domenica 8 luglio 2018

In palude con i Manovalanza

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Ska-Punk
DOVE ASCOLTARLO qui
LABEL Impacto Records (Mexico)
PARTICOLARITA’ Disco registrato dal vivo in occasione della chiusura di un locale importante per la storia della musica locale e del gruppo.
CITTA’: Sansepolcro (AR)
DATA DI USCITA 7 maggio 2018
L’INTERVISTA
Come è nato Last Live at Terrazza sul Lago?
La genesi dell’album è molto particolare. Avevamo in programma questo evento molto importante e alcune settimane prima abbiamo deciso di registrare e filmare tutto in maniera professionale. Ci siamo quindi affidati a delle realtà con cui collaboriamo da tempo sia per la parte audio che per quella video. Eravamo certi che sarebbe stato un evento memorabile e volevamo rendere noto ad un pubblico più vasto possibile quello che sarebbe accaduto quella sera, il 27 gennaio 2018, in cui si chiudeva un’era per la nostra valle, la Valtiberina. Infatti è stato proprio così!
Perché questo titolo? … di che ultimo concerto si tratta?
Si tratta dell’ultimo concerto alla Terrazza sul Lago, storico locale della nostra zona, conosciuto in tutto il centro Italia per l’attenta selezione della musica dal vivo proposta, oltre che per le birre di qualità e la cucina di ottimo livello. Per noi era un posto particolarmente importante: ci abbiamo suonato il nostro primo concerto (e anche il secondo) nel 2006, dando inizio alla nostra avventura. Il locale aveva una gestione diversa, all’epoca. Nel 2012 ci fu il cambio che diede inizio alla vera avventura della Terrazza: da quel momento in poi è diventa per noi, ma anche per altri musicisti e appassionati di musica, un punto di riferimento, quasi una seconda casa. Purtroppo all’inizio dell’anno 2018 la Terrazza sul lago ha annunciato improvvisamente che era costretta a chiudere l’attività. Sono stati quindi fissati una serie di concerti d'addio, tutti di altissimo livello, ed è stata affidato a noi il compito di chiudere l’ultima serata, quella del 27 gennaio appunto. C’erano così tante persone che il ristorante era tutto prenotato già da due settimane prima. È stato un evento incredibile, siamo orgogliosi di averlo filmato e registrato per poter rendere partecipe anche chi non c’era di cosa è successo quella ultima notte alla Terrazza sul Lago.
Come è stata la genesi dell’album, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Inizialmente abbiamo contattato Low Party Production, una casa di produzione video di Sansepolcro con la quale collaboriamo da molti anni, avendo loro realizzato anche il documentario del nostro tour in Messico nel 2015. Ci siamo trovati per metterci d’accordo su quante telecamere usare, e su dove piazzarle. Poi abbiamo contattato Francesco Varzi, fonico live del locale, per interfacciarci sulla strumentazione da utilizzare per registrare il concerto in multi-traccia. Infine una volta avute in mano le tracce dopo il concerto, ci siamo affidati allo Studio 73, guidato dal grande Riccardo Pasini, per realizzare il missaggio ed il master. Abbiamo optato per una distribuzione digitale totalmente gratuita sulle piattaforme di streaming, ed il disco è in free download anche sulla nostra pagina bandcamp. Trattandosi di un album dal vivo, in cui la maggior parte delle canzoni sono già state edite nei precedenti album in studio, ci sembrava doveroso distribuirlo gratuitamente così che tutti i nostri ascoltatori potessero usufruirne senza pensieri.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Il momento più importante dell’intero concerto è stato quando il nostro batterista Marco ha lasciato il posto dietro le pelli ad un talentuoso musicista (Maicol Balzani, che ringraziamo tantissimo) ed è venuto davanti per cantare due nostri canzoni che lui stesso ha composto: Che gioia il buio e Vestiti usa e getta. Ecco cosa è successo in quei momenti…
Maicol sale sulla pedana ed in pochi secondi è pronto dietro la batteria. Io mi getto sul microfono dicendo: «Ragazzi, voglio presentarvi il fondatore dei Manovalanza, la colonna cardine di tutto il progetto, che ora verrà qui davanti per cantare una canzone che lui stesso ha scritto e composto!». Applauso incredibile, fischi e boati, poi mentre Marco fa l'ingresso sul palco parte il coro in suo onore, urlato dalle prime file davanti al palco. Maicol sapientemente parte con la rullata iniziale di Che gioia il buio, e i fiati lo seguono. A questo punto accade l'incredibile. Mentre suoniamo tutti i presenti, ma dico proprio tutti, cantano insieme a noi le struggenti e profonde strofe che compongono questo inno alla solitudine, carico di amarezza e rancore, ma anche di orgoglio e consapevolezza della propria condizione. Io sorrido mentre suono, guardando la sala da dietro le lenti scure degli occhiali, ascoltando incredulo un coro possente di cento voci che intonano le liriche del brano, come se fosse un canto popolare che tutti conoscono. È come se l’intera Valtiberina avesse trovato la propria identità in questo brano, che restituisce dignità sociale agli emarginati, ai rifiutati, a coloro che la vita ha messo alle corde. Come tanti ragazzi della nostra amata e odiata terra natale, che ora sono sotto al palco cantando insieme a noi. E la cosa mi riempie il cuore di un’emozione incredibile, pazzesca, indescrivibile.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … potrebbe esserlo?
