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venerdì 14 dicembre 2018

In palude con i Banana Joe


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE INDIEROCK
DOVE ASCOLTARLO SPOTIFY, ETC…
LABEL PIOGGIA ROSSA DISCHI
PARTICOLARITA’
CITTA’ GENOVA
DATA DI USCITA 26 OTTOBRE 2018 
L’INTERVISTA
Come è nato Supervintage?
Nasce dalla necessità di raccontare storie, a volte autobiografiche, a volte spaccati di quotidianità che guardiamo con i nostri occhi e che dobbiamo necessariamente mettere in musica.
Perché questo titolo?
Racchiudiamo in una parola quello che si sta ascoltando, un richiamo alle sonorità più “vintage” dentro una produzione attuale e testi decisamente improntati al nostro quotidiano: SUPER per la pacca sonora, VINTAGE per il mood.
Come è stata la genesi del disco, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
L’idea iniziale era quella di mettere un punto dopo un anno di composizione e arrangiamento, abbiamo fatto una scrematura dei brani, li abbiamo pre-prodotti e riascoltati fino allo sfinimento, dopodiché ci siamo chiusi in studio giorno e notte per la realizzazione e concretizzazione.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione dell’album?
La quantità di pizze che abbiamo mangiato in studio di registrazione, ogni disco che si rispetti aumenta il fatturato della pizzeria più vicina.
Se Supervintage fosse un concept-album su cosa sarebbe? … anche a posteriori.
Viene difficile pensare all’idea di un concept-album… forse fare concept è ancora più supervintage del nostro essere supervintage.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri dell’intero disco? … che vi piace di più fare live?
Come se fossero figli siamo affezionati a ogni canzone e dal vivo proponiamo tutto con la massima energia e sinergia tra noi tre; questo traspare e ci fa vivere il concerto come un vero momento di piacere.
Tra le preferite in sede live c’è sempre TARA in pole position. Rappresenta in musica il gancio destro di BUD SPENCER e amiamo suonarla.
Come è stato produrre Supervintage? Pioggia Rossa Dischi e poi? Chi avete avuto più vicini?
Il vocabolo “produrre” è sinonimo di quantità di lavoro enorme, dal registrare, coordinarsi con l’etichetta, l’organizzazione delle serate, l’ufficio stampa, i social… insomma un lavoro a sé solo quello che concerne essere “visibili” alle persone.
Pioggia Rossa Dischi prima di essere un’etichetta è un insieme di amici, il che rende più semplice certe dinamiche all’interno di quello che si definisce un articolato meccanismo da far girare perfettamente. Sono giovani e hanno tanta voglia di fare… noi anche, quindi tutti uniti per il bene comune.
Copertina proprio Supervintage ... come è nata? Di chi è opera?
Con tanta fantasia e la voglia di cercare qualche elemento che a colpo d’occhio avrebbe lasciato il segno, non necessariamente con stupore, non volevamo lasciare nessuno a bocca aperta ma fare di un’idea semplice un punto di forza. Siamo tutti cresciuti con WORDART sui pc degli anni ‘90… per i più giovani anche questo è molto SUPERVINTAGE.
Come presentate dal vivo il disco?
Saliamo sul palco e cerchiamo di comunicare il messaggio che il rock’n’roll come tutto nell’universo non muore, ma si trasforma. Con la voglia di urlare e trasmettere alle persone tutti i nostri pensieri ed emozioni.
Solitamente un nostro live funziona così.
Altro da dichiarare?
Vi abbracciamo tutti e vi aspettiamo ai nostri concerti!

7 commenti:

  1. Rock giovanissimo in palude questa sera con i Banana Joe, power-trio da Genova.

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  2. Un buon esordio ... acido, esplicito, diretto, con riferimenti che vanno dagli anni '70 ai '90 ... all'oggi.

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  3. Otto pezzo facili per un disco che apre con i singoli Tara, pezzo gajardo con un cantato in italiano che può ricordare il primo Vasco Rossi, e Neve, con rimandi ancora a Vasco Rossi come ai Timoria.

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  4. Insomma, siamo in perfetto rock targato Italia, e anche i due video che vi consiglio di cercare in rete, confermano questo ...

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  5. Supervintage prosegue sempre in tono forte e deciso con altre sei canzoni tra le quali mi ispirano Vodkanima e Omertse.

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  6. La prima per il gran ritmo pop-rock, la seconda, perché chiude l'album in maniera scoppiettante e magica con suoni mai così psichedelici.

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  7. Tutto da gustare Supervintage a partire dalle scelte estetiche e dall'atteggiamento indie-rock.

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