domenica 27 gennaio 2013

Django Unchained - un capolavoro



Il titolo del post è molto esplicito, potrei anche non scrivere altro. Sono tornato al cine dopo più di un mese di astinenza, avevo proprio bisogno di un film così grande, strabordante, per me il miglior Tarantino di sempre.
Prima di vederlo avevo letto solo la trama dell’originale di Sergio Corbucci, trovandola perfetta per la testa (un gran bel testone) del cineasta de Le Iene, e mentre lo guardavo questa mia convinzione cresceva: le sue pellicole precedenti fatte solo per esercitarsi a fare Django Unchained


TRAMA
Texas 1858: il cacciatore di taglie di origine tedesca dottor King Schultz, su un carretto da dentista (lo si capisce dal grande dente buffo che balla in cima al carro) è alla ricerca dei fratelli Brittle, vivi o morti. Per trovarli, libera dalle catene lo schiavo Django, che aveva assaggiato la loro frusta, promettendogli la libertà una volta trovati. È l’inizio di una collaborazione lavorativa e di un’amicizia tra le più intense del west. Attraverseranno l'America delle piantagioni alla ricerca di questi come di altri criminali in fuga, facendo saltare teste e strabuzzare gli occhi ad ogni loro arrivo in città: un nero a cavallo? … che entra nei saloon! … che spara!

L’ultima missione, passato l’inverno, è liberare la moglie di Django, Broomhilda, venduta come schiava ad un ricco e potente negriero. Si trova a Candyland, sontuosa classica villa bianca, dove domina la sottomissione totale e il razzismo è cosa naturale. Il piano per liberarla è così assurdo, da sembrare perfetto, e dopo il loro arrivo Candyland non sarà più quella.


Django Unchained non è solo l’omaggio al cult di Corbucci, dal quale si distanzia parecchio, ma a tutto lo spaghetti western. Lo è nelle citazioni infinte a quel genere, nelle spacconate, nella colonna sonora (a volte anche kitsch, mi perdoni Moretti), nel divertito/divertente cameo di Franco Nero, ma lo è in particolar modo alla sua ideologia. È il racconto di una società violenta, forse delle più violente in assoluto e dove senti il peso massacrante e l’importanza del denaro in ogni scelta. Chi, meglio di Tarantino poteva raccontarla? In questo, è il film più ideologico di Tarantino, regista che ha sempre rifiutato l’impegno esplicito, pur essendo un fan dichiarato e spassionato di Jean Luc Godard (passione a sua volta non ricambiata).    

Dello spaghetti western c’è anche il lato più torbido, malato, al limite del porno. Quella violenza inaudita, tramite frustate e umiliazioni, l’uomo nero spogliato di tutto e reso carne da macello per un processo produttivo, come ancora oggi gli animali, come gli ebrei nei lager. Ecco ancora i soldi, l’ideologia del dollaro. Chi meglio di Tarantino? … si è preparato a questo in tutti gli anni da Le Iene ad oggi.

Da antologia alcune scene, a partire da quella ridicolizzante nei confronti dei membri del Ku Klux Klan (attenti, tra questi imbecilli a cavallo, c’è anche il regista), che si mettono a litigare prima di un attacco al carro del dentista, perché la moglie di uno di loro ha sbagliato a fare i buchi per gli occhi nel classico loro copricapo/lenzuolo bianco. Faranno una brutta fine. Altrettanto significativa la scena del combattimento di lottatori mandigno, muscolosi neri che combattono fino alla morte (uno dei due, prima di ucciderlo, strappa l’occhio all’altro), la fuga e cattura di un altro mandingo, fatto poi sbranare dai cani, il bianco cotone delle piantagioni che diventa rosso durante le sparatorie per prendere i criminali, la liberazione di Broomhilda dal pozzo dove veniva tenuta per punizione, la tentata evirazione di Django, lo stesso Quentin Tarantino protagonista  in una scena nella quale salta per aria con la dinamite.

