Tre film da vedere
Dopo lunga astensione obbligata dal cinema, sto ricominciando a provarci gusto, senza mascherina è ancora meglio, se è all'aperto, in queste sere d'estate, ancora di più. Eccovi allora tre mini-rece a film visti di recente e che vi consiglio.
Scompartimento n.6, di Juho Kuosmanen: una ragazza finlandese studia in Russia, vivendo a contatto con la professoressa Irina, con la quale ha una storia d'amore. Decide di fare un avventuroso viaggio in treno lungo la transiberiana per andare a vedere i famosi petroglifi, incisioni rupestri patrimonio UNESCO. Divide lo scompartimento con un rozzo operaio, che alla fine si rivelerà meno insensibile della sua amata Irina. A tratti si ride, a tratti i ruoli sembrano invertirsi e chi è buono, poi si rivela meno buono del previsto (o anche il contrario). Film senza tempo, tratto dall'omonimo romanzo di Rosa Liksom.
C'mon C'mon, di Mike Mills: uno zio, impara dal nipote in custodia alcuni giorni, cose sulla vita. Tante città, un bianconero d'autore, qualcosa che ricorda Cassavetes. Strepitoso Phoenix, sempre grande in ruoli diversi, ma il ragazzino (Woody Norman), non è da meno. C'è ironia e sentimento, il personaggio di Phoenix è nelle sue corde. Surreale, ma anche no. Sembra, a tratti, un film d'autore anni Settanta, ma il disagio che mostra è molto attuale, pure troppo. Mike Mills non è quello dei REM.
Elvis di Baz Luhrmann: il più grande mito del rock assieme ai Beatles, Dylan e Stones, finalmente ritratto in un film. A raccontare la storia è il "cattivo", il colonnello Parker, figuro particolare, scopritore del talento di Elvis, ma sempre con il freno tirato, sempre dalla parte del conservatorismo, musicale e/o ideologico. Un freno al rock erotico del grande Elvis. Memorabili le scene quando muove il bacino causando veri e propri orgasmi nel pubblico femminile. Poi il taglio di capelli, il servizio militare in Germania, l'amore per Priscilla... La carriera cinematografica, gli spettacoli a Las Vegas, il sogno di suonare all'estero, sempre bloccato dal colonnello Parker. Manco gli amici sessantottini riusciranno a liberarlo. Poi la morte, a soli 42 anni, triste e solo.
Etichette: Baz Luhrmann, C'mon C'mon, Cinema, Cinema all'aperto, Elvis, Joaquin Phoenix, Juho Kuosmanen, Mike Mills, Recensioni, Rosa Liksom, Scompartimento n.6, Woody Norman
16 Commenti:
Come te, sto ricominciando a provare gusto al cinema, senza mascherina e all'aperto.
Confesso che non ho più seguito la produzione cinematografica, demotivata dalle assurde limitazioni imposte... non ho più "il polso della situazione"... quindi un grande grazie per i tuoi preziosi consigli.
Ho visto solo l'ultimo, anche se Scompartimento n. 6 mi ispirava tantissimo. Spero di recuperarlo in qualche arena estiva.
Elvis l'ho visto domenica, secondo me è un altissimo esempio di Cinema, capace di intrattenere e interessare anche chi, come me, di Elvis sa davvero pochissimo.
C'mon C'mon è in lista assolutamente. Dalle mie parti ci sarà presto una rassegna dal titolo Arena dell'Inedito:
Nour di Maurizio Zaccaro
Memory Box di Joana Hadjithomas e Khalil Joreige
Blue Bayou di Justin Chon
Atlas di Niccolò Castelli
Mai raramente a volte sempre di Eliza Hittman
Old Henry di Potsy Ponciroli
Little Joe di Jessica Hausner
Il sale delle lacrime di Philippe Garrel.
La mascherina non mi ha fermato e al cinema ci sono andato anche più del mio solito per obolare con la mia parte di parte. Così ho potuto godermi "scompartimento n. 6" davvero carino.
