venerdì 13 novembre 2015

In palude con gli ifsounds


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO

GENERE Rock, prog rock, psych.

DOVE ASCOLTARLO qui

PARTICOLARITA’ 
Distruzione e ricostruzione sonora e spirituale di un individuo e di una band.

SITO E/O FB DEL GRUPPO 

CITTA’: Petacciato (Molise – la regione che non c’è). Ma anche Vasto, Palmoli, Termoli.

DATA DI USCITA 
Per il mercato USA 30 luglio. 
La promo italiana è cominciata a fine agosto.


L'INTERVISTA
 
Come è nato Reset?
Fabio De Libertis (basso): Reset è un punto di partenza, come nella vita così anche nella musica, è rialzarsi da uno shock ed avere la forza e il coraggio di ricominciare…
Dario Lastella (chitarra): gli ifsounds erano un gruppo molto diverso fino al 2012, una sorta di “studio band” formata da musicisti che vivevano molto lontani tra loro. Il materiale prodotto fino ad allora, pur essendo estremamente valido, non aveva l’immediatezza e la compattezza che solo una rock band “vera” può dare. Dal 2013 ho deciso di riformare il gruppo seguendo una logica più tradizionale e dopo aver ricostituito la line up dei nuovi ifsounds, sono partiti i lavori per questo album.
Runal (voce): Dalla voglia di creare musica per dimenticare, risolvere e immortalare (chi più chi meno) un nostro periodo della vita.

Perché questo titolo? … un titolo molto chiaro e semplice/diretto.
Claudio Lapenna (tastiere): “Reset” è la sintesi che massimamente rappresenta i cambiamenti della vita, soprattutto quelli drastici. Curiosamente oltre ai cambiamenti riguardanti la band, questo periodo ha rappresentato per alcuni di noi anche un periodo di profondi cambiamenti personali, un “reset” a volte anche traumatico, ma necessario.
FDL: “Reset” non è una scelta casuale: gli ifsounds si sono “resettati” e così le loro sonorità. La nuova impronta che abbiamo dato alla band, pur restando radicata nel progressive anni ’70, ha un approccio più diretto, alternando momenti di rock più spinti a ballad e sonorità psych/progressive. Questo nuovo corso è la sintesi dei vecchi ifsounds con le influenze musicali di noi nuovi.
R: Perché siamo dei fottutissimi operai! (o operai fottuti..)

Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
DL: Dal punto di vista concettuale volevamo costruire un album che esprimesse le emozioni derivanti da un ciclo di vita e il lento e faticoso inizio di un nuovo ciclo. Essendo l’argomento complesso ho deciso di “asciugare” gli schemi autoriali, scrivendo testi molto semplici e diretti, in linea con la musica. La musica infatti spesso è dura, nervosa, cambia spesso come l’umore di alcune giornate no, è ricca di colori e tessiture diversi, dalla chiarezza di una luce di speranza un po’ malinconica, all’oscurità di una disperazione avvelenata dalla rabbia.
FDL: Musicalmente ognuno di noi ha portato idee ed esperienze musicali molto diverse. La genesi delle canzoni è stata quindi il percorso di amalgama che ha portato ognuno di noi a dare un pezzo di sé al risultato finale. I pezzi sono stati costruiti quasi artigianalmente in sala prove, cercando e provando le soluzioni più disparate prima di raggiungere il risultato ottimale.
R: musicalmente non ci conoscevamo molto, quindi all’inizio abbiamo elaborato le idee di Dario col nostro modo di suonare/cantare, pian piano sono uscite le nostre personalità.

Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
FDL: Come in ogni lavoro ci sono sempre molti aneddoti divertenti. Il primo che mi viene in mente è la registrazione delle mie parti di basso, in cui per tre giorni abbiamo cercato invano il setting giusto per i suoni insieme a Dario sulla mia complicata pedaliera, ottenendolo poi semplicemente lasciando solo due effetti base analogici e collegando il basso direttamente alla testata… E’ superfluo sottolineare che alla fine ci siamo guardati in faccia come due idioti… In fondo niente è meglio delle cose fatte come una volta!
R: Forse la cosa più divertente è stata vedere la faccia perplessa di un nostro amico, il mitico Malef, che durante le registrazioni dei cori punky-style di Forty-Fourteen ci guardava perplesso … Ma lui è un metallaro duro e puro, di quelli che non accettano compromessi e contaminazioni!

Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … anche senza volerlo.
CL: Reset è un concept album!

C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di Reset?… che vi piace di più fare live?
CL: Per i miei gusti, il pezzo migliore è sicuramente Laura.
FDL: Io sono legato soprattutto a Reset, un brano nato volutamente con uno “spirito libero” e grazie al quale siamo riusciti a fissare i punti cardini dei nuovi ifsounds.
DL: Mi è difficile dire un solo pezzo. Forse Sono nato due volte, il pezzo iniziale. L’inizio del nuovo viaggio degli ifsounds, visto che è stato anche il primo pezzo che abbiamo arrangiato con la nuova formazione. Nella versione live mi piace anche molto FR9364.

Il cd è uscito con una label dal bel nome Melodic Revolution Records … come vi siete trovati? Presentateli … altri nomi da citare per questo disco?
DL: Con la Melodic Revolution Records di Nick Katona collaboriamo da diversi anni. Non solo il nome della label è bello, ma anche la sua filosofia, incentrata non sulla vendita, ma sull’artista e sulla musica. Per noi essere nella famiglia MRR, è un onore, vista la grande qualità del suo roster, composto da grandi musicisti da tutto il mondo, spesso nomi davvero importanti nell’ambiente.
R: Vorrei citare anche la presenza degli amici Hexperos, grande band di musica neofolk e medievale, che ci hanno prestato il loro talento sul brano Laura, arricchendola con gli archi e il flauto.

