In palude con Pipapop vol. 5
NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE
Vario. Pipapop corn vol.5 è una compilation di contaminazioni artistiche. Un susseguirsi di band e artisti che gravitano attorno alla scena indipendente dell’indie e post rock, psychedelic rock, folk acustico, elettronica e minimalismo sperimentale.
DOVE ASCOLTARLO
Il primo mese lo teniamo solo sulla nostra pagina Bandcamp in free download e streaming,
poi lo carichiamo in tutti i digital stores. Le copie fisiche sono in Cd che vendiamo ai concerti o a eventi vari.
LABEL
Pipapop Records
PARTICOLARITA’
L’unica condizione per entrare
nella compilation è che il brano deve essere un inedito e questo concede una
certa libertà agli artisti non condizionando le loro proposte musicali e
svincolandoli così da un disco a tema o da un concept prestabilito. Gli artisti
si sentono più liberi di sperimentare cose che magari in un contesto più rigido
non farebbero; Pipapop Corn vuole essere una vetrina festosa e creativa, uno
spazio di pura espressione artistica e musicale.
CITTA’
Venezia/Parigi/Assisi
DATA DI USCITA
Pipapop Corn esce ogni anno allo
scoccare della mezzanotte tra il 31 dicembre e il primo gennaio, in un tempo
sospeso tra la fine di un anno e l’inizio dell’altro. È una sorta di
atemporalità una specie di non-tempo.
L’INTERVISTA
Come è nato Pipapop Corn vol. 5?
Pipapop Corn è nata cinque anni fa con l’idea di promuovere gli artisti dell’etichetta e di raccoglierli tutti insieme in un unico posto, coinvolgendo allo stesso tempo artisti e band provenienti da altre etichette o semplici outsider che stimiamo e che non fanno necessariamente parte di Pipapop.
Come avete scelto gli artisti presenti?
Sono selezionati dall’etichetta anche se alcuni si propongono liberamente e se ci sembrano in linea con la nostra idea di musica li coinvolgiamo; non è solo una questione puramente musicale ma anche di attitudine e di approccio. Ci piacciono gli artisti liberi e comunque non inquadrati dentro schemi ormai obsoleti e superati, la cosa importante è la musica. Diamo questo spazio per avere un campo di gioco libero senza condizionamenti.
… e gli ospiti non ancora presenti nel vostro catalogo?
Siamo disponibili a ricevere nuove proposte e anzi cogliamo l’occasione per invitare di nuovo chiunque si sente di poter far parte di questa cosa, trovare i nostri contatti nel sito.
Presentatemeli con una parola…
Outsiders
Sono previste presentazioni della compilation?
Solitamente organizziamo le “PIPAPOP Nights”, serate concerto dove sul palco si esibiscono gli artisti dell’etichetta e i “guests” che si aggregano alla famiglia Pipapop nelle compilation. Dalla nascita dell’etichetta alle numerose “PIPAPOP Nights” si sono succeduti moltissimi artisti sempre in linea con la nostra idea di musica indipendente ed originale.
Come è nata questa copertina strana… ultra - colorata e modernissima?
La copertina è effettivamente un’opera d’arte dell’artista internazionale Manuel Baldassare. L’opera è stata esposta nello showroom di Miami ArtBasel 2022, una delle rassegne d’arte contemporanea tra le più importanti al mondo. Baldassare è anche co-fondatore della nostra etichetta Pipapop ed è artista a tutto tondo dato che insieme alla sua compagna e curatrice artistica Chloé Jourdan, compongono i testi e le muscihe dei loro due progetti (targati Pipapop) ‘EHCS – elkann henudo chaotic set’ e ‘A Parallel’.
La copertina è un’opera digitale e appartiene all’ultima serie di lavori di Baldassare per ArtBasel. Per Pipapop corn vol. 5 l’artista, nella sua continua ricerca grafica e artistica, cattura il momento epocale con il ritratto di una personalità filtrata, digitalizzata alla continua ricerca di un’identità che nel mondo d’oggi sembra svanire. Ci sembrava il giusto involucro per una compilation che invece ha un’identità molto forte! Se volessimo trovare un rapporto tra la copertina e la musica della compilation, si potrebbe dire che si tratta di una trappola ermetica.
Altro da dichiarare?
Quest’anno abbiamo una collaborazione speciale grazie al brano Dalla culla alla bara di Bologna Violenta con Pierpaolo Capovilla, due artisti che non hanno certo bisogno di presentazioni, inoltre per il secondo anno di fila abbiamo la fortuna di collaborare con Miss Xox, storico co-fondatore del movimento alternativo ’77 “The Great Complotto”. L’anno scorso, per il volume 4, abbiamo avuto l’onore di ospitare fra gli altri Tommaso Mantelli e i C+C=Maxigross, nomi altisonanti nel panorama della musica indipendente in Italia, in linea con la nostra filosofia d’ispirazione e attitudine. Vedere che sempre più bigs si avvicinano a noi sposando la nostra causa, non è solo motivo di orgoglio ma anche conferma del valore del nostro lavoro e della nostra poetica di quello che stiamo cercando di fare.
Etichette: Assisi, Bologna Violenta, C+C=Maxigross, Elettronica, Folk, In palude con ..., Indie, Intervista, Parigi, Pipapop Records, Post-Rock, Psichdelia, Tommaso Mantelli, Venezia
8 Commenti:
Un vero piacere ospitare in palude questo disco della Pipapop, la sua compi.
La numero cinque, nata nel corso degli ultimi anni, con protagonisti sempre all'altezza. Nomi spesso passati qui in palude.
Grandi nomi del sottobosco pop-folk-rock a partire dal citato Pier Paolo Capovilla insieme a Bologna Violenta...delizioso la loro Dalla culla alla bara per raccontare gli anni Settanta dei diritti civili con ironia e coscienza storica.
Ma non ci sono loro, è veramente una bella compilation, dalla Emma Grace, che già abbiamo ospitato in palude, con la sua elettronica suadente, tra moderno e antico con giocattolose tastiere e un'atmosfera fantasmagorica.
Al Marcelo di Mi licenzio, incazzato punk-rock forte dal sapore psichedelico ai Caniggiah con Le vodo, strano/straniante pezzo cantato in veneto al piano e frizzi elettronici (per chi non conosce il veneto, sembra spagnolo, ma vi assicuro non lo è...)
Incantevole E H C S con The Cabbage, chitarra voce poi organo per un folk-rock mitico, che sale di ritmo trasformandosi in pura psichedelia...
Come lo sono i due pezzi finali: Riccardo Buck e la sua perfetta Ninna Nanna, e Capitano Merletti che con il pop-folk elettronico di Days chiude alla grande, facendoci salire in alto...
Ma è tutto un disco da ascoltare, io mi sono limitato a citare i pezzi che mi hanno entusiasmato sull'onda del momento...in un altra occasione avrei citato gli altri sei pezzi.
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