Mikeless, Il maniaco
Taitù Music
Esordio ufficiale di Mikeless al secolo
Michael Fortunati. Artista di strada, di quelli che con la propria voce, una
chitarra e una loopstation, ti disegnano un mondo davanti; il suo, piccolo o
grande che sia. Come ha fatto con Il
maniaco, un album completamente acustico, otto bozzetti ironici, fatti di
parole e suoni tanto semplici quanto diretti.
Le canzoni più
apprezzabili sono le prime, quali Anima,
brano che riflette con sincerità, mi pare, sul femminile, Castigo, celantanata
dedicata all’amata, Il maniaco, ben
calibrato racconto di uno stalker telefonico. Coda infuocata con il sarcasmo
sui rapporti genitori/figli di Solstizio
generazionale (pure troppo), e la tirata sui sintomi/atti dell’innamoramento
di Funky Blues, l'unica traccia arrangiata
con altri strumentisti.
Otto pezzi facili,
cantati in italiano, nei quali traspare in parte una certa autobiografia, tra
ironia e simpatia. Un bel modo di presentarsi. Vediamo cosa farà in seguito …
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