Intervista ai Margareth
Uno di questi quattro pezzi, Mad Man’s Poem, è presente anche nella compilation della Canebagnato, Even Dogs Like To Dance. Un bel biglietto da visita, con un modo di cantare particolare e la tromba a creare un’atmosfera magica, come del resto tutte le canzoni create da questi cinque ragazzi dell’estremo nord-est d’Italia. Un folk-pop con venature psichedeliche che possono ricordare, trai grandi, i Wilco. Ma non voglio caricarli di eccessive responsabilità e paragoni ingombranti. I Margareth sono i Margareth: Paul, Andrea, Ale, Gibò e Niccolò. Siete pronti?
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/margareththeband
Etichette: Autoproduzione, Blog, CanebagnatoRecords, ep, Folk, Intervista, Margareth, Mestre, Pop, Psichedelia, Storia, Veneto, Venezia
84 Commenti:
ciao Alligatore!
Cia Margareth, benvenuti nella palude.
grazie!
Pensavo ci fosse acqua alta a Venezia...o Mestre, New York, Treviso...dove siete?
hehe... non siamo esattamente di Venezia, abitiamo nell'entroterra
in questo momento siamo a casa mia (di gibo)
Bene, allora possiamo cominciare... io sono sul balcone della mia palude e finalmente comincia a fare caldo. Da voi, la temperatura?
a New York c'è rimasto il nostro chitarrista.
la temperatura? umida!
La mia preferita...allora parto.
... con la prima difficile domanda.
Vai!
Chi sono i Margareth?
quattro 25enni di mestre et dintorni, a cui piace molto la musica (suonata e ascoltata)
Quattro ragazzi di Mestre. Io avevo letto cinque...il quinto si è ritirato dalla band? ...è quello a NY?
sì, è quello a NY... ma in realtà non si è ritirato! Diciamo che è in aspettativa.
A parte gli scherzi, a marzo 2008 il batterista e il chitarrista sono partiti per NY per studiare musica al Collective. Niccolò è tornato a novembre scorso, mentre Andrea ha pensato bene di rimanere lì
Bene, quattro ragazzi di Mestre più uno in aspettativa. Allora perché questo nome di donna? Margareth. Non vi piacerà la lady di ferro?
Tra l’altro, se non sbaglio, la Thatcher, si scrive senza acca finale: Margaret; mentre voi con l’acca: Margarteh…
No no! Non ha nulla a che fare con la Tatcher. Abbiamo semplicemente deciso di dare un nome alla nostra band, e Margareth suonava bene. Nient'altro.
Sì, devo dire che suona bene. Ed è molto carina "la Margareth" che avete messo come logo nel vostro myspace...
si, è molto carina... ma non l'abbiamo mai vista: è una compagna di università di un nostro amico.
Bene, un saluto all'amico e alla sua amica e passimoo ad un'altra domanda.
Come nasce una vostra canzone? Prima la musica o prima le parole?
Prima la musica. Di solito Paolo porta un brano in sala prove, e noi ci lavoriamo sopra. Fino allo sfinimento.
Come sono nate quelle del recente ep?
Sono nate esattamente allo stesso modo di tutte le altre, però sono state arrangiate in tre, perché risalgono al periodo in cui Niccolò e Andrea erano entrambi a NY.
Così io (gibo), Paolo e Ale abbiamo deciso di andare avanti lo stesso, e abbiamo fatto l'ep per avere un ricordo dei brani composti durante il periodo "trio".
Bel ricordo...vi ho ora in sottofondo.
C’è una canzone che rappresenta meglio il Margareth-sound?...tra le vecchie, come tra le nuove.
mmh... no. Come tutte le cose, siamo un'entità in movimento. Fra un mese, la canzone che ora pensiamo ci rappresenti meglio, non ci rappresenterà più.
