LIBRI: Revolutionary Road di Richard Yates
Ho un ricordo molto sfumato della lettura di questo romanzo. L’ho letto più di cinque anni fa, mi ricordo di averlo cominciato in treno e di non aver staccato gli occhi dalle sue pagine un attimo.
Cosa rara per me la lettura lontana dalla camera da letto, in mezzo ad altre persone, seduto e non disteso (come il sesso, del resto). Al limite mi leggo un giornale, quasi mai un libro.
Adesso Sam Mendes ne ha fatto un film e prima di vederlo volevo rileggere qualche nota, ma non lo trovo più. Aveva una bella copertina gialla, con una bottiglia di whisky mezza vuota (o mezza piena). Era la prima riedizione di Minimum Fax per la collana Minimum Classics, dopo una quarantina di anni dalla sua pubblicazione (nel 1961 negli States, nel 1964 da noi, leggo nelle precise note sul mio diario vergate a mano; almeno quello l’ho ritrovato).
Successo postumo per questo grande romanzo e per il suo sfortunato autore, Richard Yates, all’esordio. Romanzo amato da molti scrittori, in parte anticipatore del ’68 e del salutare sconvolgimento socio-politico-culturale di quell’epoca: c’è una coppia in crisi; lui e lei vorrebbero di più dalla vita, andare a Parigi, fare qualcosa di creativo, ma si dibattano nel fango, tra scappatelle, aspirazioni tradite, stress e piccole ripicche … abitano in Revolutionary Road (mai nome così falso, per una via dove a dominare è il conformismo più esasperato), ma non riescono a trovare una via di fuga.
Il regista Sam Mendes mi piace poco, però voglio lo stesso vedere presto il film con DiCaprio e la Winslet (già, proprio loro, dopo aver interpretato la coppia più morta/viva del secolo, sono una coppia viva/morta). Impossibile sia meglio del libro, ovvio, ma poco importa.
Per Time Magazine il romanzo di Yates è tra i «100 Best Novels in English». Io lo metto accanto a Il giovane Holden, a Bukowski, Fante e a tutta la letteratura agli ormoni proveniente dagli States. Ora Minimum Fax ha buttato fuori una nuova edizione con in copertina una foto del film (o almeno credo lo sia). Più bella la mia con la bottiglia di whisky mezza piena (o vuota). Molto più significativa.
Per saperne di più, vi consiglio caldamente lo Speciale Richard Yates del 2003 (anno di stampa del Revolutionary Road con la bottiglia) sul sito di http://www.minimumfax.com/ . Come sempre molto elegante e completo.
Interessante e completa anche la rece al film di Michele Rumor Da vedere: Revolutionary Road
Etichette: Cinema, DiCaprio, Libri, Minimum Fax, Revolutionary Road, Richard Yates, Sam Mendes, States, Winslet
14 Commenti:
Non ho letto il libro. Sabato sera sono andato a vedere il film, ma ahimé la visione è stata funestata dalla presenza in sala di idioti microcefalici. Malgrado ciò l'ho apprezzato, mi sembra un film sopra la media. La prova di Kate Winsley (donna che mi piace assai) è superlativa.
Letto il libro, che mi piacque molto. Non so se andare a vedere il film. In genere mi deludono. Lo vedrò quando passerà al mio cinemino d'essai.
Dopo questa bella presentazione non mi resta che leggerlo...
Il film cercherò di vederelo in un giorno infrasettimanale per non rischiare d'imbattermi in "idioti microcefalici" com'è accaduto a Lucien :)
Con la presenza di DiCaprio la vedo dura però...
il libro è splendido così come Disturbo della quiete pubblica e Undici solitudini.
anche a me il film incuriosisce parecchio e come a te, Sam Mendes non mi piace molto.
adesso guardo se è sopravvissuto all'ultimo trasloco e se lo trovo te lo mando. ah, rivedi, letteralmente, le tua posizioni su sesso e libri in treno... meritano! :-P
@Lucien
Ho letto della tua odissea. Nonostante tutto sei riuscito a "vedere" il film (io l'ho visto oggi) e capire bene che è tutto nelle interpretazioni della Winslet e DiCaprio. Due mostri sacri.
