In palude con Daniele P

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO

GENERE: Pop elettronico/cantautoriale

DOVE ASCOLTARLO: spotify, apple store, itunes, deezer, youtube...

LABEL: labmusicfactory by Franco Iannizzi

PARTICOLARITA’: etereogeneo nella sua introspezione

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CITTA’: Terracina (LT)

DATA DI USCITA: 5 maggio 2023

L’INTERVISTA

Come è nato Atto 0?

Atto 0  nasce in un momento della mia vita in cui sentivo l’esigenza di sorgere. Avevo ottenuto diverse soddisfazioni nel mio privato, ma mi sentivo ancora troppo slegato emotivamente. È stato lui a cercarmi quando ne ho avuto più bisogno. Da scrupoloso osservatore ho rischiato più volte di farmi “ingoiare” dalla curiosità del mondo esterno, senza riuscire ad esprimerla come avrei voluto. Quando sono riuscito a incanalare le emozioni è stato come scendere dalla cima di una montagna. Tutto veloce e semplice.

Come mai questo titolo?

Perché credo nel potere dello 0. Un numero all’apparenza privo di valore da solo, ma senza il quale tutti gli altri non avrebbero significato. Lo 0 precede e contiene tutti gli altri. Quale miglior numero per un album di esordio?

Come è stata la genesi dell’album, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?

Inizialmente l’idea era di far sentire la mia musica. Non credevo realizzabile la possibilità dell’uscita di un album. Mano a mano che procedevo nella scrittura e nelle produzioni mi sono reso conto che avrei potuto creare un flusso emotivo in cui la gente sarebbe stata in grado di rispecchiarsi. Da lì, la determinazione e la costanza hanno fatto il resto.

Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?

Difficile dirlo. Sicuramente caratteristico è stato che mentre costruivo il disco completavo un percorso specialistico universitario durato tre anni. Hanno quasi viaggiato parallelamente e l’uno ha nutrito l’altro. Un aneddoto simpatico è successo durante le fasi di masterizzazione su Cd. Ironicamente una canzone faceva fatica ad essere “letta” dai Cd , quasi “saltasse”. Ti lascio immaginare quale delle 18 fosse…

Se  fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?

Questa è difficile. Forse banalmente sull’amore. O sull’idea che anche attraverso lo 0 c’è un universo di numeri emotivi tutti da scoprire.

C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di Atto 0? … che ti sembra  ideale da fare live?

Sicuramente “Muri di carta” (il primo brano che ho scritto) e “25 gennaio” (il primo uscito sulle piattaforme), che rappresentano il mio esordio nel mondo musicale. A loro sarò sempre affezionato. In generale però sono tutte figlie della mia penna e in quanto tale, non ho una reale preferita. A seconda del mood che mi domina ascolto una piuttosto che un’altra. Certamente posso dirti che nei live mi diverte tantissimo fare brani come “E vengo a cercarti” “Tutto da rifare” o “Io non salto (Folk-Loro)”. Sono piuttosto coinvolgenti.

A livello produttivo chi citare? Prima, durante e dopo la lavorazione del disco…

Cito sicuramente il mio mentore, Franco Iannizzi che mi ha accompagnato e continua ad accompagnarmi in questo percorso. Fabio Verardo che si è occupato della maggior parte degli arrangiamenti, e Emaniele Damiani con cui ho tirato giù il mio primo brano. Il nostro discografico Marco Mori e tutta la famiglia del Lab music Factory. Per non parlare dei musicisti fantastici alla cui guida c’è  Paolo Di Girolamo. Ma potrei stare ore a ringraziare tutti e sicuramente dimenticherei qualcuno.

Copertina molto particolare, direi magica. Come è nata? Chi l’ha pensata così?

L’idea delle stelle che quasi come un sistema solare circolano ellitticamente attorno a un loro sole, ovvero lo 0, è venuta a me. Ma la realizzazione è opera di Orlando Mariani che ha curato tutto, dalla grafica alla scelta dei colori.

Come presenti il disco dal vivo?

Durante il live 0 avvenuto il giorno dopo l’uscita del disco, ho pensato di esibirmi raccontando il concept che c’è dietro le canzoni. Ma allo stesso tempo non svelando troppo durante l’esibizione live. Mi piace l’idea che chi ascolti rimanga un po’ irrequieto, quasi come se non avesse capito del tutto. Un po’ come quando vedi dei film che richiedono una seconda, terza, quarta visione per capirli a pieno.

Altro da dichiarare?

Grazie della pazienza e del tempo e ascoltate tutti Atto 0. Non ve ne pentirete.