lunedì 20 maggio 2019

In palude con One Horse Band

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Rock'n'roll
DOVE ASCOLTARLO qui o su cd
LABEL Area Pirata Records
PARTICOLARITA’ Nuoce gravemente alla salute
FB
CITTA’ Milano
DATA DI USCITA 16/05/19
L’INTERVISTA
Come è nato Keep On Dancing?
E' nato dall'esigenza di alzare il volume al massimo e infastidire più gente possibile...per ora sembra funzionare.
Perché questo titolo? Che vuol dire?
Sono entrato in studio promettendomi di trovare un titolo entro la fine delle registrazioni, cosa che puntualmente non è avvenuta. Così mi è sembrato sensato il fatto di invitare l'ascoltatore a continuare a dimenarsi dall'inizio alla fine, dato che sicuramente non è un album di lenti.
Come è stata la genesi del disco, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Il grosso lavoro iniziale è stato sul suono, avevo l'obiettivo di trovare un suono e un'intenzione che fosse personale, unica e riconoscibile. In contemporanea ho scritto più di 30 brani, cercando di trovare un filo comune e sfruttare al massimo le mie due mani e i miei due piedi. Ho avuto poi la fortuna di conoscere Jim Diamond e fargli ascoltare le demo dei miei nuovi brani, trovando la sua disponibilità a collaborare alla realizzazione del disco. E' inutile dire che il suo ruolo è stato fondamentale nella definizione del sound e che i cinque giorni trascorsi in studio con lui mi hanno regalato tanto.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione di Keep On Dancing?
Sicuramente una delle tante cene con Jim dispersi nella campagna veneta, quando tra un ragù di selvaggina e qualche bottiglia di prosecco si parlava di aneddoti su The Sonics o The Dirtbombs...
Se il tuo album fosse un concept-album su cosa sarebbe? … anche a posteriori?
Sulla vita di qualche rispettabile Serial Killer, uno dei tanti mestieri purtroppo distrutti dalla tecnologia moderna.
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero dell’intero disco? … che ti piace di più fare live?
Il mio pezzo preferito è da sempre l'ultima traccia del disco. Ho il vizio di mettere il mio brano preferito in fondo, mi piace tantissimo l'idea che la gente non abbia la pazienza di arrivare in fondo e quindi si perda il meglio. Per il resto posso dire di essere fiero di tutto il disco, anche se essendo suonato fortissimo portarlo dal vivo è sempre fisicamente molto impegnativo...ma forse è questo il bello.
Come è stato produrre con Area Pirata Records? … come vi siete incontrati e come avete lavorato insieme?
È stato molto semplice: ho proposto il disco, è piaciuto e abbiamo iniziato a lavorare insieme. Zero menate e tanto rock'n'roll. Devo dire che per questo album è stato molto importante creare una squadra che lavorasse sulla stessa linea d'onda, e di questo non mi posso assolutamente lamentare.
Copertina molto interessante, surreale, con quel bianco e nero con cavallo chitarrista. Come è nata? Chi l’autore?
L'autore è il buon Luca Calcaterra, fotografo e artista d'altri tempi. Dal giorno zero sapevo di volere una copertina e un album in bianco e nero, quindi  abbiamo tirato un telo come sfondo, abbiamo messo su qualche disco e mi sono messo nella mia posa peggiore.
Come presenti dal vivo il disco?
Con tanto volume, tanto sudore e tanto cuore. È un disco rock'n'roll, se mancano questi tre elementi fondamentali tanto vale stare a casa o nella saletta a provare ogni martedì sera.
Altro da dichiarare?
Mi dichiaro prigioniero politico.

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8 Commenti:

Alle 20 maggio 2019 alle ore 17:13 , Blogger Alligatore ha detto...

Alzate il volume, è arrivato in palude One Horse Band, one man band di autentico punk-rock'n'roll da spezzare la schiena (o metterla a posto se ce l'avete spezzata come me ... maledetta pioggia e umidità di questo maggio che sembra novembre).

 
Alle 20 maggio 2019 alle ore 17:15 , Blogger Alligatore ha detto...

Ma sono sicuro che un disco così mi rimetterà in sesto con il suo ritmo scatenato, le chitarre taglienti, il gran ritmo ... e la poesia.

 
Alle 20 maggio 2019 alle ore 17:17 , Blogger Alligatore ha detto...

Sì, perché sento della poesia in un pezzo come I Won't Pay, punk-rock'n'roll in bianco e nero nostalgico e ironico senza farsi mancare il giusto ritmo.

 
Alle 20 maggio 2019 alle ore 17:19 , Blogger Alligatore ha detto...

Ritmo sempre presente nell'album dall'inizio alla fine a dire il vero ... tipo in Johnny's, pezzo a briglia sciolta, con tanto, tanto ritmo, tanta birra ... è rock'n'roll bellezza, e a noi piace.

 
Alle 20 maggio 2019 alle ore 17:22 , Blogger Alligatore ha detto...

Stupenda anche Keep On Dancing, brano che ha del psichedelico, avvolgente nelle sue spirali chitarristiche, nel cantato e nel ritmo regolare da marcetta punk ....

 
Alle 20 maggio 2019 alle ore 17:25 , Blogger Alligatore ha detto...

Stupende anche Wide Hips, ipnotica e malata dal ritmo davvero martellante, e il blues altrettanto martellante di Not Human Anymore, nostalgico e classico con gran chitarra.

 
Alle 20 maggio 2019 alle ore 17:28 , Blogger Alligatore ha detto...

Finale esplosivo, ha ragione One Horse Band, l'ultima è la sua canzone migliore: vociaccia, chitarre a mille e ancora una certa poesia in I'm Coming Home ... sì poesia.

 
Alle 20 maggio 2019 alle ore 17:29 , Blogger Alligatore ha detto...

Prendetelo!... vivo possibilmente.

 

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