Intervista agli Zenerswoon
Finalmente domani uscirà Frames, l’atteso secondo album dei Zenerswoon e loro hanno deciso di farmelo ascoltare in anteprima (grazie!). Un disco con una copertina particolarmente bella, che profuma di nuovo inizio con quei resti di matite colorate passate nel temperino. Una cosa tra l’avanguardia e i ricordi di scuola, come la musica del power-trio fiorentino, del resto. Atmosfere sospese alla Radar Brothers, qualche staffilata noise ben assestata e una voce calda e rock, bella, che resta (dalle parti di Eddie Vedder, se volete qualche paragone ingombrante). Queste sono le mie prime impressioni.
Attivi sulla scena da più di dieci anni, gli Zenerswoon sono cresciuti tra concerti e ottime manifestazioni (Wave Love Festival, Rockcontest e altre mille iniziative che stanno creando una vera e propria “nuova scena toscana”), qualche cambio di formazione (il batterista, è sempre il batterista che se ne va nelle giovani band italiche…) fino alla line up definitiva: Andrea Angelucci (voce, chitarra), Lorenzo Bettazzi (basso, voce), Stefano Tamborrino (batteria e percussioni). E adesso, dopo le presentazioni, è proprio il caso di lasciare la parola a loro. Ci siete Zenerswoon? Uno sono sicuro …
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/zenerswoon
Attivi sulla scena da più di dieci anni, gli Zenerswoon sono cresciuti tra concerti e ottime manifestazioni (Wave Love Festival, Rockcontest e altre mille iniziative che stanno creando una vera e propria “nuova scena toscana”), qualche cambio di formazione (il batterista, è sempre il batterista che se ne va nelle giovani band italiche…) fino alla line up definitiva: Andrea Angelucci (voce, chitarra), Lorenzo Bettazzi (basso, voce), Stefano Tamborrino (batteria e percussioni). E adesso, dopo le presentazioni, è proprio il caso di lasciare la parola a loro. Ci siete Zenerswoon? Uno sono sicuro …
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/zenerswoon
Etichette: Blog, Firenze, Frames, Indipendenti, Intervista, Nowherez records, Storia, Urtovox, Zenerswoon
105 Commenti:
eccomi ci sono
Ciao Andrea. Ho visto che sei riuscito a farti l'account e ora hai il nome scintillante...è stato difficile?
hahaha...no alla fine no grazie alla tua consulenza...
Sei stato velocissimo, e ho visto che hai pure creato il blog.
ah si, penso di si...
Sì, sì, è così, hai un blog a tuo nome, ora sei dei nostri...o meglio, hai preso la nostra malattia.
Ma, si può farsi l'account senza farsi il blog?
Domanda troppo difficile. Indagherò... Magari qualche amico blogger lo sa.
Meglio partire con le mie classiche domande.
buono a sapersi...allora ti ringrazio anche per avermi fatto entrare in questo nuovo (per me) "mondo", oltre per la bella presentazione che ci hai fatto.
Grazie a te per essere qui, proprio il giorno prima dell'uscita ...porta bene. Anche Beatrice Antolini l'ha fatto (la prima che mi viene in mente...).
si forse meglio le domande..
di niente figurati è un piacere per me
Allora parto con la prima.
Difficilissima: chi sono gli Zenerswoon?
accidenti domanda ardua..hahah..
Gli Zenerswoon sono attualmente composti da me Andrea Angelucci (voce e chitarra) da Lorenzo Bettazzi (basso e voce) e da Stefano Tamborrino (batteria e percussioni).
noi ci definiamo un trio rock o power trio che dir si voglia...esistiamo da un pò (sal 1998) e abbiamo fatto due dischi ufficiali "There in the Sun" (Stoutmusic-Antidot) e Frames che esce, come ricordavi domani...
...questo nome particolare da dove deriva?
Il nome è composto da Zener, prendendo ispirazione del diodo che porta lo stesso nome, il diodo Zener noto per il suo "effetto valanga"....e da Swoon che in inglese significa svenire...quando ci siamo formati ed è venuto il momento di decidere un nome, sono venuti fuori questi due e li abbiamo semplicemente uniti.
Rappresenta la musica che facciamo: di derivazione rock elettrico, ma con momenti molto dilatati, intimi e, se vuoi, "svenevoli"...
Già, dico per la musica... bell'origine!