Rispetto ai suoi film precedenti c’è un montaggio più lineare (Sally Menke, montatrice di quasi tutti i suoi film è morta nel 2010), ma il cineasta americano non rinuncia a certe bizzarre scritture filmiche, come scritte che compaiono sullo schermo o zoomate tipiche del western-spaghetti per presentare i protagonisti. Protagonisti al servizio del film, alcuni quasi irriconoscibili. Più di tutti  Samuel L. Jackson, maggiordomo antipatico e potente all’interno di Candyland (ho scoperto solo dopo, leggendo del film, che era lui, come del resto Don Johnson); come calato perfettamente nel ruolo è Jamie Foxx (meglio di Will Smith, previsto inizialmente nel ruolo di Django). Di Caprio sembra recitare alla perfezione ogni cosa sotto la direzione di Tarantino (pare di vederlo, mentre impartisce come fare una scena, magari con Franco Nero vicino). 

Chi invece è riconoscibile è Christoph Waltz, nel ruolo del dentista con l’hobby del cacciatore di taglie. È colto, metodico e infallibile come il nazista interpretato in Bastardi senza gloria: come beve la birra e gusta il cibo, come si liscia i baffi e parla forbito, come cita la leggenda tedesca  dei Nibelunghi, romanticamente rivista nella vicenda di Django per liberare la sua Broomhilda. Waltz è candidato all’Oscar, ma credo si meriti di più. Istituiscano un Nobel appositamente per lui.



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45 Commenti:

Alle 27 gennaio 2013 alle ore 09:14 , Blogger Kylie ha detto...

Sei la seconda persona che lo definisce così. Vediamo se mi convinco ad andarlo a vedere...

Buona domenica!

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 09:41 , Blogger Elle ha detto...

Tutti quelli che l'anno visto mi hanno detto che è molto bello, ma con altre parole. E se all'inizio del post pensavo che vorrei vederlo anche io, alla fine mi sembra addirittura di averlo già visto, per come ne hai parlato, e mi sento quasi di dire "l'ho visto, è moolto bello". Hai fatto bene ad aggiungere il post sotto il titolo.

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 10:17 , Blogger kermitilrospo ha detto...

questa settimana lo vedo anch'io.. anche se dopo tutte quese recensioni ormai potrei anche fare a meno :D

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 13:04 , Blogger Andrea Consonni ha detto...

Strepitoso, da amante del genere western ma non di Tarantino e del western italiano. Me lo riguarderò appena ne avrò l'occasione.

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 13:13 , Blogger Alligatore ha detto...

@Kyl
Si tratta di un film molto forte ... se lo sei vai.
@Elle lo Spirito
Ah, ah, ah, grazie per questo tuo commento... in realtà non ho svelato come finisce. Vero anche, che le rece lette dopo, mettono l'accento su altri aspetti. Sarebbe interessante vederlo in tedesco (ma in Germania i film li doppiano?), perché in alcuni momenti, parlano in tedesco. La moglie di Django parla tedesco con il dentista.
@Kemitilrospo
Sì, credo che questo sia uno dei film più recensiti della storia del cinema... prima di andarlo a vedere avevo letto poco, e molto di sfuggita, per avere uno sguardo vergine... che è l'ideale.
@And
Decisamente un film da vedere e rivedere, e, come sai, al cinema, al cinema .... in tv non sarà, inevitabilmente, la stessa cosa. Tarantino a me piace, adoro Jackie Brown, dopo questo...

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 15:33 , Blogger MikiMoz ha detto...

Confermo, CAPOLAVORO, come d'altronde i precedenti 6 e un quarto film di Tarantino ;)

Dmoz (la D è muta!)-

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 15:48 , Blogger Melinda ha detto...

Che film! Che film!
Ne ho appena parlato anche io :D

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 17:37 , Anonymous Anonimo ha detto...

Hai ragione, è un film dove senti sulla pelle la questione economica, intrecciata con il razzismo. Una nutre l'altra.