Su questo album dal vivo sono contenute molte canzoni presenti negli ultimi lavori in studio, Tragicomìa e Anancasmi, entrambi concept album. Tragicomìa è la nostra terza fatica, uscita nel 2016 per festeggiare i dieci anni di carriera (e presentata proprio alla Terrazza sul lago…), in cui affrontiamo l’argomento di cercare di vedere le difficoltà della vita con un velo di ironia, per evitare di farsi travolgere dalla tristezza. Anancasmi invece è un album completamente dedicato ai disturbi ossessivo-compulsivi, di cui alcuni membri del gruppo soffrono in maniera piuttosto marcata, ma sempre affrontato con una abbondante dose di ironia. Di conseguenza anche Last Live at Terrazza sul Lago può essere definito un concept sull’affrontare le avversità a colpi di ironia, e perché no, anche un pizzico di pazzia. Anche perché altrimenti la chiusura della Terrazza sul lago sarebbe stata veramente dura da affrontare, per noi. Alcune sere prima del concerto mi è rimasto impresso un ragazzo che quasi disperatamente mi ha confessato: «e io dove vado adesso?? Dove li passo i miei venerdì sera?? Io venivo qui quando non sapevo cosa fare, ma ora questo posto chiuderà… ed io dove vado?». Non sapevo cosa rispondere.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di Last Live at Terrazza sul Lago? … che vi piace di più fare live?
Sicuramente il brano che ci piace di più fare dal vivo è Lettere nel vuoto. Si tratta di un pezzo che affronta un problema piuttosto importante della musica dal vivo in Italia: il fatto che i locali e gli addetti ai lavori non rispondano mai alle email di richiesta dei gruppi emergenti per organizzare eventi dal vivo. Il tema è affrontato con ironia, come impone la nostra filosofia, ma è piuttosto serio e grave. Ed è anche il motivo per cui spesso e volentieri suoniamo all’estero: in altre realtà ci ascoltano e ci apprezzano molto più che qui in patria, e questo vale non solo per noi, ma per molti altri gruppi italiani. Ma a parte questo, ci piace molto suonare Lettere nel vuoto dal vivo, soprattutto in Italia. Perché è una rivalsa incredibile contro tutti colori che superficialmente ignorano i gruppi emergenti e la buonissima musica che nasce e cresce nell’underground italiano, spesso morendo per mancanza di ascoltatori, eventi e supporto.
Il disco è uscito con Impacto Records … chi c’è dietro a livello produttivo?
Come già accennato, il disco è stato registrato dal vivo in multi-traccia da Francesco Varzi, fonico live del locale, e successivamente missato e masterizzato da Riccardo Pasini presso lo Studio 73 di Ravenna. Low Party Productions ha curato le riprese ed il successivo montaggio video, il cui risultato è visibile su YouTube (basta cercare live at terrazza sul lago). Infine, Impacto Records che è la casa discografica messicana con la quale collaboriamo da molti anni, ha curato la promozione e la diffusione dell’album in formato digitale in Messico e nel mondo.
Come avete scelto lo scatto della copertina? … immagino tra i tanti.
La copertina ritrae la foto che ci piaceva di più fra quelle realizzate durante il concerto: si vede tutto il pubblico e tutti i membri della band, si percepisce la portata dell’evento. La Terrazza sul Lago non era un locale enorme, la sala concerti poteva contenere circa un centinaio di persone… Ma quella sera ce ne erano circa duecento solamente a cena, e molti altri sono arrivati dopo!
Come presentate dal vivo il disco?
Il disco è un concerto dei Manovalanza, senza filtri né inganni: tutto ciò che potete sentire nell’album viene riproposto dal vivo pari pari, con la stessa energia, con la stessa passione… Anche se ovviamente ogni concerto è diverso da ogni altro, a livello emotivo. Ecco perché vale sempre la pena di andare a vedere un artista dal vivo, anche se lo si è già visto in passato: sicuramente ogni volta è un’esperienza diversa che potrà arricchire l’ascoltatore e fargli provare emozioni nuove ed ogni volta differenti.
Altro da dichiarare?
Invitiamo tutti coloro che hanno trovato interesse in questa intervista a seguirci nelle nostre pagine sulle reti sociali e nel nostro sito, siamo in tour e chissà che non capiteremo nella vostra città a breve!

