NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE
Cantautorato
DOVE
ASCOLTARLO (in parte o tutto)
LABEL
Muki
Edizioni, Panico Dischi
PARTICOLARITA’
Nulla
da dichiarare
SITO
O FB DEL GRUPPO
CITTA’:
Foligno
(Pg)
DATA
DI USCITA
20
novembre 2015
Come
è nato Ultimi?
Il disco è nato sulla scorta del primo anno di
esperienze come band; all’esito dell’uscita del nostro ep abbiamo raccolto le
cose inedite che già proponevamo nei live e che sembravano funzionare e le
abbiamo incise. Era semplicemente arrivato il momento di confrontarci con una
sfida più dura dopo un esordio nato per gioco. I tempi erano maturi insomma;
che poi ne sia emerso un lavoro coerente ed apprezzabile questo dovrà essere il
pubblico a decretarlo.
Perché questo titolo? … una
dedica?
Ci siamo resi conto che,
sebbene in contesti a volte diacronicamente diversi, il tema centrale delle canzoni
era quello della sconfitta. Per questa ragione “ultimi” ci sembrava un bel
titolo, suona un po’ come una condanna inappellabile, era immediato.
Come è stata la genesi del cd,
dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Come dicevo avevamo del
materiale inedito all’esito dei concerti di promozione del primo ep, “la vita è
un tutto sommato”, poi nei mesi abbiamo scritto cose nuove, magari con una
consapevolezza diversa, superiore. Così siamo arrivati all’estate con un numero
di pezzi, già in parte pre-prodotti, tali da poter consentire la realizzazione
di un lp. Così, con la produzione di Stefano Ricco’ abbiamo registrato
professionalmente questo lavoro nel suo Dude Music Studio di Correggio (Re).
Sono stati giorni molto intensi ma indimenticabili, abbiamo lavorato con dei
grandi professionisti che hanno “ricamato” dei bei vestiti alle nostre
canzoncine.
Qualche episodio che è rimasto
nella memoria durante la lavorazione del disco?
Sicuramente un senso di
affaticamento mai provato prima nella nostra carriera di aspiranti musicisti: i
giorni a disposizione erano pochi e abbiamo sostenuto turni di registrazione
a volte davvero stremanti. Allo stesso
tempo tuttavia, al momento di coricarsi in hotel, era già fortissima la voglia
di ricominciare la mattina seguente.
Se questo cd fosse un
concept-album su cosa sarebbe? … anche senza volerlo.
Possiamo dire che in un certo qual modo è
presente un filo conduttore di tutte le tracce, questo è innegabile,
sicuramente è rappresentato dalla tematica della sconfitta, della sensazione di
non trovarsi al posto giusto al momento giusto, pur avendo magari le capacità,
in astratto, per realizzare buone cose. Parafrasando un film che ha riscosso
grande successo recentemente “grandi sforzi per risultati miserabili”.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo
del quale andate più fieri di Ultimi?…
che vi piace di più fare live?
Personalmente il pezzo di cui
vado più fiero è “Banco Ambrosiano” perché credo, in tutta modestia, di essere
riuscito a parlare di un personaggio particolare come Roberto Calvi senza
necessariamente concentrarmi sulla figura pubblica e riuscendo invece a
focalizzarmi sull’umanità del personaggio.
Il cd è uscito con Muki
Edizioni e Panico Dischi … Altre realtà importanti attorno al disco?
Si, innanzitutto ci avvaliamo
della consulenza di Antonia Peressoni di Sbam per quanto concerne l’ufficio
stampa e di Uma Sound sul versante del booking.
La copertina è molto
divertente, rivela sempre più particolari a ogni nuovo sguardo. Come è nata e chi
è l’autore?
L’autore è Lorenzo Marchionni,
un giovane e validissimo studente di Design che ha progettato dall’inizio alla
fine tutto il lavoro grafico sulla base di nostre indicazioni di massima su ciò
che volevamo trasmettere con questo album. È sostanzialmente una iconografia
stilizzate delle tante diverse maschere che, volenti o nolenti, siamo portati
ad indossare nella quotidianità. Anche il colore, in abbinamento
all’espressione del viso, è frutto di uno studio che l’autore ha condotto circa
il tipo di sensazioni che una certa cromaticità tende a trasmettere. In
sostanza si tratta di un lavoro volutamente pop, ma allo stesso tempo molto
ragionato.
Come e dove avete presentato/presenterete
l’album?
Abbiamo realizzato il video
del singolo “Restiamo Nascosti” grazie
alla collaborazione del nostro pubblico e ne è uscito un lavoro semplice ma molto
efficace in chiave comunicativa. Poi abbiamo suonato in tre eventi live di
anteprima: uno nella nostra città, uno a Roma ed infine uno nella Terra che ha
visto nascere l’album, cioè l’Emilia. Poi siamo partiti con una attività live
piuttosto continua che si è protratta fino alle festività Natalizie. Da metà
gennaio saremo nuovamente a spasso.
Altro da dichiarare?
Nulla di particolare, a parte un ringraziamento
estemporaneo a Carlo Lucarelli poiché, con trasmissioni come Blu notte –
Misteri Italiani, è stato una fonte di
ispirazione primaria e privilegiata nelle nostre composizioni.
Etichette: Antonia Peressoni, Canautorato, Carlo Lucarelli, Foligno, Il Geometra, In palude con ..., Intervista, Lorenzo Marchionni, Muki Edizioni, Panico Dischi, Perugia, Roberto Calvi, SBAM, Ultimi, Umbria
7 Commenti:
Passo di qua per un saluto. Mi fa piacere sapere di non essere l'unica a scrivere a quest'ora ^_^. Comunque è sempre bello farmi una cultura musicale passando da te (io che sono molto ignorante in materia imparo sempre qualcosa, grazie!)
Grazie per il passaggio notturno, credo che avevamo appena spento, per piombare pesantemente nel regno dei sogni, dai quali siamo usciti poco fa :))))
Be', qui in palude musica di nicchia, ma di assoluta qualità ... come il Geometra, che stiamo ascoltando ora. Più tardi le preferite.
Altra realtà musicale che non conoscevo e, letto il titolo, mi ero un po' spaventata. Alla categoria geometri NOn va tutto il mio amore! Meno male qui si parla e si fa musica!
Non credo che ci siano categorie peggiori di altre ... solo persone peggiori e migliori di altre. Di sicuro si sono scelti un nome curioso ... se passano di qui chiedo loro: perché vi chiamate così, Il Geometra?
Per quanto riguarda le canzoni preferite dico la prima e l'ltima, cioè Prima dell’isola, canzone d’amore stralunata, sotto certi aspetti musicalmente vicina a un certo Massimo Bubola, Preghiera rossa pezzo forte e intenso con chitarra carezzevole. Poi la title-track, malinconica e suggestiva (mi ricorda, nel cantato, ironico, Ivan Graziani), Restiamo nascosti, Biblioteche comunali. Questi i miei pezzi preferiti ... chi altri mette?
Ascoltato tutto, ho scelto come mie preferite Prima dell'isola, Restiamo nascosti e Infiniti mondi. Ma anche Preghiera rossa, con meno chitarra e più... (un altro strumento), mi ha colpito. Insomma Alli, siamo in sintonia ;)
... sintonia piena (abbiamo ascoltato il cd insieme, senza dire una parola).
Ottime scelte ;)
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