domenica 25 febbraio 2018

Rece d'Alligatore: Massimo Priviero



Massimo Priviero, All’Italia
Moletto/MPC/Self
Denso disco di vero folk-rock in italiano, di un cantautore a parte, che quest’anno compie orgogliosamente trent’anni di carriera. Questo album è uscito lo scorso anno, ed è un autentico concept-album dedicato all’Italia, e in particolare agli italiani di popolo, messi a margini per povertà, scelte di vita, fame, il terremoto, le guerre … e spesso per questo costretti a emigrare. Ben tredici pezzi, tutti apprezzabili per le parole, la musica, l’impegno.
La più forte, per come è costruita, direi è Bataclan, struggente canzone dedicata a Valeria Solesin, ma citerei anche Villa Regina e Aquitania la prima con dei veneti immigrati negli anni venti nel continente americano, la seconda un trentino in Francia, poco dopo la II guerra mondiale. Da pelle d’oca per come racconta il terremoto del Friuli in Friuli ’76, appunto, o dove trovi la felicità lavorativa e di uomo un medico neolaureato in Mozambico, o la libertà in montagna per il neo-hippie di Cielo blu. C’è tanto da imparare grazie a questa voce (e che voce), chitarre, armonica, archi e pensieri scomodi …
All’Italia, scusate ma mi viene da dire, è un disco da far ascoltare a quei politici che usano la parola patria solo per intercettare voti, parlando male degli immigrati dimenticandosi che l'Italia è stata (e lo è ancora), anche un paese di emigrazione. Probabilmente non capirebbero (o farebbero finta), ma tentare non nuoce.

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