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 17:42 , Blogger Andrea Consonni ha detto...

E Don Johnson? Quando sono uscito ho subito chiamato mia madre perchè nutre un'infatuazione per lui dai tempi di Miami Vice.

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 18:05 , Blogger Alligatore ha detto...

@MikiMoz
Benvenuto in palude giovane ...concordo con il tuo concordare: ogni film di Tarantino è un gran film, questo ancora di più.
@Melinda
Ora vengo a leggere, da come ne parli siamo molto in sintonia.
@Anonymus
Direi che è così ... alla fin fine la questione economica si mangia tutto.
@And
Anche lui non l'ho riconosciuto durante il film, ma solo alla fine, quando ho letto i protagonisti. Quale mamma non amava Don Johnson? ... un radical.

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 18:24 , Blogger Nella Crosiglia ha detto...

Gran bella recenione ALLI, bravo come sempre...
Magica serata, amico caro!

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 18:27 , Blogger Alligatore ha detto...

Grazie Nella, e grazie della tua sulla colonna sonora, importante in ogni film, curata in questo ...

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 18:56 , Blogger Marte ha detto...

Quentin Tarantino: regista, genio e favolista d'eccellenza per cuori marziani a spasso su superfici poco accattivanti.


 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 19:05 , Blogger Lucien ha detto...

Colonna come al solito pazzesca, a volte spiazzante, ma dall'impatto fenomenale come il rap di "100 Black Coffins" mentre gli schiavi stanno marciando alla tenuta di Candieland e Django a cavallo ha le visioni di sua moglie.

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 19:17 , Blogger Alligatore ha detto...

@Marte
Come dire meglio? ;)
@Lucien
Come non essere d'accordo? Scena memorabile, splendida visione ...

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 19:23 , Blogger redcats ha detto...

Ci proverò ad andarci!

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 19:28 , Blogger Alligatore ha detto...

Provaci, è un film con scene forti, ma, come spesso accade nei film di Tarantino, sono così vere da sembrare finte (perchè se fossero vere, sarebbe omicidio).

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 19:30 , Blogger Zio Scriba ha detto...

È al primissimo posto della mia lista, anche se per ora lo vedo in programma solo in multisala, posti dove non entro neanche sotto minaccia armata. Rimanderò un poco... cinemino all'aperto al mare o dvd. :)

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 19:39 , Blogger George ha detto...

Visto, e concordo sul lato dell'oppressione del dollaro, già toccata da Leone (remember trilogia?) e da altri film del genere. Gran bella rece Ally.

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 19:57 , Blogger ElenaSole ha detto...

Ci vado domani, quindi martedì ti leggo con calma...non voglio farmi condizionare :) kiss

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 20:47 , Blogger Alligatore ha detto...

@ZioScriba
Non se ne parla zio, al massimo cinemino d'estate all'aperto, ma dvd no,perderebbe buona parte del suo fascino. Ci sono film da vedere solo al cinema, questo senza nessun dubbio (anche nella multisala, ma dvd no, ti prego).
@George
Grazi George ... mi piace tu abbia apprezzato la rece e capito il perché delle mie parole.
@Sole
Fai benissimo: devi andare a vederlo il più vergine possibile, anche io ho fatto così :*

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 21:03 , Blogger bibliomatilda ha detto...

Sai cosa? A me piace di Tarantino? Che in mezzo a tanti mostri ci sta sempre uno, massimo, due eroi.
Che meraviglia! Mi ci ritrovo, mi ci riconosco, e scusa la modestia, mi ci sogno, forse, ma mica tanto... Anche soltanto la mano di Django sul bancone, nella fotografia che tu stesso pubblichi...che bellezza, che sfida! Quello è un bastardo potente, ricco e viscidissimo, lui è nero, fuori posto ma grande e coraggioso!!! e non sposta di un millimetro la sua mano da quella guantata e bianchissima di Franco Nero! Eh...sono favole, ma che belle! E il coraggio riconosciuto dallo schiavo nero che nella gabbia, quando alla fine lo vede cavalcare via, accenna un mezzo sorriso, riconoscendo in Django quello che lui non potrà mai essere? Queste sono le cose che di Tarantino adoro...e, ti dirò, quelle revolverate al cuore, questa volta, o alle parti basse (se la sono cercata!), altre volte in mezzo agli occhi dei più stronzi, dei più vili...che liberazione! Beh...sono andata a vederlo al cinema, questo pomeriggio, proprio seguendo il tuo consiglio. Ciao

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 21:11 , Blogger Alligatore ha detto...