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14 Commenti:

Alle 8 luglio 2018 alle ore 14:12 , Blogger Alligatore ha detto...

Gran vibra, grande forza, energia con i Manovalanza in palude.

 
Alle 8 luglio 2018 alle ore 14:12 , Blogger Alligatore ha detto...

Storia ska-band toscana, qui a presentare un disco live, la dimensione perfetta per loro.

 
Alle 8 luglio 2018 alle ore 14:13 , Blogger Alligatore ha detto...

Ben 15 pezzi, tiratissimi, per dire addio ad un locale della loro zona, che ha purtroppo chiuso.

 
Alle 8 luglio 2018 alle ore 14:15 , Blogger Alligatore ha detto...

E allora vai con Last Live at Terrazza sul Lago, con ironia forte, per scacciare la malinconia, che quel giorno un po' ci deve essere stata.

 
Alle 8 luglio 2018 alle ore 14:17 , Blogger Alligatore ha detto...

I pezzi del disco sono tutti indimenticabili, con il gran ritmo, fiati a mille, e molta partecipazione (della band, ma anche del pubblico).

 
Alle 8 luglio 2018 alle ore 14:19 , Blogger Alligatore ha detto...

Mi è piaciuta molto Tutto contro, con un testo di rottura, sull'impossibilità di cambiare la realtà, ora, e sulla realtà di suonare, per loro ... 8 minuti e passa skatenati/skatenanti!

 
Alle 8 luglio 2018 alle ore 14:22 , Blogger Alligatore ha detto...

Mi sono piaciute molto anche le ambientaliste Vestiti usa e getta, intensa, senza perdere il ritmo, anzi, moltiplicandolo, con sarcasmo e forza dei paradossi, e Tra poggi e castagni, una bella dedica al cinghiale, che domina nei loro boschi: gran ritmo e gran fiati con un testo libertario anti-caccia e un ritornello da mandare a memoria.

 
Alle 8 luglio 2018 alle ore 14:23 , Blogger Alligatore ha detto...

Cinghiale corri che ti dan la caccia/Devi scappare dalla squadraccia/
E vai in cerca della tua fortuna verso l’Alpe della Luna
...

 
Alle 8 luglio 2018 alle ore 14:26 , Blogger Alligatore ha detto...

Ma tutto il disco è da ascoltare ... come dicono loro nell'intervista, Lettere nel vuotoè una canzone particolare, che parla di loro, band underground, spesso ingnorata dai locali, che non rispondono manco alle mail ... una canzone sulle band delle indie italiche, che trovano da suonare di più all'estero.

 
Alle 8 luglio 2018 alle ore 14:26 , Blogger Alligatore ha detto...

E il pubblico apprezza, partecipa. Come io, che da sempre seguo il vero underground italico.

 
Alle 8 luglio 2018 alle ore 14:28 , Blogger Alligatore ha detto...

Gran finale alcolico con Quando arriva la sera che dice: ... non ci resta che bere, davanti a lavoro deludente, uno stato che ci truffa, il sesso che non ti soddisfa ... bukowskiana, sugli ultimi degli ultimi.

 
Alle 8 luglio 2018 alle ore 14:29 , Blogger Alligatore ha detto...

Bravi, bravi ... non è certo bassa Manovalanza ... anzi, altissima, come i volumi quando fate partire il loro disco. Provate ora!

 
Alle 9 luglio 2018 alle ore 15:36 , Blogger Ernest ha detto...

bravi!!!

 
Alle 9 luglio 2018 alle ore 18:20 , Blogger Alligatore ha detto...

Decisamente Ernst!

 

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