Faccio fatica a credere che Carlo Mazzacurati sia morto. Per me
Mazzacurati rappresenta il Nuovo Cinema Italiano. Quando sento parlare
di lui, ripenso a quel suo primo film, Notte italiana, con Marco Messeri
finalmente in un ruolo di protagonista, la bella Giulia Boschi, credo
all'esordio (poi ha fatto pochi altri film), i gemelli Ruggeri, che
allora andavano forte in tv (la nuova comicità italiana), il mitico Remo
Remotti. Un film che anticipava tangetopoli, si disse poi, io non
credo, almeno non solo. Un film sul nord-est, i schei, i soldi facili,
sugli intrallazzi tipici dove gira il denaro: dove c'è il capitalismo
c'è corruzione. Ma non voglio buttarla in politica. Notte italiana era
un film poetico, volava alto. Un film notturno anche, adatto al cinema,
alla buia sala cinematografica. Infatti, dopo la prima visione al
cinema, non credo di averlo più visto (forse solo nel passaggio su Rai 3
di qualche anno dopo). Al cinema faceva parte di una rassegna sul Nuovo
Cinema Italiano, assieme a Domani accadrà, di Lucchetti. Infatti associo
sempre i due film, i due gggiovani cineasti italiani. Lo andai a
vedere con mio fratello e la sua morosa, in un cineclub con le
poltroncine verdi (niente a che fare con l'identità padana e altre balle, era così da
sempre), ora chiuso da anni.
In realtà, Mazzacurati ha fatto poi un sacco di altri film. Non
tantissimi, ma tutti ben calibrati, poetici e politici allo stesso
tempo. Penso al Il toro, a Vesna va veloce, al bellissimo La giusta
misura, ma anche a Il prete bello (suo secondo lungo ufficiale), L'estate di
Davide, La lingua del santo, Un'altra vita, L'amore ritrovato... e poi
il documentario su Mario Rigoni Stern, girato insieme a Marco Paolini.
A leggere tutti questi i titoli, si nota la varietà di attori presenti
nelle sue pellicole, attori con i quali stabiliva un bel rapporto.
Almeno questa è l'impressione. Appariva schivo, ma credo fosse alla fine
di compagnia, con chi riusciva ad entrare in sintonia. Vista la mole,
me l'immagino a cena con Battiston, presente in alcuni suoi recenti
film, tra i suoi più belli. Ma anche con Diego Abatantuono, Silvio
Orlando, il Moretti che produsse Notte italiana, e lo prese come attore
in alcune sue pellicole; dei piccoli ruoli, come in Caro diario, nella
famosa scena dove interpreta un critico cinematografico dalla
terminologia fighetta, giustamente torturato da Moretti, che legge le
porcherie scritte su di un quotidiano. Di autentico culto.
Avrei visto bene un film suo tratto da qualche romanzo di Carlotto,
magari proprio tratto da qualche libro con l'Alligatore protagonista.
Padovani tutti e due, ma entrambi dovuti andare lontani da casa per
inseguire i loro sogni d'arte. E anche qui, una bella mole, altre
interminabili cene (ci sarei andato pure io, sentendomi finalmente un
fuscello in mezzo a loro). Forse, però, già i suoi film, sono vicini
alla scrittura di Carlotto: sì, il nord-est, personaggi marginali,
immigrati (dell'est, ma non solo), poveracci, gente ai margini, presa in
giro dal sistema, dai balocchi del sistema. Scenari molto simili, con
la nebbia, la pioggia, la neve, fiumi e montagne, il mare gonfio
d'acqua, luoghi, come gente, ai margini, poco visti, poco raccontati.
Indimenticabile anche tutte le attrici, non certo in ruoli secondari,
belle, ma non stupide statuine. Mai un nudo gratuito: da Giulia Boschi a
Valentina Lodovini, Maya Sansa, Isabella Ferrari, Kasia Smutniak, Stefania Sandrelli,
la Capotondi, la Cortellesi, Tereza Zajickova indimenticabile Vesna...