Dove trovate l’ispirazione? …A proposito di scrittura e ispirazione, mi ricordo quello che diceva Eddie Vedder: le idee migliori vengono nei momenti più inopportuni, quando non hai la possibilità di buttarle giù. Poi le dimentichi, e ti rimane il vago ricordo di una cosa grandissima....che rabbia. Mai capitato? Girate con un quadernetto o un registratore?
Si in effetti capita a volte di non riuscire a fissare il momento dell'ispirazione. Comunque, niente quadernetto e niente drammi. Se l'ispirazione deve uscire, uscirà.
Perché la scelta dell’autoproduzione? È stato facile autoprodursi?
Urgenze espressive ...
Non è che sia stata proprio una scelta, è che finora è sempre stato molto più semplice autoprodurci e portare con noi gli ep durante i live. Ora siamo abbastanza maturi per intraprendere la strada del full-length... o almeno speriamo sia così!
Sì, infatti, sento molte giovani band che oggi fanno così.
“This Town” è costituito da 4 canzoni. Perché solo 4? Ne vogliamo altre. Ci sarà presto un cd più lungo? Sì, da quello che leggo e sento ...
Sì, siamo in studio proprio in questi giorni. Forse quest'estate (o poco dopo) uscirà l'album.
...autoproduzione o con l'etichetta?
Molto probabilmente con l'etichetta.
Stavolta si fa sul serio!
Bene, non vedo l'ora.
Che rapporto avete con Internet da semplici utenti?
Beh, direi un rapporto normale, esattamente come tutti.
...tutti. C'è chi ci passa giornate intere e chi il minimo indispensabile. Chi ha blog,myspace, twitter, FB e chi legge distrattamente l'email...
… e da musicanti, il vostro rapporto con la Rete?
Beh, come gruppo usiamo MySpace, io poi sono l'unico del gruppo ad avere anche facebook. Per il resto preferiamo suonare! Il pc l'abbiamo usato principalmente in sala prove, per registrare gli ep che abbiamo fatto.
Già, avete myspace. Myspace vi sembra una cosa buona o solo una vetrinetta? Superato da Facebook?
Diciamo che è un buon mezzo per farci un po' di pubblicità. Non è molto efficace (o forse noi non siamo capaci di sfruttarlo per bene), però ci ha procurato più di qualche data.
Già, sento che funziona bene per le date.
Cosa ne pensate di quello che ha scritto Aldo Nove su Facebook? “…su FB non si pensa. Su FB non si inventa. Su FB si fa esattamente quello che sotterraneamente ti viene detto di fare, nell’illusione che sia tu a sceglierlo.” Insomma, una democrazia assoluta “di facciata”. Perfetta metafora della società attuale, aggiungo io.
…magari quello del gruppo che ha FB (chi è?) avrà le idee più chiare in proposito.
Acqua alta?
E' un'opinione abbastanza diffusa per quanto riguarda i social network, soprattutto tra chi non li usa. Io (gibo, l'unico che usa facebook) penso che ogni social network costituisca uno strumento straordinario, che rappresenta meglio di qualsiasi altra cosa la democrazia di internet. Sta poi agli utenti farne l'uso più corretto. Per esempio in questo istante sto creando l'evento "margareth live at Sherwood Festival", per informare tutti i miei amici dell'evento. E' il modo più veloce che conosco per informare tutti (se poi non vengono peggio per loro!). Se poi uno decide di usarlo solo per farti i fatti degli altri e per scrivere sciocchezze sulle pagine degli altri, faccia come gli pare.
Già, è vero. Ma i difetti di FB, più di chi lo usa, stanno all'origine: scarsa privacy, ti cancellano quando vogliono loro e chi vogliono loro... e tante altre cosucce poco democratiche e/o paicevoli.
...è vero però, che per creare "eventi", come per segnalare concerti come il vostro, o manifestazioni, può andare.
Torniamo nel mondo reale.
sì, in questo hai ragione.
Siete di Venezia e dintorni, anche Treviso, se non sbaglio. Per un giovane musicante è facile vivere in queste città? Nel nord-est dei “schei” (una volta…) s’investe in musica e/o cultura?