Sentito come siete nati, vi chiedo come nascono le vostre canzoni. Prima la musica e poi le parole o è il contrario?
dipende...la maggior parte delle canzoni nascono dalla musica...con il testo che arriva dopo...ma può succedere anche il contrario...è differente da canzone a canzone.
... e quelle del recente cd come sono nate?
ecco appunto...in "Frames" vi sono alcune canzoni che nascono dal testo: ad esempio Greta, Selfish Man e Then she Came.
Ciao Ally!
Ciao Andrea!
Rieccomi... Pecorella Scompiglio è qui!!!! =)
Non so dirti perchè...sono cose inconsce alle volte...ma per queste canzoni è andata così...per le altre molto spesso il procedimento è invece inverso
Ciao pecorella.
mi unisco al ciao
Andrea, ti presento Pecorella Scompiglio.
Un grande ritorno.
molto piacere!
Continuando: la copertina di “Frames” è molto originale. Questi frammenti di matite colorate dispersi. Una metafora sullo scrivere canzoni? Cesellando, tagliando, cucendo …o è un caso? Chi l’ha fatta?
Una metafora sullo stato della scuola italica? ... anche?
Quando leggo di "scuola italica" mi si scompiglia lo stomaco =)
Capisco pecorella...
La copertina di Frames è nata dalla collaborazione di alcune persone...l'idea delle matite è mia...al momento di decidere quale immagine usare per la copertina, ed avendo già in mente il titolo, mi è venuta questa cosa di appuntare delle matite su un foglio in maniera casuale...così come venivano...poi avevamo trovato questa immagine su internet di una fotografa francese che si chiama Nathalie Diacci che raffigurava l'obbiettivo reflex di una Lubitel, una macchina fotografica di un pò di tempo fa...abbiamo unito le due cose ed è venuta fuori la copertina
i lavori di nathalie li trovate qui
http://www.flickr.com/people/natdiastok/
Andrò a vedere, è molto strana, particolare, d'avanguardia ...
Ci piaceva il titolo Frames perchè ha diversi significati: può voler dire frammeto, cornice, negativo....diciamo che racchiude ciò che siamo musicalmente....non la vedo tanto come una metafora sullo scrivere canzoni, ma sul metterle insieme all'interno di un disco...
si i lavori di nathalie sono molto belli. In realtà non ci conosciamo personalmente...ma le abbiamo chiesto se potevamo usare una sua immagine e lei ha accettato...
Mi pare di capire che il titiolo dell'album è nato dalla fotografia ...giusto?
no il titolo è nato prima...poi abbiamo cercato un pò di immagini che ci potessero piacere e abbiamo trovato quella. In seguito è venuta l'idea delle matite ed abbiamo unito le due cose...quindi quella che vedi non è un immagine unica, ma la sovrapposizione di due immagini...quella dell'obiettivo reflex e quella delle matite...
Ho capito: la tua delle matite e quella di Nathalie con l'obbiettivo reflex...
Bene, ma torniamo alla musica.
si ecco è andata così..è alla fine ci piace il risultato
Risultato estetico perfetto.
Tornando alla musica:il cd è stato registrato e mixato al mitico Blocco A di Padova, con l’altrettanto mitico Giulio Favero (un nome che gira molto nei miei ascolti/interviste/recensioni, da sempre). L’underground italico gli deve molto. O no? Come vi siete trovati con lui?
Grande Giulio! e si...l'underground italico gli deve molto perchè ha fatto molti dei dischi più belli della musica indipendente italiana....e per questo che lo abbiamo contattato per collaborare al nostro disco. Avevamo sentito molti dei dischi che aveva registrato e molti di questi ci piacevano e ci piacciono ancora...Ci siamo trovati benone è una persona molto alla mano e con un orecchio e una sensibilità musicale molto particolare..
Abbiamo parlato di scrittura, cover e produzione musicale, ora parliamo di web, altra cosa importante per dei giovani musicanti. Con Internet che rapporto avete da utenti?
Diciamo che abbiamo un rapporto buono ma distaccato con il web....usiamo internet sicuramente per promuovere la nostra musica e per mantenerci in contatto o trovare persone che possano collaborare con noi, come nel caso della copertina.
Quindi sia da musicanti, sia da semplici utenti, non siete ancora dei "malati" della Rete, mi psr di capire ...
Già, la foto della cover...
L'avete trovata in rete e pure i contatti con nathalie tramite Internet.