Adesso c'è un nuovo film in uscita. A primavera dicono. La sedia della
felicità, con Mastandrea, Isabella Ragonese, Fabrizio Bentivoglio,
Antonio Albanese... attori che ritornano, anche a distanza di anni, nel
suo cinema. Andrò a vederlo, come ogni volta. Questa volta sapendo che è
l'ultimo film di Carlo Mazzacurati. Andrò al cinema con amarezza, ma
anche sorridendo. Del resto, questi sono i sentimenti spesso presenti nei
suoi film: amarezza e sorriso.
Etichette: Carlo Mazzacurati, Cinema, Domani accadrà, Film, Giulia Boschi, Giuseppe Battiston, Marco Messeri, Mario Rigoni Stern, Massimo Carlotto, Nanni Moretti, Notte italiana, Padova, Remo Remotti, Valentina Lodovini
32 Commenti:
uno splendido ricordo di chi si sente lo ha amato e compreso.
Grazie Alli , era doveroso farlo e tu come sempre l'hai fatto nel migliore dei modi..
Abbraccio prefestivo!!!+++++
Spero sia così, e di trasmettere anche ad altri questa passione...
Il commento sopra era per Felinità, a Nella, che ha scritto quasi in contemporanea con me, dico, che mi sentivo di dover scrivere qualcosa dal primo momento che ho sentito l'incredibile notizia (il mio cervello ha pensato "ma come è possibile, quel giovane regista..."). Oggi ho trovato il tempo di scrivere quese due note.
Oh! Ce ne fosse uno che conosco, e dire che di film ne ha fatti! E per di più sembrano tutti interessanti!
Allora ricordiamo (o facciamo conoscere) il grande Carlo..
Magari un giorno faranno una rassegna con tutti i suoi film in qualche festival (dico Berlino, visto che è in partenza), ed andremo a vederli tutti insieme ;)
I suoi film piacciono molto anche a me..offrono sempre grandi spunti di riflessione. Peccato non ci sia più..ed ecco che ti ritrovi a pensare a quanto altro ancora avrebbe avuto da donarci..
Ti abbraccio Alli, buona serata :*
Sì, è vero, ogni suo film ha offerto spunti di riflessione, raccontato un'epoca (dagli anni '80 ad oggi), raccontato come pochi altri. Avrebbe potuto darci ancora molto, solo 57 anni ... un vero peccato.
Abbraccio e buona serata a te :*
Accidenti, io non lo conosco e non ho mai visto un suo film; e dire che di film ne ho visti talmente tanti ....
Ok, altro mea culpa verso il cinema italiano :(
Buona serata Ally.
Francesca
Già Francesca, conosco la tua idioscincrasia per il cinema italico (in parte giusta), ma i film di Carlo sono altro... da vedere tutti. Iniza da Notte italiana, poi vorrai vedere anche gli altri.
cavolo ally mi hai fatto tornare indietro di tantissimi anni...mi ricordo che vidi Notte italiana al cineforum del mio paese e ne rimasi folgorato...ero un ragazzino....bei ricordi...
Se io ti confesso di non conoscerlo, tu da quale film mi consiglieresti di cominciare?
Non ho mai visto Notte italiana. Ma il regista mi era ben noto.
Buona domenica
@And
Ero un ragazzino pure io, diciamolo pure (non ancora maggiorenne), ed è vero, si rimase folgorati allora...
@Silvia
Comincia dall'inizio, comincia da Notte italiana, poi vorrai vedere tutti gli altri.
@Kyl
Devi vederlo, non può mancare tra i visitatori del mio blog :)
E ne abbiamo già così pochi, di buoni Artisti dotati di talento e intelligenza, da 'ste parti... :-(
Era il mio regista preferito. "Notte italiana" è uno dei pochi film che ho in dvd. Se vuoi rivederlo dimmelo. Ciao. Joe Strummer.
@Zio Scriba
Già, e se ci metti che a fine 2013 se ne è andato anche Roberto Ciotti
la crisi artistica è lampante ...
p.s. tra l'altro, Mazzacurati era interista come te :(
@Anonimo Joe Strummer
Grazie per l'offerta, ma non mi va il lettore dvd, il pc è vecchio e non regge il dvd, vediamo in futuro ...
