Ciao Dennis
Gioventù bruciata, Il gigante, Easy Rider, Apoclaypse Now, L’amico americano, Velluto blu, basterebbero questi film per entrare nella Storia del Cinema, almeno la mia personale, e poi Colors, Nick mano fredda, Rusty il selvaggio, American Way – I folli dell’etere, La vedova nera, The Hot Spot, Basquiat, Blackout, Palermo Shooting …sono solo altri suoi titoli che mi vengono in mente di questo estremista della celluloide. Radical da giovane, era finito, dopo gli eccessi dei sixty, dalla parte dei repubblicani, tipico esempio del riflusso. Ecco il comunista, diceva John Wayne quando lo vedeva arrivare sul set de Il grinta. Si sarebbe sorpreso di vederlo tra i sostenitori di Bush, salvo una retromarcia nel finale, simpatizzante di Obama.
Il mio primo suo ricordo è la sua presenza, negli anni ‘80, come ospite ad una puntata del Fuori Orario di Ghezzi e Giusti delle origini. Raccontava del suo ritorno ad Hollywood, dopo un periodo di disintossicazione. Diceva di aver ritrovato quasi tutti i suoi vecchi amici integrati nel sistema che poco prima contestavano e al quale poco dopo pure lui si sarebbe accodato. Nonostante queste giravolte da politica italica, Dennis Hopper mi è sempre stato simpatico per la sua fedeltà al Cinema ed oggi ne piango la scomparsa. Non sono lacrime di coccodrillo, io sono un alligatore.
Etichette: Cinema, Coccodrilli, Dennis Hopper, Easy Rider, New Hollywood, politica, Radical, Rock
16 Commenti:
ho appena pubblicato anche io sul mio blog un pensiero dedicato a dennis, che è stato uno dei miei miti della mia gioventù. non volermene.
ciao
Vittorio
Ciao Vittorio. Perchè volertene? 10, 100, 1000 post per Dennis Hopper... ora vengo a leggere il tuo.
io scrivo la stessa cosa che ho scritto da Vittorio -
Se lo vuoi sapere ogni volta che vedo Easy Rider, al termine mi si stringe la gola ...ed anche ora mi si stringe...Ciao, Dennis
Onore a Dennis, grande attore e lo dice uno che è nato nell'83, quindi ci può credere... Bellissimo il finale con le lacrime di coccodrillo non proprie di un alligatore. Complimenti.
Visto che siamo gli stessi aficionados a piangerlo su vari blog, non ripeto cose dette altrove e dico solo: Ciao e grazie di tutto, grande Dennis!
@ReAnto
Sì, quel finale è uno dei più significativi della storia del cinema, racconta molto la rottura di quel periodo, rottura salutare che incontrava qualche resistenza.
@Il rospo dalla bocca larga
Benvenuto nella palude rospo. Ci credo, ci credo. Dennis è la rabbia giovane, sempre ...
@Zio Scriba
Un mito, protagonista indimenticabile anche in film dove faceva una piccola parte.
Con Easy Rider Ha fatto sognare la vita "On the road" a tanti ragazzi e govinastri. L'eco arrivò e coinvolse anche me a 10 anni dall'uscita del film. Si partiva, senza sapere quando si tornava...
Senza di lui il mondo è più povero.
@Lucien
Speriamo colpisca anche i giovinastri di oggi ...per molti aspetti siamo tornati indietro, e la scena finale ricordata da molti è molto attuale.
@Hol
Ciao, abbiamo postato alla stessa ora... proprio così, senza di lui e gli ideali di allora il mondo è più povero, sia materialmente che spiritualmente.
Quoto Lucien ...un pizzichino di Kerouac di "On the Road" ci stava proprio bene: "L'importante è andare ,non importa dove". la mia filosofia fino ai 30 anni.
Perchè solo fino ai 30 anni? Anche questo è un conformismo... fino ai 30 poi metto la testa a posto. No, no, bisogna ricominciare e non fermarsi mai ... avanti, tutti fuori. Bisogna prevenire il riflusso, ragazzi, solo così non nuore il sogno, solo così non moriremo mai.
Certo Gio', anche grande sceneggiatore e in questo era molto europeo: attore, regista, sceneggiatore, cosa rara nel cinema Usa con i ruoli ben distinti. Il film da tutti citato, "Easy Rider", era stato scritto da lui, Peter Fonda, e da Terry Southern, scrittore geniale che consiglio(in particolare "Blue Movie").
Davvero un grande e non sarà dimenticato!
Una figura importante come attore. Una perdita davvero notevole.
@Ernest
Una faccia che difficilmente dimentichi, e poi in tali film...
@Daniele Verzetti il Rockpoeta®
Già, un grande attore, sapeva lasciare il segno anche con ruoli piccoli e con la sua presenza rendeva gradevoli film mediocri.
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