venerdì 12 febbraio 2016

In palude con Giorgio Danke


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE
Pop
DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto)
LABEL
Maledetto Sole
SITO O FB DEL GRUPPO
CITTA’:
Brescia 

L’INTERVISTA
Come è nato Caldo invernale?
Si è trattato di un processo graduale. Essendo il mio primo disco si tratta quasi di una raccolta di canzoni scritte anche in momenti piuttosto distanti tra loro ma accomunate da un cambio di direzione abbastanza netto rispetto a quello che facevo con il mio gruppo. Caldo Invernale è nato parallelamente alla decisione di prendere una strada solista. Contiene brani molto introspettivi e personali e, soprattutto in termini di temi trattati, si è trattato di un passo molto difficile per uno abituato a scrivere in termini enfatici. Ora punto alla semplicità.
Perché questo titolo? … direi perfetto per l’inverno del 2015/2016, caldo. O non ti riferivi al clima?
Purtroppo non avevo idea dei disastrosi effetti che il riscaldamento globale avrebbe avuto anche e soprattutto su questo inverno quando ho scelto il titolo … No, la mia intenzione era piuttosto quella di evocare una sensazione di intimità, come quando si sta sotto le coperte a leggersi un libro mentre fuori piove o nevica. Un momento in cui si sta in pace con se stessi e ci si coccola.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Ho puntato alla realizzazione di un cd solo dopo aver pubblicato una serie di canzoni per rompere il ghiaccio. Quindi mi trovavo con quasi mezzo disco già esistente. Si trattava di completarlo con alcune tracce che rappresentassero lo stato in cui sono ora, anche dal punto di vista compositivo. E’ stato in qualche modo illuminante “provarci da solo”. Quando si è in un gruppo da parecchi anni si finisce per pensare di non valere come singolo, di non essere in grado se non come parte di un ingranaggio. Uscire da questa logica autorestrittiva è stato molto liberatorio. Ne esco più forte e più motivato.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Dopo aver deciso di lavorare alle ultime canzoni del disco con Ronnie Amighetti, amico fonico e musicista molto talentuoso (consiglio a tutti di cercarsi l’ultimo disco dei The Union Freego per farsene un’idea), gli diedi alcuni progetti con delle idee abbastanza definite di arrangiamento. Su La Volpe e La Gallina in particolare la mia idea era pressoché definitiva e da lui volevo principalmente una mano sui suoni, per i quali la mia competenza è decisamente limitata. Arrivato in studio però scopro che Ronnie aveva lavorato ad un arrangiamento completamente diverso della canzone (forse mi ero scordato di dirgli cosa volevo). La sua versione era così bella che decidemmo di registrare una doppia versione. Ed è così che è nata la RoAm Version presente in coda all’album! Ma potrei anche raccontarti del primo giorno di studio per registrare Come gli Abba e i Duran Duran, quando la mia fidata Fiat Ulysse si ruppe a 200 metri dallo studio di Alessio Camagni, che rimase ad aspettarci per tutta la mattina. Faceva un caldo assurdo a Milano. La frizione si sciolse nel vero senso della parola lasciando il pedale incollato…
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … anche a posteriori.
Non credo si possa descrivere Caldo Invernale come un concept-album, ma c’è un filo conduttore che ha fatto sì che questi pezzi finissero nello stesso album. Partendo da una certa introspezione ho provato a rendere i concetti delle canzoni più universali, per fare in modo che tutti (o se non tutti almeno tanti) potessero rispecchiarsi nei contenuti. Nel disco di parla di un amore positivo ed eroico, qualcosa che migliora la vita e che ha l’effetto di un’energy drink. Ma si parla anche del coraggio di cambiare, crescere e presentarsi al mondo con onestà, senza nascondersi.
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di Caldo invernale?… che ti piace di più fare live?
Sicuramente La Volpe e La Gallina è il pezzo a cui sono più legato. E’ stato difficile trattare il tema dell’universalità dell’amore passando un messaggio contro le discriminazioni che partono dal pregiudizio e dall’ignoranza. Era da tempo che volevo farlo e sono molto felice di aver trovato un modo delicato e romantico per raccontare l’amore di una coppia non accettata dalla comunità. Un altro pezzo di cui sono particolarmente fiero è L’Estate Assassina, che non per niente apre l’album. E’ l’ultimo pezzo scritto in ordine di tempo tra quelli della tracklist e per questo lo vedo come quello che svela maggiormente la direzione verso la quale intendo muovermi.
Il cd è uscito con Maledetto sole … sempre riferito al clima? Scherzi a parte: parlami delle realtà produttive attorno al disco…
Perché sviluppato nel tempo, Caldo Invernale non ha una sola mano produttiva, come siamo ormai abituati a sentire in un disco italiano. Per questo io credo che fotografi il mio passaggio da membro di una band a solista. Quindi all’interno del disco ci sono mani diverse, a partire da qualcosa prodotto con l’aiuto dei Fraulein Rottenmeier per arrivare al già citato Ronnie Amighetti, passando dall’esperienza con Alessio Camagni (produttore, tra gli altri, dei primi dischi dei Ministri), Francesco Rapaccioli (che anche il mio vocal coach) e Vincenzo Salvia, che ho voluto per dare al finale un tocco più easy e divertente, coi suoi riferimenti agli anni ’80 più sintetici.
La copertina è molto simpatica, direi strettamente legata al titolo... o mi sbaglio? È nata appositamente per il tuo cd o era un disegno già esistente? … chi è l’autore?
L’opera in copertina è un’illustrazione dell’artista inglese Chris Lodge. L’ho trovata con una ricerca online, ma già sapevo che volevo un pettirosso su un ramo invernale. Sono contento che lui abbia accettato perché tra tutte le opere che mi interessavano (anche altri artisti avevano dato la loro disponibilità) questa era di certo la più rappresentativa della mia idea. Quel piccolo volatile coloratissimo che sopravvive in un clima inospitale è una bellissima metafora di come mi sono sentito durante la lavorazione dell’album: libero e forte.
Come e dove hai presentato/presenterai l’album? …
Non c’è stata una vera e propria presentazione dell’album. Ho voluto suonarlo in privato in un piccolo teatro tra famigliari e amici (ma c’erano le telecamere accese e presto pubblicherò dei live tratti da quel giorno). Spero di poterlo portare in giro presto ma preferisco costruire ancora un po’ prima di buttarmi in una serie di concertini che potrebbero distrarmi in un periodo delicato. 
Altro da dichiarare?
Ringrazio voi per questa bella intervista, principalmente. Poi invito chi non l’abbia ancora fatto a condividere il video che abbiamo realizzato per La Volpe e La Gallina, perché questo è un periodo delicatissimo riguardo la questione unioni civili e voglio che il mio video rappresenti anche un aiuto nei confronti di coloro che vivono nella solitudine di un’omosessualità mai dichiarata per timore. E’ tempo che l’Italia faccia dei cambiamenti da questo punto di vista e le leggi sono il primo passo per avviare un processo più radicale di pensiero sociale.
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10 Commenti:

Alle 12 febbraio 2016 alle ore 11:04 , Blogger Ernest ha detto...

vado sul video... :-)

 
Alle 12 febbraio 2016 alle ore 22:23 , Blogger Alligatore ha detto...

Bravo, e se puoi/vuoi condividi ...

 
Alle 12 febbraio 2016 alle ore 23:05 , Blogger Elle ha detto...

Video condivisio.
Bellissimo album, dalla copertina non l'avrei mai sospettato così danzereccio, anni ottanta, allegro pur nei temi seri. Da vacanza on the road spensierata ma impegnata ;)
Le mie preferite sono Albarosa, Natale al mare (molto grezza anni ottanta, perciò mi piace ahah), Come gli Abba e i Duran Duran, ma anche L'esercito degli sfigati. Praticamente tutto da cantare a squarciagola.

 
Alle 12 febbraio 2016 alle ore 23:09 , Blogger Alligatore ha detto...

Sì, è un disco forte e danzereccio, decisamente molto eighties, decennio che detesto ... nonstante questo direi un disco buono. Le mie preferite? Difficile!

 
Alle 12 febbraio 2016 alle ore 23:14 , Blogger Alligatore ha detto...

Direi Come gli Abba e i Duran Duran per il gran ritmo e l'essere ironicamente autobiografico, poi Quando mi hai baciato forse per gli stessi motivi, L'esercito degli sfigati (non si può spiegare, bisogna ascoltare, siamo in pieni anni '80), e La volpe e la gallina, della quale invito a condividere il video come ha fatto Elle (nell'album ci sono due versioni).

 
Alle 13 febbraio 2016 alle ore 01:41 , Blogger George ha detto...

Bel video, l'ho condiviso sul mio blog. Grazie Al, anzi, Danke Giorgio,quasi come me ...

 
Alle 13 febbraio 2016 alle ore 11:06 , Blogger Berica ha detto...

Video condiviso giusto in tempo per la festa degli innamorati :)

Grazie per le tue magnifiche recensioni/interviste.

 
Alle 13 febbraio 2016 alle ore 12:28 , Blogger Alligatore ha detto...

Grazie George, grazie Berica ... un bel modo per festeggiare gli innamorat. Tutti!

 
Alle 14 febbraio 2016 alle ore 08:40 , Blogger amanda ha detto...

non so il resto, ma la copertina è meravigliosa

 
Alle 14 febbraio 2016 alle ore 21:46 , Blogger Alligatore ha detto...

Hai ragione Amanda. Anche la musica consiglio, se ti piace quella anni ottanta.

 

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