Rimanendo in tema: Myspace ti sembra una cosa buona o solo una vetrinetta? ... superato da Facebook?
proprio malati no...certo lo usiamo come lo usano tutti...io cerco di usarlo con parsimonia, per evitare di estraniarmi dalla realtà....ma non sempre ci riesco e molto spesso mi rendo conto di perdere molto tempo su internet in cose inutili. Ma per lavorare e per mantenere contatti è sicuramente una cosa positiva che ti fa avere visibilità.
giusto appunto...
Cosa ne pensi di quello che ha scritto Aldo Nove su Facebook? “…su FB non si pensa. Su FB non si inventa? Su FB si fa esattamente quello che sotterraneamente ti viene detto di fare, nell’illusione che sia tu a sceglierlo.” Insomma, una democrazia assoluta “di facciata”. Perfetta metafora della società attuale, aggiungo io …
Pecorella Scompiglio (forse è ancora in giro per il web), è una appassionata/malata di Facebook… mi ha detto di aver letto un libro disintossicante … forse è guarita.
Myspace mi sembra una cosa buona e lo usiamo moltissimo per i motivi che dicevo poco sopra...è stato sicuramente superato da facebook come utenza, ma questo lo sanno tutti....io continuo ad essere affezionato a Myspace, perchè lo ritengo molto più funzionale alla promozione di una band....facebook è una cosa piu da voyer..
Penso che Aldo Nove abbia ragione...
facebook è un segno dei tempi che corrono
Allora torniamo al territorio, dicono che sia più reale...
Venite da Firenze, città non proprio lontana dai grandi centri. Anzi, Firenze (e la Toscana in genere) è ricca di etichette e di esperienze imprenditoriali nel campo della musica abbastanza importanti. Questo vi ha aiutato? Oppure è solo apparenza?
decisamente
Decisamente riguardo il territorio che è più reale, credo ...Firenze?
Molte etichette discografiche e molti festival e concorsi per band musicali vengono da Firenze e dintorni...essendo un gruppo che esiste da dieci anni conosciamo molte delle realtà che compongono la città...nella presentazione hai citato il rockcontest e il love festival...inoltre esistono un sacco di etichette e di gruppi che operano in città...però, come dici tu, è un piccolo centro che molto spesso rischia di implodere.
si il "decisamente" era rivolto al territorio..
Il cd uscirà domani con l’indipendente Nowherez records, nuova marchio da voi creato e con distribuzione Audioglobe. Inoltre sarà disponibile su iTunes presso Urtovox. Come mai questa scelta? Consiglieresti anche ad altri giovani musicanti di creare un’etichetta e autoprodursi? È stato facile creare la Nowherez records?
Per essere piu chiaro...ci aiuta molto vivere in un posto dove musicalmente succedono un sacco di cose...ci sono un sacco di gruppi molto validi con i quali è stimolante avere a che fare.
Forse si è persa, ripeto: il cd uscirà domani con l’indipendente Nowherez records, nuova marchio da voi creato e con distribuzione Audioglobe. Inoltre sarà disponibile su iTunes presso Urtovox. Come mai questa scelta? Consiglieresti anche ad altri giovani musicanti di creare un’etichetta e autoprodursi? È stato facile creare la Nowherez records?
NowHerez records è il nostro marchio che si occupa di pubblicare esclusivamente le produzioni degli zenerswoon...quindi non è un etichetta nel senso "classico" del termine. Non è stato particolarmente difficile creare un marchio ed autoprodursi è stato un pò più difficile arrivare alla consapevolezza di volerlo fare, ma siamo contenti della scelta. Abbiamo poi avviato una collaborazione con Urtovox che cura la promozione e l'ufficio stampa di Frames, che ci ha proposto di entrare nel catalogo per quanto riguarda la distribuzione digitale. Audioglobe era anche il distributore del nostro precedente disco.
Sempre nell'area fiorentina...
A proposito avete contatti con altri artisti della vostra città o regione? Di altre?
si assolutamente. Stimiamo molti gruppi della zona e collaboriamo con alcuni di questi in vari modi. Io suono anche con Pentolino's Orchestra e insieme ad altri gruppi della scena fiorentina (viva muerte candita, samuel katarro) avevamo messo su anche una sorta di big band che però si è un attimo fermata a causa degli impegni di ognuno. Per citare altri nomi dell'area fiorentina, la lista dovrebbe essere molto lunga, ma ci piacciono molto gli Oshinoko Bunker Orchestra e gli Amore.