… o è meglio emigrare a Nuova York?
La seconda che hai detto: emigrare a NY!
Qui, purtroppo, sebbene la scena musicale sia tutto sommato molto vivace (nel senso che ci sono molte band che fanno musica di qualità), è sempre più difficile trovare spazi per esprimere questa qualità.
Avete contatti con altri musicanti della vostra città? Di altre?
… NY, per esempio.
Sì, i contatti ci sono, e nella Mela c'è pur sempre Andrea... Chissà se torneremo oltreoceano tutti insieme...
Ho trovato un vostro pezzo anche nella compilation di musica indie della Canebagnato. Come mai questa scelta? Come vi siete incontrati?
Quanto abbiamo registrato la prima demo, due estati fa, ne abbiamo spedite un bel po' di copie, una anche alla canebagnato. Da lì è nato un rapporto che ci ha portati a suonare a Milano un paio di volte in un piccolo circolo ARCI, dove abbiamo conosciuto i ragazzi che gestiscono la Canebagnato (che secondo noi meriterebbe più attenzione da parte dei circuiti di distribuzione).
Sì, lo penso anch'io.
La Canebagnato è una bella realtà, lo testimonia la raccolta, oltre ai dischetti fatti finora.
La vostra canzone, nella complilation Canebagnato, è "Mad Man’s Poem", veramente un gran bel pezzo. Sospeso, con una tromba magnifica, la voce al meglio, un coretto molto fab four …da film, da film. Qualche giovane regista dovrebbe prenderla subito.
Suonatela al prossimo festival di Venezia ...
A proposito di scena indipendente e di complilation, cosa si muove nelle indie italiche? Gli Afterhours vanno a Sanremo e poi fanno un cd con molti nomi dell’underground. Qualche grosso giornale scopre l’acqua calda, il sottobosco indipendente. Wow! Dove sono stati in questi ultimi quindici/venti anni? Cosa ne pensate di tutto questo?
E' sicuramente positivo quello che hanno fatto gli Afterhours, anche se personalmente nutriamo qualche dubbio sul fatto che questo evento cambierà la percezione che l'Italia ha della musica indipendente.
Non molti anni fa l'indi, per motivazioni storiche ed economiche, era arrivato ad insidiare il mainstream. Penso al lavoro dei CSI e del Consorzio Produttori Indipendenti. Soperiamo ritornino occasioni così. Tentar non nuoce.
Anche l'idea della Canebagnato, mettere insieme 18 gruppi underground (tutti di buona qualità), non è da poco...
Tornando all'arte: perché fate musica? Per liberarvi dai demoni interiori? Per essere amati? Perché vi piace?
La musica è il modo più efficace per esprimersi, spesso più efficace del linguaggio parlato. Vogliamo esprimerci in questo modo perché è quello che ci emoziona di più.
E allora Margareth, per esprimervi con parole: fatevi una domanda, datevi una risposta e poi tutti a nanna.
Cosa succederà ai Margareth?
Beh, il disco andrà benissimo, faranno un featuring con Santana che infiltrerà la sua chitarra in ogni secondo, anche nello spazio tra un charleston e l'altro. Poi qualcuno esagererà con la droga, e troverà la donna sbagliata. Finirà a coltelli in una stanza di motel lungo la riviera adriatica.
Qualcuno aprirà un negozio di qualcosa.
Chi l'avrebbe detto, sembrava una così brava ragazza Margareth...
Grazie di esservi fermati un po’ nella palude ragazzi. Ora potete tornare in laguna.
Buona notte e soprattutto buona fortuna…
eh, che ci vuoi fare...
Buonanotte, grazie a te!
loro mi sembrano ancora un po' acerbi...
Non direi acerbis, per la loro età poi. Hanno ancora buoni margini di crescita, questo è sicuro, ma sembrano avere già uno stile proprio e le idee chiare.
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