@LaMentePersa
Da leggere assolutamente. Di Mendes mi ha deluso l'esordio "American beauty", sopravalutato da matti. Poi, forse perchè scottato da questo, non ho visto più nulla. Oggi "Revolutionary Road", onesta trasposizione di un gran romanzo. Niente di più. Per un giudizio completo recupererò gli altri suoi due film.
@Anna
Purtroppo leggo poco e vado molto al cinema, quindi mi capita poche volte di vedere un film "già visto" sulle pagine di un libro. Il libro è un capolavoro, il film, una pellicola discreta.
@Silvia
Sì, è una lettura consigliatissima. Il classico libro che si legge tutto d'un fiato, nonostante la mole. L'incidente di Lucien lo puoi evitare andando tra settimana, ma DiCaprio è un grande talento. Perfetto per la parte. Come la Winslet, del resto, vera protagonsita della pellicola (nel libro mi sembrava meno protagonista, ma posso sbagliarmi)
@and
Un capolavoro. Gli altri due sono sulla rampa di lancio... dovrei leggere di più (proposito per il 2009).
@mar976
Se lo trovi mandalo... quanto ai libri e il sesso in treno, ci ripenso, sperimento e poi ti dico (magari un bel post).
mar976 ero io: mardin. la febbre distrae, si sa. :-*
@manu
Lo sapevo, lo sapevo. Pure io mi sono distratto, con la data della morte di Thomas Bernhard . E non avevo manco la febbre...
eh, ma tu sei tu. :-* ieri stavo fantasticando di andare a trento, alla mostra su bernhard, e volevo chiederti se ti sarebbe piaciuto venire con me... ora non so se riuscirò, però sarebbbe bello, no?
grandissimo yates (anche gli altri suoi sono veramente belli, leggi easter parade se non l'hai ancora fatto) e furbissima l'idea di minimum fax di farne una nuova edizione in corrispondenza con l'uscita del film.
film che non so ancora se vedere o no per la paura che non regga il confronto col libro, come accade il 90% delle volte....
sun
@manu
Non sapevo di questa mostra a Trento. Interessante ...
@SunOfYork
Mi segno anche "Easter Parade"... sulla carta sono un lettore forte (una volta anche nella realtà).
Per me Minimum Fax non ha fatto una furbata, ma ciò che si fa con qualsiasi film in uscita: si pubblica il libro. Se questo porterà nuovi lettori a Yates, tanto meglio.
No, il film non regge il confronto (come avrebbe potuto?), ma non dispiace. Una gran prova d'attori e niente più.
Incuriosita al massimo, del libro sicuramente... del film meno.
Oggi mi ero detta vado in libreria, vedo se trovo un bel libro, mi sa che l'ho trovato :-)
Se lo metti a fianco di Salinger temo proprio di dover mettere questo titolo nella mia lunga lista d'attesa.
Faccio solo una obiezione. La fedeltà di un film ad un libro è una prospettiva triste e limitante per un film, almeno che non se ne dichiari l'esatta trasposiziine cinematografica, credo un pò come se si criticasse una rielaborazione pittorica di un paesaggio sostenendo che il paesaggio in realtà sia migliore... Poi siamo d'accordo, la buona letteratura, per noi bibliofili, è insuperabile.
@Gaz
Benvenuta Gaz. Direi che hai trovato un ottimo libro...
@Bra
Sono d'accordo con la prima parte, cioè "l...a fedeltà di un film ad un libro è una prospettiva triste e limitante...".
Io però sono un cinefilo e per me il buon cinema, prima della letteratura, è insuperabile...
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