lunedì 4 luglio 2016

In palude con I Misteri del Sonno


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE   Pop/Rock
DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto)   YouTube / Spotify / Deezer
LABEL   La Rivolta Records
PARTICOLARITA’   Primo album / 7 inediti, 1 reprise e 2 cover
CITTA’:   Lecce
DATA DI USCITA   29/04/2016

L’INTERVISTA
Come è nato Il nome dell’album è I Misteri del sonno?

L'album è frutto di un lavoro di gruppo durato tre anni, partendo dalla pubblicazione del primo EP (L'Uomo dell'Anno, La Rivolta/Self) e continuando alla ricerca di un suono che potesse sintetizzare con efficacia le diverse anime della band. La soddisfazione non è esattamente un tratto tipico dell'artista, ma ci sentiamo di dire che per ora l'obiettivo è stato raggiunto.
Perché questo titolo? … nonsense allo stato puro.

La scelta di questo titolo dalla forma abbastanza inusuale ha diversi significati per noi: innanzitutto è il nostro modo di dire che “questo siamo noi”, ovvero che l'album e i brani in esso contenuti rappresentano la band più di quanto abbiamo realizzato finora; inoltre, volendo essere meno seriosi, è uno scimmiottamento di un famoso album live dei Talking Heads.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?

Appena completato il precedente lavoro abbiamo avuto l'impulso di sviluppare nuovo materiale, inizialmente con lo scopo di arricchire la scaletta dei primi concerti promozionali, ma con l'effetto di rodare i brani senza neanche l'idea di una produzione vera e propria, creando affiatamento e affinando il sound del gruppo. Successivamente abbiamo iniziato a costruire brani partendo da idee individuali e completandole al computer. Il prodotto finale è quindi un mix di metodi di lavoro che ancora non avevamo sperimentato, abituati fino ad ora alla classica formula della band che arrangia durante le prove e ne registra in studio i risultati.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?

Per quel che riguarda strettamente il lavoro in studio, un momento divertente è stato il tentativo di arrangiare ed eseguire gli “uauauea” nell'intro di Tu non vuoi morire come un'armonizzazione di 8 voci degna dei migliori Beach Boys. Ovviamente il risultato è completamente diverso, ma ci siamo accontentati!
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … anche senza volerlo.

Da un certo punto di vista, il titolo e la copertina dell'album pongono I Misteri del Sonno come unica tematica centrale dell'album, siamo rappresentati dalle nostre canzoni e dal suono di cui sono vestite. Tuttavia, analizzando i testi è piuttosto evidente il filo conduttore che attraversa tutte le tracce: l’omologazione, la perdita di autonomia individuale e il conformismo tipici della società di massa e l’insofferenza che si manifesta nell’animo di chi ne viene coinvolto. In questo quadro si inseriscono benissimo anche le due cover, I Am Happy dei Soerba e Sugar Man di Rodriguez.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di tutto il disco?… che vi piace di più fare live?

Siamo particolarmente fieri di quei pezzi un po' più “concettuali” e meno esplicitamente rock, come Destrosinistro e Resto in casa, più che altro per il divertente lavoro di destrutturazione che c'è stato dietro; in concerto amiamo suonare La stanza d'inverno per l'amalgama che sentiamo crearsi tra i nostri strumenti e Perdente per la carica del ritornello!
La Rivolta Records è la label che vi ha prodotto. Come vi siete incontrati e come è stato lavorare con loro? Altri nomi da citare dentro e fuori la realizzazione del disco?

Come spesso accade in una piccola realtà come la nostra, l'incontro avvenne tanto per sentito dire quanto per conoscenze e amicizie comuni. Una volta stabilito un contatto diretto, decidemmo di mettere insieme quei cinque brani che andarono a formare il nostro primo EP per porre rapidamente delle basi alla nostra collaborazione, proseguita poi con quest'album. Lavorare con loro è sempre stimolante, molte discussioni ma anche molti risultati! Sicuramente sentiamo di ringraziare il boss Paolo Del Vitto, il nostro tecnico Alex Fazzi e tutti gli amici musicisti che ci hanno sostenuto con pareri e incoraggiamenti, su tutti Carmine Tundo (Nu-Shu/La Municipàl), Cristiano Metrangolo (Teenage Riot), Marco Ancona (Fonokit), Emanuele Pagliara (Bundamove), Giancarlo Del Vitto e Francesco Pennetta. E tante scuse a chi stiamo dimenticando!
La copertina è molto nonsense, al pari del titolo del disco... Come è nata e chi è l’autore?

In maniera del tutto analoga alla composizione dell’album, variopinta ma in qualche modo coesa attorno a un tema principale, anche la copertina raffigura un collage di fotografia e illustrazioni – rappresentazioni dell’esteriorità e della coscienza – in cui l’immagine de I Misteri del Sonno è parte centrale e imprescindibile. L'autrice è Enrica Ciurli, una giovane artista nostra conterranea che ha curato tutte le realizzazioni grafiche dell'album e del singolo che lo ha anticipato, Resto in casa.
Come e dove avete presentato/presenterete l’album? …

L'album è stato presentato con un concerto che si è svolto alle Officine Cantelmo di Lecce nell'ambito di una rassegna dedicata alla promozione di gruppi emergenti e nuove pubblicazioni provenienti dal nostro territorio. È stato un evento che ha visto una partecipazione molto intensa e di cui ancora siamo entusiasti.
Altro da dichiarare?

Più che un punto di arrivo, la pubblicazione dell'album è un punto di partenza: il tour promozionale è in continuo allestimento e stiamo già lavorando a nuove canzoni che moriamo dalla voglia di incidere, si spera nell'inverno. I Misteri del Sonno non hanno nessuna intenzione di fermarsi, continuate a seguirci!

Etichette: , , , , , , , , , , , , , ,

4 Commenti:

Alle 4 luglio 2016 alle ore 00:13 , Blogger Alligatore ha detto...

Disco veramente divertente, scanzonato, di auentico pop-rock italico.

 
Alle 4 luglio 2016 alle ore 00:19 , Blogger Alligatore ha detto...

Dieci tracce, tra le quali ben due cover, una più bella dell'altra: I Am Happy dei Soerba, energico pop ironico dal gran ritmo, e la pregevole versione di Sugar Man di Sixto Díaz Rodríguez, un vero rocker da riscoprire (fatelo iniziando a guardare il film sulla sua incredibile storia, Searching For Sugar Man).

 
Alle 4 luglio 2016 alle ore 00:22 , Blogger Alligatore ha detto...

Solo questi due brani varrebbero l'acquisto del disco, ma io aggiungo Perdente alternative-rock puro, Resto in casa per lo spirito surreale, Arrivederci per il testo e la musica e quelle gran schitarrate :)

 
Alle 4 luglio 2016 alle ore 00:23 , Blogger Alligatore ha detto...

E voi? Provate ad ascoltare Il nome dell'album è I misteri del sonno e ditemi le vostre preferite ...

 

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page