Rece d'Alligatore: Eugenio Balzani
Eugenio Balzani, Italiòpolis
RNC Music
Un disco così poteva uscire solo in questo periodo di m… Italiòpolis è infatti uscito ad aprile di quest’anno, e risente della fine di tutto, di un periodo veramente nero dove ci sono rimasti solo i ricordi di un passato felice. Almeno io ho capito così il nuovo lavoro di Eugenio Balzani, medico chirurgo di Cesena alla sua quarta raccolta di canzoni.
Eugenio ci racconta di quando ancora c’era sua madre, nel forte e intenso Clara l.r.d.p., di come era bello il calcio quando era bambino, in un classico cantautorale come L’onda emotiva, o della sorella scomparsa all’improvviso in L’Amore Sovversivo, parole e riflessioni per raccontare un dolore immenso.
Cose private, ma non solo, c’è la riflessione sull’essere umani di Le Strade del Jazz, partendo dal ricordo dell’affondamento di un barcone con centinaia di persone sulle coste di Lampedusa, o il pezzo filosofico-chimico L’Undicesimo canto, per cercare di raccontare l’uomo, il vero animale strano, o l’ottimismo finale (nonostante tutto) di Happy Birthday Jesus, l’unico cantato in inglese.
Musicalmente? La tromba è gran protagonista, a volte struggente, a volte malinconica, a volte gaia. Accanto ad essa chitarre e quel mitico piano Wurlitzer che campeggia in copertina, e rende unici certi pezzi, anzi, tutto questo disco.
Etichette: Calcio, Cantautorato, Cesena, Eugenio Balzani, Italiòpolis, Jazz, Lampedusa, Piano Wurlitzer, Pop, Rece d’Alligatore, Romagna
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