
Perché questo titolo? … chi è pazza?
La tua ex.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
È tutto nato dagli appunti che prendo sul cellulare. Scrivo piccole frasi che mi dicono qualcosa e in qualche modo mi emozionano. La maggior parte delle frasi le scrivo in orari improponibili, magari sbagliando diverse lettere e certe volte manco capisco che minchia ho scritto. Ne accumulo parecchie e ogni tanto le rileggo, se mi viene qualcosa scrivo, sennò faccio finta di niente e controllo se ho nuove notifiche su Facebook. Nasce tutto così. Da lì diventa un giretto di chitarra con la voce e con parole inventate, poi le parole quasi definitive, poi un provino fatto a computer con i vari strumenti suonati da me. Dopo questo lo porto in sala prove e lo faccio suonare ai miei musicisti, e dopo qualche live, ma spesso anche molti live, diventa un pezzo definitivo, se sopravvive a questi step, anzi steps.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Ci ho tenuto a registrare le voci più o meno nelle condizioni in cui avevo scritto i primi appunti, ovvero ubriaco di vodka. Il fonico all’inizio non ne era felice, però poi ha capito lo spirito e l’atmosfera era molto bella. Sono stati 5 giorni di registrazioni intensissime, tipo dieci ore al giorno, e nonostante fossero pezzi miei, abbiamo improvvisato lì per lì alcune parti soliste, in certi casi con risultati insperati.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tiro via il “fosse”?
Sulla ricerca dell’io attraverso il tu.
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di Tu sei pazza?… che ti piace di più fare live?
Mi piace molto fare “Ogni volta che te ne vai”, perché mi sento di riuscire a far pesare quella bestemmia esattamente come se vivessi quel dolore in quel momento, di me che non cambierò, di te che non cambierai. Senza soluzione.
Il cd è uscito con Frivola Records, attorno a te Sbam per la promozione, Sfera Cubica … Una bella squadra … o no? Altre realtà attorno al disco da citare …
Da quasi un anno, praticamente tutti i giorni, faccio il fonico a ‘Na Cosetta, un bel locale romano. Sento che senza questa esperienza sarebbe cambiato qualcosa.
La copertina è molto simpatica, con questi pugili ignudi. Perché lo sono? È nata appositamente per il tuo cd o era un disegno già esistente? … chi è l’autore?
L’autore è Antonio Pronostico, mio caro amico e collaboratore da sempre, ed è nata un’idea che avevo in mente da molto, ovvero questi pugili che si abbracciano nudi, metafora di due innamorati che sono allo stesso tempo i più grandi amanti e i più grandi nemici di se stessi. Non credo sia simpatica in realtà, per me è un urlo disperato di dolore che mi emoziona ogni volta che la guardo. Però apprezzo il tuo umorismo inglese dai.
Come e dove hai presentato/presenterete l’album? …
Il 13 febbraio al Fanfulla, ovvero il locale dove è iniziato tutto nel 2010, col mio primo vero concerto a Roma. La mia seconda casa insomma, e anche se quel posto ha avuto mille vite, l’ho sempre avuto come punto di riferimento.
Altro da dichiarare?
Fotografia di un amore perduto
Dio Canon

Etichette: , , , , , , , , , , , ,

5 Commenti:

Alle 1 marzo 2016 alle ore 20:16 , Blogger Alligatore ha detto...

Umorismo nero a piene mani ... Filippo è un personaggio.

 
Alle 1 marzo 2016 alle ore 20:16 , Blogger Alligatore ha detto...

Difficile, se non impossibile fare qualche titolo.

 
Alle 1 marzo 2016 alle ore 21:33 , Blogger Serena S. Madhouse ha detto...

10 ore ubriaco al giorno ubriaco di vodka quindi?! Qui ci vuole una spilla premio per la resistenza!
Il titolo poi mi ispira molto!

 
Alle 1 marzo 2016 alle ore 21:33 , Blogger Serena S. Madhouse ha detto...

p.s.
vista la prima frase sembro anch'io ubriaca, solo stanca invece!

 
Alle 1 marzo 2016 alle ore 22:35 , Blogger Alligatore ha detto...

Titolo e copertina (causa il mio umorismo inglese), imperdibili, hai ragione Serena.
Ubrica? ... stanca? Ascolta Filippo e ti sentirai leggera.

 

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page