Morto il torturatore gioppino Videla
Il torturatore gioppino è morto. Oltre al libro di Zio Scriba, che non parla della dittatura argentina, ma è ambientato nel 1978, con un bambino protagonista spesso picchiato da un padre, per questo soprannominato Videla, consiglio spassionatamente anche il libro di Massimo Carlotto Le Irregolari, Buenos Aires Horror Tour edito da e/o.
Chi vuol sapere qualcosa sulla dittatura argentina legga qui.
Etichette: Argentina, Calcio, Controlacrisi.org, Dittatura, e/o, Jorge Videla, Le Irregolari - Buenos Aires Horror Tour, Mario Kempes, Massimo Carlotto, Mondiali 1978, Neo, Nicola Pezzoli, Quattro soli a motore, Zio Scriba
37 Commenti:
Grazie per la citazione, grandissimo amico e magnifico blogger. Naturalmente ho preparato un pezzo pure io, ma lo tengo fermo almeno fino a mezzanotte, per non "bruciare" troppo presto il mio attuale post controcorrente sullo stucchevole argomento "Bu"... :)
Un abbraccio.
Ah, ah, ah, stavo scrivendoti in questo momento per dirtelo ... ho pensato subito al tuo romanzo, alla visione di Corradino di quella parita di quel mondiale (usato per ripulirsi la faccia dalla dittatura).
Che crepi, maledetto, e spero che nell'aldila' trovi le anime di colori che ha torturato e ammazzato.Questa volta sarebbe lui in minoranza..
Hai fatto bene a citare il passaggio del bellissimo racconto di Nicola-Pezzoli-zio Scriba.
Post da incorniciare.
Grazie Mr Hyde, quello che mi interessava mettere in luce, anche con il puntuale articolo che ho linkato in fondo, era il legame dittatura-calcio ... uno degli aspetti della dittatura di Videla e gli altri generali della giunta militare. Impossibile non pensare al romanzo di Zio Scriba...
Legame dittatura-calcio come nel nostro bel paese???
ottimi spunti...
mi domando, se per questi torturatori, la morte abbia un senso. Mi domando che gli passa per testa nel corso della vita a fare così tanto male. Non mi capacito, non trovo risposte...
Sì, come nel nostro paese, in un certo senso. Cosa passa nella testa di un dittatore? Bella domanda ... non certo il Sole ;)
Si ho letto l'articolo, ero al corrente della vicenda.Orrore.
P.S. nel mio commento precedente si legga "colore" non "colori"..
Sì, sono vicende che tutti, bene o male sappiamo, ma val la pensa ripassare ... già, "coloro che ha torturato e ammazzato."
;) nemmeno il Sole ci terrebbe a star nei loro pensieri...
sai una cosa? Si parla della sua morte, dandogli un nome e una storia dietro al suo volto... Quando invece lui rappresenta la sparizione di vite a cui è stata privata la dignità di morire pure, che altro non è , il diritto di vivere. Quasi un ossimoro dell'informazione?
rimane comunque giusto ricordare, scavare nella storia...troppe persone non ne sanno, sebbene siano anni 70 (e che anno, wow), si pensa di seppellire quello che è accaduto. Anche la chiesa l'ha fatto... Dittatura-calcio-chiesa.
oggi Sole acido ...
muoiono sempre troppo tardi...
http://www.wuz.it/intervista-libro/7678/intervista-massimo-carlotto-irregolari-desaparecidos.html
;) beh, ora mi sciolgo con il ricordo di Carlotto che leggeva questo suo passo a Pordenonelegge lo scorso settembre.
(mi son permessa in link x integrare il mio precedente commento )
@Sole
Riflessione che fa pensare: sì, lui, e la sua giunta militare, hanno eliminato nel mare tanti corpi, spariti nel nulla; dato figli di altri a personaggi vicini al regime, una vera e propria cancellazione dell'identità... una morte (in)civile. A lui è toccata invece una morte con foto e ricordi, lugubri come quelli di un assassino di stato, ma pur sempre con un'identità.
"E dittatura e religione, fanno l'orgia sul balcone", cantavano i Litfiba riguardo un altra dittatura vicina, nel tempo e nello spazio (quella di Pinochet, che accolse con onori papa Wojtyla).
@Berica
... almeno questo è morto in carcere, tanti altri (troppi), l'hanno fatta franca.
@Sole
Grazie per il link all'intervista del papà dell'Alligatore (quello vero) ... completa perfettamente il mio post.
che partitona Ally. Io mi scateno col calcio eh. Sappilo ahah
:)
ps. adesso vado da me e ti commento pure lì.
;)**
Preferisco il curling, meno inquinabile dalla politica (almeno alle nostre latitudini).
Vengo a vedere cosa e come mi commenti da te allora...
E' morto Videla.Consiglio un minuto di silenzio......e due o tre giorni di festeggiamenti!.... Ciao Ally
Le irregolari l'ho letto (grazie a te), e l'argomento è angosciante..
