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sabato 23 gennaio 2016

In palude con Il Geometra


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE
Cantautorato
DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto)
Spotify, Youtube, Apple Music
LABEL
Muki Edizioni, Panico Dischi
PARTICOLARITA’
Nulla da dichiarare
SITO O FB DEL GRUPPO
CITTA’:
Foligno (Pg)
DATA DI USCITA
20 novembre 2015 

L'INTERVISTA
Come è nato Ultimi?  
 Il disco è nato sulla scorta del primo anno di esperienze come band; all’esito dell’uscita del nostro ep abbiamo raccolto le cose inedite che già proponevamo nei live e che sembravano funzionare e le abbiamo incise. Era semplicemente arrivato il momento di confrontarci con una sfida più dura dopo un esordio nato per gioco. I tempi erano maturi insomma; che poi ne sia emerso un lavoro coerente ed apprezzabile questo dovrà essere il pubblico a decretarlo. 
Perché questo titolo? … una dedica?
Ci siamo resi conto che, sebbene in contesti a volte diacronicamente diversi, il tema centrale delle canzoni era quello della sconfitta. Per questa ragione “ultimi” ci sembrava un bel titolo, suona un po’ come una condanna inappellabile, era immediato.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Come dicevo avevamo del materiale inedito all’esito dei concerti di promozione del primo ep, “la vita è un tutto sommato”, poi nei mesi abbiamo scritto cose nuove, magari con una consapevolezza diversa, superiore. Così siamo arrivati all’estate con un numero di pezzi, già in parte pre-prodotti, tali da poter consentire la realizzazione di un lp. Così, con la produzione di Stefano Ricco’ abbiamo registrato professionalmente questo lavoro nel suo Dude Music Studio di Correggio (Re). Sono stati giorni molto intensi ma indimenticabili, abbiamo lavorato con dei grandi professionisti che hanno “ricamato” dei bei vestiti alle nostre canzoncine.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Sicuramente un senso di affaticamento mai provato prima nella nostra carriera di aspiranti musicisti: i giorni a disposizione erano pochi e abbiamo sostenuto turni di registrazione a  volte davvero stremanti. Allo stesso tempo tuttavia, al momento di coricarsi in hotel, era già fortissima la voglia di ricominciare la mattina seguente.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … anche senza volerlo.
 Possiamo dire che in un certo qual modo è presente un filo conduttore di tutte le tracce, questo è innegabile, sicuramente è rappresentato dalla tematica della sconfitta, della sensazione di non trovarsi al posto giusto al momento giusto, pur avendo magari le capacità, in astratto, per realizzare buone cose. Parafrasando un film che ha riscosso grande successo recentemente “grandi sforzi per risultati miserabili”.
 C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di Ultimi?… che vi piace di più fare live?
Personalmente il pezzo di cui vado più fiero è “Banco Ambrosiano” perché credo, in tutta modestia, di essere riuscito a parlare di un personaggio particolare come Roberto Calvi senza necessariamente concentrarmi sulla figura pubblica e riuscendo invece a focalizzarmi sull’umanità del personaggio.
Il cd è uscito con Muki Edizioni e Panico Dischi … Altre realtà importanti attorno al disco?
Si, innanzitutto ci avvaliamo della consulenza di Antonia Peressoni di Sbam per quanto concerne l’ufficio stampa e di Uma Sound sul versante del booking.
La copertina è molto divertente, rivela sempre più particolari a ogni nuovo sguardo. Come è nata e chi è l’autore?
L’autore è Lorenzo Marchionni, un giovane e validissimo studente di Design che ha progettato dall’inizio alla fine tutto il lavoro grafico sulla base di nostre indicazioni di massima su ciò che volevamo trasmettere con questo album. È sostanzialmente una iconografia stilizzate delle tante diverse maschere che, volenti o nolenti, siamo portati ad indossare nella quotidianità. Anche il colore, in abbinamento all’espressione del viso, è frutto di uno studio che l’autore ha condotto circa il tipo di sensazioni che una certa cromaticità tende a trasmettere. In sostanza si tratta di un lavoro volutamente pop, ma allo stesso tempo molto ragionato.
Come e dove avete presentato/presenterete l’album?
Abbiamo realizzato il video del singolo “Restiamo Nascosti”  grazie alla collaborazione del nostro pubblico e  ne è uscito un lavoro semplice ma molto efficace in chiave comunicativa. Poi abbiamo suonato in tre eventi live di anteprima: uno nella nostra città, uno a Roma ed infine uno nella Terra che ha visto nascere l’album, cioè l’Emilia. Poi siamo partiti con una attività live piuttosto continua che si è protratta fino alle festività Natalizie. Da metà gennaio saremo nuovamente a spasso.
 Altro da dichiarare?
Nulla di particolare, a parte un ringraziamento estemporaneo a Carlo Lucarelli poiché, con trasmissioni come Blu notte – Misteri Italiani, è stato  una fonte di ispirazione primaria e privilegiata nelle nostre composizioni.


7 commenti:

  1. Passo di qua per un saluto. Mi fa piacere sapere di non essere l'unica a scrivere a quest'ora ^_^. Comunque è sempre bello farmi una cultura musicale passando da te (io che sono molto ignorante in materia imparo sempre qualcosa, grazie!)

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  2. Grazie per il passaggio notturno, credo che avevamo appena spento, per piombare pesantemente nel regno dei sogni, dai quali siamo usciti poco fa :))))
    Be', qui in palude musica di nicchia, ma di assoluta qualità ... come il Geometra, che stiamo ascoltando ora. Più tardi le preferite.

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  3. Altra realtà musicale che non conoscevo e, letto il titolo, mi ero un po' spaventata. Alla categoria geometri NOn va tutto il mio amore! Meno male qui si parla e si fa musica!

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  4. Non credo che ci siano categorie peggiori di altre ... solo persone peggiori e migliori di altre. Di sicuro si sono scelti un nome curioso ... se passano di qui chiedo loro: perché vi chiamate così, Il Geometra?

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  5. Per quanto riguarda le canzoni preferite dico la prima e l'ltima, cioè Prima dell’isola, canzone d’amore stralunata, sotto certi aspetti musicalmente vicina a un certo Massimo Bubola, Preghiera rossa pezzo forte e intenso con chitarra carezzevole. Poi la title-track, malinconica e suggestiva (mi ricorda, nel cantato, ironico, Ivan Graziani), Restiamo nascosti, Biblioteche comunali. Questi i miei pezzi preferiti ... chi altri mette?

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  6. Ascoltato tutto, ho scelto come mie preferite Prima dell'isola, Restiamo nascosti e Infiniti mondi. Ma anche Preghiera rossa, con meno chitarra e più... (un altro strumento), mi ha colpito. Insomma Alli, siamo in sintonia ;)

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  7. ... sintonia piena (abbiamo ascoltato il cd insieme, senza dire una parola).
    Ottime scelte ;)

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