La copertina colpisce subito, con questi disegni in movimento … come tutto il lavoro grafico, ben curato. Come è nato e chi è l’autore?
DL: L’autrice del quadro in copertina è la pittrice teramana Fabienne Di Girolamo. E’ una grande artista che utilizza un approccio molto personale all’arte figurativa, da lei definito “espressionismo sintetico”, tutto giocato sul dinamismo delle forme, sui contrasti di colore molto netti e sull’utilizzo della linea nera come separazione e allo stesso tempo congiunzione delle figure. Consiglio a tutti di farsi un giro sul suo sito per dare un’occhiata ai suoi lavori. http://fabiennedigirolamo.com.

Come e dove presenterete l’album?
FDL: L’obiettivo per completare il “reset” degli ifsounds è trasformare una “studio band” in una “live band”. A questo proposito stiamo lavorando duramente per mettere su un live in grado di valorizzare il nuovo album e i migliori brani della storia di ifsounds.
CL: Questo nel mondo reale. Nel mondo virtuale stiamo presentando il disco un po’ ovunque, anche grazie alla preziosa collaborazione dell’ufficio stampa Synpress 44 di Donato Zoppo e Francesca Grispello.
DL: Intanto abbiamo anche pubblicato il primo video tratto dall’album Sono nato due volte, realizzato ancora grazie all’aiuto di Fabienne Di Girolamo che ci ha fatto entrare nel suo studio e di Valentina Gatti che ha fatto da modella per il filmato. Qui potete vedere il video: https://www.youtube.com/watch?v=Sv1tJrOA7Hc

Altro da dichiarare?
DL: Semplicemente ringraziare te, Alligatore, per lo spazio che ci stai concedendo e tutti i tuoi lettori che vorranno scoprire la nostra musica!
R: ”Sciine non pago!” cit. zingaro al posto di blocco (..scusate)



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7 Commenti:

Alle 13 novembre 2015 alle ore 10:49 , Blogger Elle ha detto...

Anche io ti ringrazio Alli, gli ifsounds sono proprio giusti per concludere la settimana con il reset giusto. Vorrei scegliere la canzone preferita, ma al momento faccio fatica.. tutte? :)

 
Alle 13 novembre 2015 alle ore 13:31 , Blogger Elle ha detto...

(Ok lo ammetto, anche questi testi non sono granché - rima baciata ecc - ma mi piace la voce :p)

 
Alle 13 novembre 2015 alle ore 18:26 , Blogger Alligatore ha detto...

@Elle
Pure io non mi so decidere su quale canzone sia la migliore ... quanto ai testi, non sono così critico. Voce calda e coinvolgente, sì :)

 
Alle 16 novembre 2015 alle ore 08:50 , Anonymous Dario ha detto...

Ma come i testi non sono un granché... guarda che mi offendo :-P
A parte gli scherzi.
Una breve considerazione: ho cercato soprattutto la semplicità e la musicalità nei testi in quanto volevo esprimere dei concetti piuttosto diretti (per questo li ho scritti per la prima volta in italiano), quindi ho usato anche tecniche anche "elementari" tipo la famigerata rima baciata, semplicemente per cercare un gancio espressivo.
Dopo aver parlato in passato di filosofia e di "massimi sistemi", questa volta ho cercato un approccio più "pop" sia nella musica che nei testi: l'argomento mi toccava troppo da vicino e non me la sono sentita di ricamarci troppo sopra.
Grazie comunque per le belle parole e per aver ascoltato il disco!

 
Alle 16 novembre 2015 alle ore 20:28 , Blogger Elle ha detto...

ahahah Dario, son fissata coi testi e ho molti problemi con la rima baciata, eppure i testi li sento sempre dopo, prima mi lascio conquistare dalla musica.
Ma dopo, dopo numerosi ascolti ad esempio, allora sento i testi, borbotto, cerco i testi, li leggo, borbotto, il giallo è liquido nell'atmosfera, e inizio a cantare il vento caldo leviga la sera, e per giustificarmi aggiungo commenti sui testi e sulla voce :p Sono comunque contenta che i testi siano in italiano e il disco mi piace lo stesso ;)

 
Alle 16 novembre 2015 alle ore 21:30 , Blogger Alligatore ha detto...

@Dario
Scrivere musica moderna in italiano non è semplice ... io credo che il vostro esperimento sia riuscito. La musica e il testo fanno una cosa unica, una cosa unica da sentire insieme, se ci si concentra troppo solo sulla musica o solo sul testo, si va fuori strada, come ascoltatori (almeno questa è la mia opinione di critico). Per fortuna non conosco l'inglese, e mi è più "facile" ascoltare dischi non in italiano... ma il discorso è complesso, troppo per questo blog e le mie forze ora ...
@Elle
Consiglio di non ascoltare troppo un disco, e non concentrarsi troppo sul testo. Ascoltare troppo un disco, è dannoso come ascoltarlo troppo poco ... parola di Alligatore ;)

 
Alle 17 novembre 2015 alle ore 07:00 , Anonymous Dario ha detto...

Per me i testi sono fondamentali quanto la musica e per questo ci tengo molto. Cmq grazie ancora entrambi per gli apprezzamenti, per i consigli e per il tempo che ci avete dedicato!

 

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