Cultura Rock a 360°
Etichette: Dall'Orto di Elle e Alli, Film, I morti non muoino, Jim Jarmusch, Locandine, Locandine Cult, Recensione, The Dead Don't Die
postato da Alligatore @ 00:05
10 Commenti
Critico rock del web. Pacifista integrale. Collaboratore del sito della nota agenda Smemoranda dalla lontana estate del 2003 e del Frigidaire cartaceo dall'autunno 2009. Dall'aprile 2017 collabora anche con Il Nuovo Male, e dall'estate del 2017 con il portale I Think Magazine, dall'autunno 2018 con MeLoLeggo.it. A gennaio 2018 fonda con Elle il sito L'ORTO DI ELLE E ALLI . Metà veneto, metà altoatesino (la mamma è dello stesso paese di Lilli Gruber), è nato nei primi anni Settanta, il giorno del compleanno di Jack Kerouac.
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10 Commenti:
L'immagine che fa il verso a Kill Bill è di un trash mai visto :p
Moz-
Molto cult forse troppo.
Avevo molto attesa per il film ma mi è piaciuto non troppo. Il doppiaggio insomma.
Forse troppi omaggi al cine di serie B.
Pensavo meglio da JJ.
Forte il finale con Tom Waits.
Però bella la scena con gli zombie e gli smartphone.
@Moz
Jim Jarmusch che omaggia Tarantino? ... può succedere :)
@Enri 1
Nel complesso credo sua un buon film, con il suo solito leggero humour. Troppi omaggi? Non credo.
@Enri2
Sì, e anche con lo chardonnay :)
Qui sta il nocciolo del film. Troppo poco? Forse, ma forse anche no. Forse non è un film riuscitissimo, ma ha la personalità del suo autore e un nocciolo duro.
Quando gestivamo i cinema, le locandine dei film horror erano richiestissime.
Jim Jarmusch è sempre lui. Lascia sempre
dicevo lascia sempre una traccia della sua arte
@Marcaval
A vedere queste si può immaginare il perché :)
@Accadebis 1
Sì, ormai è come Marlon Brando :)
@Accadebis 2
Giusta puntualizzazione: lascia sempre una traccia della sua arte.
Le locandine se presentate bene, possono dare tanto a un film.
Saluti a presto.
Vero Cavaliere Oscuro del Web, e forse, è vero anche il contrario ...
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