domenica 1 settembre 2019

In palude con Ilaria Viola

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE elettronica/cantautorale/pop
DOVE ASCOLTARLO su spotify
LABEL Lapidarie Incisioni/Goodfellas
PARTICOLARITA’ durezza/dolcezza
FB
CITTA’ Roma
DATA DI USCITA 24.05.2019
L’INTERVISTA
Come è nato Se nascevo femmina?
Pranzo di Pasqua con tutte le mie cugine che avevano figliato. Dopo interi discorsi che cercavo di evitare come in un’interrogazione al liceo quando ti fanno la domanda a cui non sai rispondere e cerchi di deviare l’argomento, esce la frase che ti fa venire l’istinto omicida: non sarai mai una donna completa finché non sarai mamma. Ecco sono pacifica e l’omicidio non l’ho messo in conto, anche perché alle mie cugine voglio bene. Però Il vomito e l’arrabbiatura che ho provato in quel momento dovevano pur trovare una valvola di sfogo.

Perché questo titolo? … che è anche il titolo di uno dei pezzi più intensi del disco.
Sicuramente il femminismo è uno dei temi che mi sta più a cuore. Ma ho scelto questa come title track anche perché mi sono stufata di vedere le cantautrici ghettizzate o autoghettizzate. Vorrei che il genere maschile o femminile non pregiudicasse il lavoro svolto da chi scrive musica.
Come è stata la genesi dell’album, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Lucio Leoni mi ha molto spronata a scrivere un secondo disco. Ma il genere del precedente ormai mi stava stretto. Dopo varie crisi esistenziali e musicali non trovavo una direzione precisa. Lui mi ha messo vicino Giacomo Ancillotto. Abbiamo arrangiato una cosa folle, ai limiti dell’ascoltabile. Lucio l’ha mitigato in fase missaggio. E eccolo uscito fuori.
Se nascevo femmina potrebbe essere un concept-album? … su cosa?
È un album interamente autobiografico. Tutte le storie sono le mie storie. So bene però che nel mio disagio sociale sono in ottima compagnia. Quindi possiamo dire che nel raccontare me stessa ho raccontato una parte di società e tutte le difficoltà ad essa connesse mettendole nero su bianco.

C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiera dell’intero disco?… che ti piace di più fare live?
Tutti i pezzi del disco mi piacciono allo stesso modo. Per mezz’ora e Bamboombeto sono i primi che ho scritto quindi hanno un valore affettivo di sblocco. Martini è il pezzo che amo di più fare live.
A livello produttivo Goodfellas/Lapidarie Incisioni, come promozione Big Time. Come sono nate le collaborazioni? Come avete lavorato/lavorate insieme?
Copioincollo un post che scrissi su fb un po’ di tempo fa:
Mi sono fatta venire le piaghe addosso. Momenti me rompo un ginocchio. Diversi episodi di extrasistole alternati a tachicardia. La gastrite mi sta digerendo lo stomaco (ma quello è forse più perché sto mangiando come un camionista ucraino di 120 kg). Insomma con Claudia che mi teneva la mano da una parte e Gertrude dall'altra, sopravvissuta al mio Lancillotto musicale chitarriere Giacomo Ancillotto, anche grazie all'aiuto dei santi musicisti della band fantastica che abbiamo tirato su, Niccolò Pellizzari alla batteria, Luca Corrado al basso e alle voci gli alessi Cortini e Ingravalle, grazie a Lucio che ha spesso creduto in me più di me e a Luca Bonafede che ha risolto un sudoku di decimo livello per far in modo che potessi uscire nella bellissima rassegna estiva di Na cosetta, a Goodfellas che mi ha preso nella sua scuderia, sono finalmente arrivata al mio punto di partenza. Punto di partenza. Ma ve rendete conto? Ma chi cazzo ce lo fa fare? In realtà potrei snocciolare tantissime motivazioni sentimentalissime. Ma la me che vuole sempre fare la dura odia i post sdolcinati. 

Copertina diretta, con quel primo piano del sesso del manichino femmina, protagonista anche del video. Come è nata la copertina? Chi l’ha pensata? Legata al video, suppongo …
La grafica di Livia Massaccesi, l’idea e la regia di Giulia Natalia Comito. Livia mi ha proposto 3 immagini diverse del manichino. Io ho scelto la più estrema.
Come presenti dal vivo il disco?
Trio chitarra, basso batteria e 2 voci oltre alla mia.
Altro da dichiarare?
Vi aspetto per il tour invernale!!!!!

Etichette: , , , , , , , , , ,

9 Commenti:

Alle 1 settembre 2019 alle ore 11:37 , Blogger Alligatore ha detto...

Disco particolare questo di Ilaria Viola, che dimostra una personalità spiccata e forte ... femminista di oggi lo potremmo dire, che in sintesi vuol dire una rivendicazione di libertà.

 
Alle 1 settembre 2019 alle ore 11:39 , Blogger Alligatore ha detto...

Con queste sue otto canzoni lo rivendica in modo diretto e ironico, a tratti spiazzante (a volte ho preso in mano i libretto per leggere certe parole dei testi, per rassicurarmi di avere capito bene), provate ad ascoltarlo bene.

 
Alle 1 settembre 2019 alle ore 11:42 , Blogger Alligatore ha detto...

Il nucleo centrale di Se nascevo femmina è ovviamente la title-track, un ritmo rock di ribellione, ma è altrettanto centrale La via di mezzo, pop-rock cantautorale di rivendicazione femminil-femmisita.

 
Alle 1 settembre 2019 alle ore 11:46 , Blogger Alligatore ha detto...

Bello spiazzane anche l'inizio Bamboombeeto (spero di averlo scritto giusto), nato dopo un viaggio in Giappone: dal ritmo sbilenco, ipnotico, filosofico, prende di mira i giapponesi per molte cose (la prima di tutte la poco coerenza e il materialismo), ma mi sa che alla fine i giapponesi siamo noi, entro certi limiti, provate ad ascoltarlo e ditemi se mi sbaglio ...).

 
Alle 1 settembre 2019 alle ore 11:50 , Blogger Alligatore ha detto...

Mi è piaciuta molto anche Leila, bel ritratto di donna oggi al ritmo rock, semplice e con le parole giuste.

 
Alle 1 settembre 2019 alle ore 11:53 , Blogger Alligatore ha detto...

Ma in fondo, la sottotraccia del disco è forse l'amore, in tutte le sue forme e momenti: dal cannibalismo di Per la gola al libertinismo di

 
Alle 1 settembre 2019 alle ore 11:54 , Blogger Alligatore ha detto...

Martini ...

 
Alle 1 settembre 2019 alle ore 11:54 , Blogger Alligatore ha detto...

... dal classico cantautorale molto originale Per mezz'ora, alla fine di un amore, raccontata alla sua maniera, Mulini a vento posto alla fine del disco.

 
Alle 1 settembre 2019 alle ore 11:56 , Blogger Alligatore ha detto...

Un disco che colpisce, non lascia indifferenti questo di questa nuova voce del nostro cantautoralismo.
Ascoltiamola.

 

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page