@Bibliomatilda
Mi fa piacere di averti convinta, credo proprio questo film meritasse la visione al cinema, solo al cinema. Capisco che è stato molto attenta la tua visione, legalitaria e contro il razzissmo sulla pelle. I tuoi papaveri rossi, sembrano una sequenza del film ;)
Ciao.

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 21:21 , Blogger Haldeyde ha detto...

OK, convinto. Devo solo piazzare mia figlia di otto anni

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 21:21 , Blogger Felinità ha detto...

Mi interessava già, ma ora diventa necessario vederlo ......
Tarantino è un genialoide, non può lasciare indifferenti.
miaoooùùùùùùù

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 21:31 , Blogger Alligatore ha detto...

@Haldeyde
Una volta trovata la soluzione migliore per la figlia, non avrai più scuse...
@Felinità
Sì, è così, e come sai, un film così in tv non renderebbe bene (io ci sono andato un pomeriggio, il cine era abbastanza pieno, ma mi sono seduto il più avanti possibile, come I Sognatori di Bertolucci ).

 
Alle 27 gennaio 2013 alle ore 22:11 , Blogger MikiMoz ha detto...

@Alli:
grazie per il benvenuto (ma Mussolini non aveva bonificato tutte le paludi? Oltre ovviamente a fare le cose che ci ha ricordato Silvio oggi...)

Il mio preferito resta sempre Pulp Fiction, però :)

Moz-

 
Alle 28 gennaio 2013 alle ore 13:40 , Blogger Alligatore ha detto...

@MikiMoz
Lasciamo stare Mussolini e Berlusconi,due autobiografie della nazione che hanno fatto molto male in tutti gli anni al potere e che sono ormai consegnati alla Storia, questa è una palude dove el puzzone non ha mai messo piede.
Il mio film preferito di Tarantino era Jackie Brown ...ora è il secondo.

 
Alle 28 gennaio 2013 alle ore 15:21 , Anonymous Anonimo ha detto...

Diego Unchained?

 
Alle 28 gennaio 2013 alle ore 18:51 , Blogger Alligatore ha detto...

Ah,ah, ah, fantastica anonimo, chiunque tu sia, fantastica ... lo spero, lo spero.

 
Alle 28 gennaio 2013 alle ore 19:18 , Blogger MikiMoz ha detto...

@Alli:
GechiBraun grandissimo film, peccato sia considerato, come A prova di morte, un film "minore"... Mah.

Moz-

 
Alle 28 gennaio 2013 alle ore 21:07 , Blogger Elle ha detto...

Sì, Alli, li doppiano tutti ed è così che si trovano in dvd e, penso, nei cinema del resto della Germania, ma a Berlino di solito è l'opzione secondaria, più spesso sono in lingua originale con sottotitoli in tedesco. E in realtà io preferisco così, perché quando i film non sono doppiati, mi sembra quasi di stare a teatro, ma allo stesso tempo è cinema. Oggi l'ho visto proprio così, e direi che, tolti i dettagli sanguinolenti, è una bella fiaba!
(e tranne due tre canzoni, la colonna sonora mi piace molto)

 
Alle 28 gennaio 2013 alle ore 22:45 , Blogger Alligatore ha detto...

