Il solito ombrello, cambia lo stile
Vignetta presa dal nuovo sito di Mario Biani
Si parla di stile quando non si può parlare di sostanza. Quindi fino ad oggi il governo Monti è stato descritto con i toni elegiaci tipici di chi si sveglia da una lunga seduta di ipnosi e torna alla vita reale. Il confronto è impietoso e i grandi giornali fanno a gara per farlo notare: al confronto dell’ Alvaro Vitali che avevamo prima a capo del governo, ora abbiamo Shakespeare.
Per continuare a leggere il pezzo dell'impeccabile Alessandro Robecchi, apparso come sempre su il manifesto domenicale, cliccate sotto
Etichette: Alessandro Robecchi, Il manifesto, Mario Biani, Ombrello, politica, Satira
20 Commenti:
Caro Alli,mi permetto un paragone di grana grossa,ma che credo calzi a pennello.Data come premessa il fatto che sempri di ladri si tratti,è come se fossimo passati dal grossolano Ali Babà al raffinato Arsenio Lupin.Si resta sempre affascinati da chi ti deruba con stile,quando prima,oltre al furto,ti menavano pure...
Passando per LYSERGICFUNK mi hanno fatto notare che per le lacrime dovevo passar da te...forse scherzavano perchè in fondo sei un animale a sangue freddo ;-)
L'articolo è sintetico, divertente ed esplicativo...Complimenti per la scelta!
Non farmici pensare Ally.
non farmici pensare.
E' l'intero sistema a non meritare altro che IL GESTO, dell'ombrello.
Consiglio a tal proposito lo spettacoloso e genialmente provocatorio post di Venturik (Asocial Network)
http://ekbloggethi.blogspot.com/2011/12/la-famiglia-la-crisi-e-i-funghi-porcini.html
E' precisamente per quello che sottolinea Robecchi nel suo pezzo che a farmi incazzare di più non è il governo Monti (non mi apettavo nulla di diverso), bensì tutte quelle persone sedicenti di sinistra che vedono comunque nel lavoro di questi tecnici una prospettiva di miglioramento proprio in confronto allo "stile" di Berlusconi. Come se il farsi inculare con rigore tecnico da un professionista fosse una scelta meno dolorosa e umiliante, anzi, fosse una scelta e basta, rispetto al farsi inculare da un maniaco.
Il popolo italiota (in cui spesso non ci rispecchiamo più) è ruspante, allo stile preferisce il volgare, forse perchè lo capisce di più..
Tutto questo porterà a RIMPIANGERE il NANO che, tempo qualche mese, tornerà ad essere invocato alla grande.
Anche e me lo stile non piace, in quel posto la prendiamo comunque,solo che prima, questi, ce lo LUBRIFICANO:(
mah....io tutto questo consenso non lo vedo.
e però al tempo stesso mi rifiuto di voler vedere sempre e solo schifo. le cose, anche piccole, che possono andare bene, bisogna avere voglia di guardarle in faccia, altrimenti non le si vedrà mai.
Condivido a pieno la similitudine di Blackswan...siamo passati da Ali Babà al raffinato Arsenio Lupin! In fondo la vita è questione di stile:)
@Blackswan
Premettiti tutti i paragoni che vuoi, anche perchè mi sembra che calzi ... farei pure un aggiunta: Alì Babà è pure suo complice, e li guida, facendo finta di non esserci (una strategia che alla lunga pagherà a lui).
@mark
Ah, ah, ah ... grande Mark, e grande Lysergifunk. Oggi sono stato in giro, ma ora ho visto.
@Mr Hyde
Grazie, lo leggo sempre con piacere la domenica sulla prima pagina de il manifesto. Per me è il Fortebraccio di oggi.
@Andrea
Lo so, non vorremmo pensarci, però quando l'ombrello penetra in profondità, e certi pure godono, non posso non pensarci. Mascoh-Italia.
@ZioScriba
Concordo, il problema è il sistema ... e ora, vado a vedere il link.
@Ross
Totale sintonia: hanno gettato la maschera, e forse qualcuno se ne accorgerà.
@Grace
Ah, ah, ah, rido, ma dovrei piangere, e come te capisco che stanno aprendo a Berlusconi le porte per il paradiso. Che coglioni!
@LYSERGICFUNK
Ora ho visto, c'è telepatia tra di noi ;)
@.B.
Mi dispiace, ma di cose positive ne ha fatte ben poche, ed è l'impianto generale che delude: inchiapetta i soliti, che hanno sempre pagato, non cambia di una virgola l'impostazione generale. Non mi aspettavo lo facesse, ma il tripudio generale, dalle nazi-burocrazie europee, alla stampa cosiddetta democratica, è eccessivo (mi meraviglio che tu non lo vedo).
@davidombra
Continua il nostro discorso sullo stile ;) ... meglio in letteratura.
La classe non è acqua ma se il risultato è il mal di deretano di tutti noi italiani, crddo che poco o nulla cambi davvero.
non è che non lo vedo, lo vedo eccome.
è che mi sono stancata di vedere SOLO quello.
è diverso ;)
Great Robecchi. Questo è un governo di destra, peggio della Thatcher. E sono pure contenti di esserlo. Che schifo.
@Maraptica
Dici bene, questo è un governo di classe, di destra, di razza padrona. Era inevitabile facesse quello che sta facendo.
@B.
Il risultato finale è lo stesso. Ha illuso (e chi sa di economia, si accorge che potrà solo peggiorare la situazione con questa impostazione economica), creato false speranze, e come diceva un vero Super-Mario, "La speranza è una trappola infame inventata dai padroni." Frase perfetta per questo governo.
@George
Già, e sono passati 40, le macerie del neoliberismo di Thatcher e Reagan sono sotto gli occhi di tutti, eppure in Europa si insiste su questa fallimentare strada ... diabolico.
E sin qui il post ha proprio, purtroppo, ragione!
Adrian, lo si sapeva fin dall'inizio. Assurdo applaudire uno così.
Questo governo non mi piace e l'ora che si svegli il popolo.
@Cavaliere oscuro del web
Già, è uno dei governi più pericolosi avuti negli ultimi anni, perchè illude di essere diverso, invece colpisce sempre quelli, con un consenso ovattato intorno, che definirei bulgaro, se non sapessi che, a parte la libertà che mancava, almeno in Bulgaria i servizi sociali minimi c'erano. Qui, non so...
I governi tecnici ottengono sempre qualcosa, non devono far conti con che vota, hanno un periodo e pochi compiti, li svolgono e nel modo più spiccio, che guarda caso vuol dire prendere dove è più facile .
Eppure andiamo avanti in qualche modo. Buona serata Ally ggrrrrr
Sì, Felinità, in parte concordo. I governi tecnici, alla fine sono molto più politici di quello che sembrano. Sul fatto che "andiamo avanti in qualche modo", ho qualche dubbio: andiamo indietro invece, molto indietro ...
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