Marco
Negri, Il mondo secondo Marco
Kirma
Records
Esordio
pop-giovanilista di questo ragazzo di Mantova, che racconta storie minimaliste divertendosi
a farlo alla maniera di un Vasco dei giorni nostri: dalle incomprensioni
padri/figli, alle delusioni d’amore, dalle estati senza soldi al mal di pancia.
Un’elettronica minimale, con chitarrina rock, testi carini e ritornelli
orecchiabili. Niente di più, niente di meno.
Ci sono
pezzi che restano più di altri, per l’allegria o certe parole, tipo Prendi il sole dal testo
divertito/divertente alla Vasco Rossi degli esordi (con l’accento ci siamo
quasi, Mantova e Modena sono vicine), Cose
che ho tradito, dall’andatura reggae, Doroty,
pezzo giocattoloso, ritmico, su di una donna irraggiungibile (è il primo
singolo dell’album). Quella volta che
è il brano forse più ispirato, a partire da un testo poetico e da onde psichedeliche.
Marco
Negri è un giovane musicante di oggi, che cerca di emergere tra programmi tv
(non scriverò mai l’orribile parola talent s …), concerti, dischi. È già stato,
mi dicono, a X Factor, ottenendo un certo riscontro per la simpatia e la disarmante schiettezza (leggo dalla cartella
stampa). Può essere, ma per fare musica a certi livelli non bastano. I margini
di crescita ci sono tutti.
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