I suoi film sono molto riflessivi e sicuramente meritano maggiore attenzione.
Saluti a presto.
Concordo, spero almeno che questo post faccia conoscere almeno ora il suo genio. Saluti a te, Cavaliere oscuro del web.
Mi è dispiaciuto. Fra i suoi film che preferisco ci sono "il toro" e "la passione".
E mi dispiace anche che il suo ultimo lavoro, "la sedia della felicità", sia davvero un gran brutto film.
Sì, Il toro con Diegone Abatantuono e Roberto Citran è tra i suoi migliori, La passione l'ho amato meno dei precedenti, ma ha dei momenti molto belli, in particolare quando c'è Battiston, con il quale avrei voluto facesse molti più film. Su l'ultimo, devo ancora vederlo, e ti dirò appena uscirà in primavera; tu l'avrai visto al TFF, fortunata ad avere un così bel festival vicino a casa.
Ovviamente non lo conoscevo. Ma posso sempre iniziare a farmaci una cultura, per quanto in ritardo.
Un abbraccio
Devi farlo, è imprescindibile per ogni appassionato di cinema che si rispetti ... come ho detto ad altri, inizia dall'inizio: Notte italiana.
Anche io faccio fatica a crederlo ed anche a me rimane tanta amarezza.
Lo hai ritratto bene in questo bel post. Un saluto.
Grazie Linda, e ora, visto che questo 2014 è un anno triste per i grandi artisti, ho letto pure della morte di Philip Seymour Hoffman ... giovane, 46 anni.
Ho visto Vesna va veloce e lo ricordo bello, triste e poetico, come tu dici, che la poesia si incontra sempre là dove alla orrenda realtà si contrappone la bellezza di un ideale possibile ma apparentemente irraggiungibile. Non sapevo che la bellissima "intervista" a Mario Rigoni Stern di Paolini fosse stata realizzata in collaborazione con lui. Il tuo post, come tutti i tuoi post, sono molto istruttivi. Grazie :-)
Valeva la pena di aspettare il tuo post. Grazie
Chiedo scusa per l'ultima frase del io commento, sgrammaticata assai :-)
...ecco e la scusa è priva di una emme!
@Bibliomatilda
Vesna va veloce è uno dei miei preferiti, dove la sua poetica esce di più, e con un personaggio femminile centrale ...e non preoccuparti per la sgrammaticature, non sono Nanni Moretti ;)
@Berica
Grazie, ma ultimamente sono lento nelle riflessioni ... forse è giusto così, altrimenti che riflessioni sarebbero? ;)
Anch'io faccio fatica a credere che sia morto... Mi sembra ieri che sono stata a cinema a vedere "La Passione" girata nella bellissima cornice di Montecatini Val di cecina e di cui ho imparato a memoria alcune battute (per esempio "Sul Lucchese piove, piove, pioveee"o "cielo terso fino a martedì?!..."eccecce..che non vorrei apparire troppo volgare, ma è bello sentire la proprio lingua.in un film!)e poi il ritratto-intervista di Mario Rigoni Stern, con Marco Paolini... Lo guardo spesso, soprattutto ora che non ho più i nonni), non avrei mai potuto ringraziarlo abbastanza per questo film che è una costante della mia vita...e poi quelli che citi, alcuni non li ho ancora visti e, immagino saranno una bella scoperta, postuma..peccato..
Comunque..grazie anche a te per questo post..
sere
p.s. ieri ero al Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza!
@Serena
Sì, ne La Passione ci sono battute memorabili, i film di Mazzacurati ne avevano parecchie, pure essendo malinconici (anche per la presenza di attori incontenibili, tipo Guzzanti, in questo film ...e mi viene in mente Monicelli, diverso, ma per molti aspetti vicino a Mazzacurati, nell'avere un sacco di mattatori accanto). In molte sue pellicole ho sentito anche la mia lingua, in effetti (il Mazzacurati toscano, era una novità). Mi mancano pochi suoi film, credo un paio, più l'ultimo, ma conto di recuperarli presto. Recuperali anche tu, poi mi dirai...
p.s. allora eri vicina alla palude, brava, bei posti frequenti ;)
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