Appena ho appreso la notizia ho pensato a Nick.
Bella citazione, meritata.
Lo stesso passaggio lo avevo usato, quando scrissi la recensione per il suo libro.
Cosa dire su quel mostro.
Ci sarà un girone specifico all'inferno per lui e per quelli come lui?
Ci deve essere.
@Lys
Cattivo, andrai all'inferno (e troverai Videla). Ciao Lys...
@Elle
Argomento angosciante, ma proprio per questo da leggere. Non bisogna paura a leggere del male che ci circonda ...è un libro che adoro, tra i miei preferiti di "papà" Carlotto.
@Mariella
Sì, pure io ho fatto lo stesso pensiero... come non farlo? Poi ho pensato al libro di Massimo Carlotto, su alcuni aspetti dell'orrore di quella dittatura. Non credo all'inferno (per alcuni c'è stato qui, in Argentina, quando Videla era al potere), ma se c'è credo sia con Pinochet, e tutta questa brutta gente che ha infestato il Secolo breve ...
Alli..conosco bene la storia..io purtroppo non riesco a capire come l'uomo possa avere un'indole così crudele, sadica..cosi terribile..come si fa a fare certe cose ? Come ? Mi chiedo, ma persone così, avranno mai provato ad immedesimarsi nelle loro vittime ? Nei familiari delle loro vittime ??
Sono i piccoli gesti a dare esempi importanti, proprio come quello che hai descritto tu...il giocatore che si rifiuta di stringere la mano al torturatore..Ognuno di noi, nel proprio piccolo può essere d'esempio agli altri sulle piccole e sulle grandi cose...
Buona domenica :**
Non credo ci sarà qualcuno che verserà una lacrima per quel debosciato.
Peccato che neanche la morte (degli aguzzini dell'umanità) ci renda felici. Per la morte di 30.000 persone, la morte di uno solo ci sembra sempre una beffa.
@M4ry
Qui mi premeva ricordare chi era Videla, e farlo conoscere a chi non sa nulla, perché giovane o distratto. Le dittature sudamericane in molti casi sono state anonime, da anonimi esecutori materiali di progetti nati negli States, che non volevano avere governi progressisti nel loro giardino (fino alla caduta del Muro).
E sui piccoli gesti, dal libro di Zio Nick, concordo...
Buona domenica :**
@Kyl
Ma, qualcuno credo che ci sarà. Un dittatore non ha amici? ... pure troppi.
@Linda
Credo sia difficile ... nella Storia, più che la felicità, bisogna cercare la verità. E anche citare i freddi numeri, come fai giustamente tu ...
La storia se ci ha portato esseri abominevoli ci ha anche regalato momenti alti di ciò che può essere un essere umano. Ricordare è già un buon cammino. Baci Ally
Principalmente ricordare le cose negative, perché non succedano in futuro ... delle cose belle non voglio ricordi, ma le voglio al presente ...
Bci Felly ;)
L'ho giustamente celebrato anch'io.
Bene, vengo a vedere e commentare da te allora ...
Sapevo già a quei mondiali della ferocia dei militari golpisti argentini, trascurata anche dalla sinistra italiana. Non colsi all'epoca il nobile, coraggioso gesto di Kempes.
Io allora ero un bambino più piccolo del protagonista del romanzo di Zio Scriba, quindi pure io non colsi ... lo sport è sempre stato usato da potere per scopi di propaganda, qui, è doppia la vergogna, perché in quei stadi dove festeggiava il regime di Videla, venne pure rinchiusa e massacrata una generazione.
Almeno è morto in prigione, come è giusto che sia per un criminale!
Non che dittatura e calcio siano lettura (per me) rilassante, ma i tuoi consigli vanno sempre seguiti. Un bacio e buon lunedì.
Ubique Chic
Ehi, All, va bene per Videla, ma tu ci sei? :-)*
@Redcats
Sì, direi magra consolazione, ma almeno questo è un fatto di giustizia.
@Eva
Dittatura e calcio ...già, eppure insieme si sposano bene.
@Bibliomatilda
Ci sono, eccomi qua per te ;)***
Come ha detto qualcuno, la morte di Videla fa venir voglia di credere all'esistenza dell'inferno.
Ottimo consiglio Le irregolari, è un libro che apre davvero gli occhi sull'argomento, l'altro invece me lo procurerò!
Concordo, però dopo penso, che più inferno di quello della sua dittatura non saprei pensare. Sì, Le irregolari è uno dei miei libri di Carlotto preferiti, e il libro di Zio Scriba un libro da leggere e diffondere (non lo dico perché è un amico blogger, è veramente da leggere tutto). Lo consiglio, a te che ami e vivi con i libri, non può sfuggire.
Molto bello il libro di Carlotto. Quello di Zio Scriba lo leggerò presto!
Concordo su "papà" Carlotto, e credo che ti piacerà Zio Scriba ;)
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