Pasqua 2016, Heidi al cinema
QUI LA RICETTA DAL SITO DELLA LAV
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7 Commenti:
Parole sante!
(La vignetta però mi fa troppo ridere, mi perdonino Heidi e tutte le caprette che fanno ciao!)
Pochi giorni fa, ho letto alcune polemiche riferite alla presunta ipocrisia di affermare di non mangiare tali bestiole in occasione delle festività pasquali. Perché bisognerebbe allora non mangiare mai carne.
La riporto così, perché un po' mi ha fatto sorridere, son sincera :D
(Mangio poca carne, non mi piace e non mangio certe bestiole, sarò pure ipocrita, ne risponderò personalmente :D ma sono cannibale, sì)
Heidi se l'è meritata :D
Auguri di buone feste ^_^
@Ciccola
... le caprette non solo ti perdoneranno, ma rideranno con te.
@Glò
In realtà io non sono vegano e manco vegetariano e men che meno cattolico, ma mi sembra ipocrita da parte di chi cattolico lo è, mangiare agnello, fare una strage di agnelli, in un giorno dedicato alla pace e alla resurrezione. Sul non mangiare carne, sull'essere vegetariani e/o vegani, sull'essere cattivi o buoni, cannibali o insettivori, dovremmo aprire un dibattito serio, che si dovrebbe concludere con la constatazione che la società dei consumi ha creato mostri, uccidendo tradizioni vere (che non è quella di mangiare l'agnello a pasqua), ricorrenze e tutto quello che vuoi in nome del mercato, unico dio, profeta, ideologia. Grazie per gli auguri, ma da ateo, ti dico che per me è un giorno come un altro, a parte il fatto che lunedì non lavoro (ed è una gran bella cosa).
p.s. credo che mangiare carne spesso faccia male, non mangiarne, senza valide alternativa, sia in parte dannoso. Il mercato non ha ancora studiato valide alternative, se non di nicchia. La carne da catena di montaggio, oltre ad essere lager per animali, è, come tutti i prodotti industriali, insana, alla lunga uccide i nostri poveri e inconsapevoli corpi. La carne di un contadino vero, probabilmente è meno insana di quella industriale (non saprei quanto meno, forse tanto, forse poco), e l'assassinio dell'animale meno cruento, ma sempre assassinio. Ripeto, eticamente e dal punto di vista medico, il dibattito sarebbe ampio, da fare, e inchioderebbe la società dei consumi.
Posso dire che un po' d'agnello arrosto l'avrei mangiato volentieri, anche perché tradizionalmente un agnello non viene allevato come animale da compagnia, e quando un bambino lo crede tale, la mamma lo fa sparire e non gli dirà mai che è la carne che ha nel piatto. Tradizionalmente però la fine della vita dell'agnello è quella, ma non ha nulla a che vedere con la catena di montaggio di certi allevamenti!
Lo so che l'avresti mangiato, ma ieri c'era solo vino, e riso, ah, ah, ah ...
In parte concordo, ma in parte credo che sarebbe giusto, un domani, presto, con una società diversa e auspicabile, non vedere gli animali come pietanza, ma semplicemente come altri esseri viventi (non da allevare).Utopia?
Li ammazzeremmo comunque, per difenderci dall'invasione, visto che che gli animali non hanno bisogno di farsi due calcoli in tasca prima di procreare. E lo faremmo anche per difendere le nostre verdure e la nostra frutta. Se invece tu pensavi che l'uomo produrrà mangimi per sfamare orde di animali senza avere da loro nulla in cambio, allora sì, è un'utopia :D Forse riusciremmo "solo" a diminuire il consumo...
Be', io credo nel controllo delle nascite dell'uomo, e credo anche, che usando la tecnologia, si riesca a fare un controllo delle nascite degli animali ... già il non farli riprodurre dagli allevamenti intensivi, sarebbe una conquista. Poi, grazie a tecnologie che abbiamo, e a bravi veterinari, si potrebbe fare un controllo delle nascite spontaneo. Non è difficile.
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