Mi ispira c'mon c'mon. Anche elvis lo consigli?
@Berica
Sì, anche io, per i tuoi stessi motivi, più qualche altro in più, avevo perso il gusto per il film in sala, ma ora l'ho ripreso (non riesco più a vedere film in tv invece, quest'anno 2 o 3).
@Babol
Sì, ti consiglio Scompartimento n.6, come del resto C'mon C'mon, due perfetti film d'autore, due storie con la S maiuscola. Be', anche Elvis del resto, da vedere se si è appassionati, come se non lo si è...
@Lucien
Be', è una vera Arena dell'inedito, ci sono titoli veramente interessanti, mi compiaccio... Sempre avanti.
@Alberto
Be', Elvis lo consiglio al pari dei primi due, certo. La mascherina era una rottura, ma non è stata certo quella a bloccarmi come ben sai, ma assurde restrizioni solo italiche che hanno mandato in crisi il cinema solo da noi (a favore delle piattaforme). Bravo tu, che essendo libero, hai portato qualche soldo nelle casse esangui dei cinema.
Al pari di tutti ero libero di fare o di non fare, amico mio, mi spiace che non ci intendiamo su questo. Ma io ho toccato troppo da vicino la pandemia e i suoi devastanti effetti.
Se mi capita a tiro vedrò anche elvis, che senza le vostre recensioni avrei snobbato.
Elvis l'ho messo già nella lista, cercherò di guardare anche gli altri.
Scompartimento n.6 mi è piaciuto moltissimo, di Elvis ho sentito parlare come imperdibile.
@Alberto
Che ci vuoi fare, su questo punto la distanza è abissale, ci siamo già ben confrontati. Se un governicchio impedisce a suoi cittadini di fare o non fare certe cose, in base a loro scelte, che toccano il loro corpo, questa non è libertà. Amnesty e autorevoli personalità, hanno notato questo abbassamento della libertà nel nostro paese, e l'hanno segnalato. Il cinema è entrato in crisi anche per queste scelte, che guardacaso hanno favorito le piattaforme. Su Elvis vai tranquillo, ti farà bene.
@Cavaliere
Bravo, spero tu riesca presto a volare al cinema...
@Marcaval
In effetti Scompartimento n.6 è un film per te, che ti piace viaggiare (magari avrai già letto pure il libro), su Elvis vai tranquillo: c'è la sua storia, triste, ma non strappalacrime, l'arte, bloccata dal profitto e dagli interessi del Colonello Parker.
Sulla pandemia io sono della tua stessa opinione Alli, detto questo dei tre film forse il secondo è quello che più mi attira e che cercherò di vedere,
Mi spiace che il commento tuo, sia finito nello spam, e che l'abbia visto solo ora... sì, siamo vicini su quello che è successo in questi tristi anni, e credo tu abbia scelto bene. Probabilmente C'mon C'mon è il migliore dei tre... visto con amici come noi, tra l'altro ;)
Io al cinema devo ancora tornarci da due anni a questa parte...controllerò assiduamente i tuoi consigli, perché prima di fine anno voglio ricominciare ad andarci!
Pure io ho avuto una lunga e sofferta lontananza, ma credo che sia stata un'ingiustizia. Non c'è posto al mondo più sicuro di un cinema.
p.s. Un'ingiustizia voluta dai potenti, per favorire le piattaforme, e sfavorire i cinema, luoghi di pensiero e azione. Ovviamente il potere questo lo teme.
Concordo Diego, è stata davvero una grossa ingiustizia! E il potere, sì "quello che ci insegue con le scarpe chiodate di paura" (cit.), c'entra eccome!
Su questo c'è piena sintonia caro amico, anzi compagno. Spero che i tanti che si sono girati dall'altra parte, comincino a capire. Abbiamo vissuto tempi bui, e molti, troppi, hanno fatto finta di niente per quieto vivere. Noi no!
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