Katarro è passsato di qui qualche tempo fa...è un nome che torna spesso.
C’è una canzone in particolare che rappresenta il zenerswoon-sound?
Sinceramente non saprei..ogni canzone ha un significato preciso per noi ed è difficile dire quale ci rappresenti meglio. Forse "Her Flattery" potrebbe essere per il fatto che al suo interno coesiste sia una matrice molto elettrica sia momenti piu riflessivi e dilatati...per tornare al significato del nostro nome. Ma, ripeto, ognuna delle canzoni ha un ambiente e un significato particolare per noi.
Già, è molto bella: dilatata dialtante, per dirla alla critichese.
Meglio scrivere, registrare, suonare dal vivo?
infatti ti volevo girare la domanda...tu quale diresti?
oddio ci stiamo accavallando
torniamo in noi
Sì "Her Flattery", ma anche l'inziale "Spiders" è molto bella.
Tornando in noi: meglio scrivere, registrare, suonare dal vivo?
Sono cose differenti che vanno vissute in maniera diversa.
Suonare dal vivo probabilmente sta al primo posto per ovvi motivi...suoni davanti alla gente e non ci sono schermi tra la tua musica e chi ascolta...E' una cosa molto diretta.
Registrare è diverso, devi stare attento ai particolari, muoverti con piu cautela: vedi crescere passo passo le tue canzoni.
A proposito di live, tra le vostre esperienze leggo del Rockcontest di Controradio e dell’Arezzo Wave Love Festival. Cosa vi è rimasto? Consigliereste a giovani musicanti di andarci?
Si consiglierei alle giovani band di partecipare a questi eventi perchè è un modo di "farsi le ossa" e capire come funzionano alcune cose...ma soprattutto è un modo per conoscere altri gruppi e altre realtà....al di là dell'aspetto competitivo, che è probabilmente la cosa più brutta quando si ha a che fare con la musica... sono esperienze che ci hanno lasciato bei ricordi e che ci hanno fatto conoscere belle persone che oggi possiamo considerare nostri amici
Cosa si muove nella scena indipendente? Gli Afterhours vanno a Sanremo e poi fanno un cd con molti nomi della scena indipendente. Qualche grosso giornale scopre l’acqua calda, il sottobosco indipendente. Wow! Dove sono stati in questi ultimi quindici/venti anni? Cosa ne pensate di tutto questo?
Iniziative come quelle degli Afterhours sono iniziative meritevoli, proprio perchè danno rilevanza a realtà che non ne avrebbero altrimenti... l'ultimo primo maggio romano ne è un esempio....d'altra parte crediamo che la "scena" indipendente italiana sia volutamente fuori dai "grandi giri"...come se in qualche modo volesse ghettizzarsi....ma episodi come "Il paese e reale" dovrebbero servire al contrario...speriamo bene.
Perché fai musica? Per liberarti dai demoni interiori? Per essere amato? Perché ti piace?
un pò per tutte e tre le cose che dici, ma anche e sopratutto perchè non ne posso fare a meno...ho provato a smettere ma non ci riesco :)
Capisco, abbiamo tutti una qualche dipendenza...
Concludiamo allora, con la marzullata finale: una domanda, una risposta e poi tutti a nanna …
immagino che anche la tua sia simile...
la domanda: che ore sono?
la risposta: cazzo! le 00:03!
come finisce marzullo di solito?
Grazie Andrea, qui sul blog fino a mezzanotte passata a nome dei Zenerswoon. Una grande serata per ilo blog e buona fortuna per “Frames”, che esce ora … Grazie anche per la sua l’apparizione, dopo tanto, di Pecorella Scompiglio … impegnatissima in questo periodo, ma sempre presente. Buona notte.
Non so come finsca Marzullo...male presumo.
eh si Frames esce proprio ora! un saluto a te e grazie mille per averci ospitato e grazie anche a pecorella (smarrita in questo caso)...
Wow, da solo più di 100 post, è un bel record.
buona notte e grazie davvero
A te. Ciao.
adesso siamo a 103... :)
ciao grazie ancora.
... "Still Made About Me" è un bel pezzo dall'andamento strano, con coda psichedelica. Un pezzo senza tempo. Con "Her Flattery" e "Spiders" forma un bel terzetto. Bella scelta Gio'.
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