@MikiMoz
Già, è un assurdo, che a volte nasce da troppi giudizi sbagliati. Per me Jackie Brown è stupendo, mi ricordo ancora dove e con chi andai a vederlo. E ho pure un paio di quei berretti che indossano i protagonisti ;)
@Elle dello Spirito
Sì, una bella fiaba, hai detto bene. I dettagli sanguinolenti, qui, più che mai, credo siano pertinenti. Una società violenta, dove dominava il dollaro, dotata di armi mai così micidiali...anche per questo, credo sia il miglior Tarantino, il film al quale era predestinato.

 
Alle 29 gennaio 2013 alle ore 00:08 , Blogger ElenaSole ha detto...

Alli, sono venuta a leggerla subito la tua rece :)
Ebbene traspare l'entusiasmo dalle tue parole!
Cinismo, testimonianza e quegli occhi lucidi dello schiavo nella gabbia che osserva django andar via a cavallo.... Mi è piaciuto, mi ha tenuta incollata tutta la serata,...io sono più pulp fiction e Kill Bill, rientrerà cmq tra i miei favoriti :)

 
Alle 29 gennaio 2013 alle ore 00:19 , Blogger Alligatore ha detto...

Due grandi film Pulp Fiction (il film della sua consacrazione a regista cult) e Kill Bill, però questo, ha per me, come hai ben capito, una forza e importanza maggiore di tutti. Qui, come non mai, la violenza, da lui sempre resa tecnicamente perfetta, è fondamentale. Lui, e credo nessuno altro, poteva fare un omaggio allo spaghetti-western così radicalmente impeccabile. Ti ha incollata alla sedia, direi il massimo per un film. Felice che sei venuta poi qui ;)

 
Alle 29 gennaio 2013 alle ore 08:36 , Blogger Babol ha detto...

Non il miglior Tarantino ma comunque degnissimo di figurare accanto agli altri capolavori del mio amato regista.
E sottoscrivo il Nobel a Waltz!!

 
Alle 29 gennaio 2013 alle ore 15:17 , Blogger Alligatore ha detto...

Allora abbiamo solo una piccola divergenza Babol: per me il suo miglior film, un pelo avanti agli altri suoi capolavori... e raccogliamo le firme per il Nobel a Waltz ;)

 
Alle 13 febbraio 2013 alle ore 11:42 , Blogger kyra ha detto...

visto ieri, bello. comunque Waltz sovrasta la scena è perfetto, ironicamente perfetto.

 
Alle 18 febbraio 2013 alle ore 05:15 , Blogger Rob Gan - Fumetti che passione! ha detto...

Sul Nobel per Waltz concordo anche io XD hahah Comunque mi fa piacere che il film sia piaciuto anche a te!

 
Alle 18 febbraio 2013 alle ore 15:39 , Blogger Alligatore ha detto...

@Kyra
Ho notato solo ora il tuo commento, scusami... concordo con la definizione per Waltz: ironicamente perfetto, come il tuo avatar ;)
@Roberta Gandolfo
Sarebbero da raccogliere le firme per il Nobel a Waltz ;)... piacere che sia piaicuto a te.

 
Alle 18 febbraio 2013 alle ore 19:11 , Blogger Rob Gan - Fumetti che passione! ha detto...

Waltz,uno degli attori migliori di oggi.

 
Alle 18 febbraio 2013 alle ore 19:58 , Blogger Alligatore ha detto...

Condivido Robbin, e non vedo l'ora di vederlo nella parte di Gorbaciov in uno dei suoi prossimi film Reykjavik con Michael Douglas nella parte di Reagan (altra sua caratteristica, fa molti film, non risparmi il suo talento).

 
Alle 19 febbraio 2013 alle ore 05:19 , Blogger Rob Gan - Fumetti che passione! ha detto...

Ecco,di questo nuovo film non sapevo nulla :P

 
Alle 19 febbraio 2013 alle ore 21:08 , Blogger Alligatore ha detto...

Vedi quante cose che impari se vieni in palude Robbin ;)

 
Alle 20 febbraio 2013 alle ore 23:42 , Blogger Rob Gan - Fumetti che passione! ha detto...

:D

 

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