Due parole con i Kaufman
Presentato ufficialmente alla mitica Latteria Molloy il 10 di ottobre, Le tempeste che abbiamo è stato prodotto artisticamente da Alessandro Raina (presente in un sacco di progetti del vero indie italico), che ha collaborato anche alla stesura dei pezzi assieme al leader della band Lorenzo Lombardi, cantando/suonando in molti di essi. Registrato da Marco Franzoni presso il Blufemme Stereotec di Montirone (Bs), mixato da Marco Caldera presso il Red Carpet Studio di Brescia, masterizzato da Giovanni Versari presso La Maestà Mastering di Tredozio (FC), conta su un bel po’ di collaborazioni. E anche in questo sta la sua forza. O no? Parliamone … pronti?
Etichette: Alessandro Raina, Brescia, Cantautorato, Due parole, Giovanni Versari, Intervista, Irma records, Kaufman, La Maestà Mastering, Le tempeste che abbiamo, Lombardia, Marco Caldera, Pop, Red Carpet Studio, Rock
94 Commenti:
Eccomi
Ciao a tutti, ci sono anche io!
Spero che la tempesta sia solo nel disco e non anche nella connessione!!
Ciao Lorenzo, benvenuto in palude...
Ah, ah, ah, ciao Elle... speriamo sia così.
Sono in ambasce con la tecnologia mi sa...ogni volta devo dimostrare di non essere un robot...
C'è ancora il capthca?
C'è anche per te Elle?... o solo quelli non loggati?
Per me c'è...ma temo di non essere loggato
Io non l'ho incontrato!
Lorenzo loggati!
Aiuto, come si fa?
Dovrei forse loggarmi?
Credo l'abbia messo blogspot e non si possa togliere... se non riesci a loggarti ad un blog, o altra pagina, dobbiamo farla così... purtroppo è un'impostazione fissa...
Sì, se riesci a loggarti a qualcosa, è meglio...
C'è l'ho fatta
Adesso ci siamo, buonasera a voi
Evviva!
Perfetto... allora partiamo!
Sono pronto
Come è nato Le tempeste che abbiamo?
É nato da un'urgenza direi; raccontare un disagio esistenziale in parte accettato, come passaggio essenziale della vita adulta; io ho scritto un po' di canzoni...poi Alessandro Raina è entrato in contatto con noi...ci abbiamo lavorato e poi siamo entrati in studio...
Quindi una temesta interna... che si è poi ingigantita incontrando altri, a partire da Raina...
Il disagio della vita adulta, una cosa di cui non si ha il coraggio di parlare nemmeno con gli amici..
Una frase che mi è sempre frullata in testa, insegnata da artisti con più esperienza di me è che non è obbligatorio fare un disco...si deve fare solo se è necessario...se hai qualcosa di urgente da dire...e un modo per cerotti aspetti originale di dirlo e un suono...
Perché questo titolo? … non è il titolo di nessun pezzo.
Già Elle...è proprio quello...con la scoperta, avvenuta a poco a poco che, forse, poteva diventare un racconto generazionale
Già Elle...è proprio quello...con la scoperta, avvenuta a poco a poco che, forse, poteva diventare un racconto generazionale
Non è il titolo di un pezzo ma è un verso dell'ultima canzone, Gotham. Ma a parte questo è il tema conduttore del disco, il suo senso profondo credo...ogni canzone racconta una tempesta...
3. Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
È stato un processo lungo: ho scritto, come dicevo, un po' di canzoni; lie ho fatte sentire ad Alessandro e da li si è iniziato a ragionare sulla direzione e sul suono. Abbiamo lavorato ai testi insieme, abbiamo riscritto insieme alcune parti e alcuni pezzi...l'idea era un pop che fosse influenzato da certi gruppi anni 80, gli Smiths sopra tutti, che fosse dilatato nei riverberi, che fosse influenzato dal dream pop e dalla shoegaze...
Che fosse elegante nel suo essere malinconico
Direi che l'intento è riuscito...
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Ti ringrazio molto
Be' molti direi: uno per tutti: Alessandro mi chiese cosa volevo dire con esattezza con il disco...eravamo in auto, stavamo andando a mangiare giapponese...io gli dissi che non sapevo nemmeno quale sarebbe stata la mia faccia di li a 5 anni...Alessandro si ferma, ci pensa un po'...poi dice che ha capito il senso del disco...da li abbiamo cercato di mettere quella frase nel disco ma non ci siamo riusciti....ma forse è meglio così, come per il titolo del disco....è bello pensare che le idee guida siano come ombre che si muovono parallele al disco senza farne parte in modo palese
Le linee guida sono nell'inconscio.
Certo, ci sono cose non dette, sotterranee, che sono altrettanto importanti di quelle in supercie.
Poi anche episodi più legati a contrattempi: Alessandro micheli per esempio, chitarrista e rumorista dei kaufman, ha avuto una tendini te durante il disco, ma ha suonato lo stesso ...se non è devozione alla musica questa!
Supercie, vuol dire superficie ;)
Concordo Elle...
A volte le cose sotterranee sono meglio di quelle in superficie, se non lo sai tu che sei nato l stesso giorno di Jack!
Ah, ah, ah, giusto I sotterranei, romanzo sotterraneo del Jack ;)
Complimenti al chitarrista!
Mi riferivo proprio a quello!
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe?
Forse l'abbiamo già detto... ma ribadiamolo :)
Sarebbe su una generazione fragile, che dentro vive il passaggio all'età adulta con il suo dramma e i suoi sconvolgimenti...e che fuori ha visto guerre di conquista, primavere arabe, nascita e morte di ideologie giuste a metà,..che non ha ancora visto placare odi verso la diversità...ma anche una generazione narcisista, ansiosa di raccontare una storia diversa, fare una rivoluzione che non si ritorca su se stessa...una generazione che ha ancora un senso dell'utopia...
Direi un gran bel concept... mi piace, mi piace.
... e allora parliamo delle canzoni!
Grazie infinite"
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di Le tempeste che abbiamo?… che vi piace di più fare live?
Certo, a te quale/i piacciono?
Uau, che bel concept! Attualissimo (un tempo il passaggio era già scavato).
Le canzoni, le canzoni!
Ognuno ha i suoi preferiti, io non saprei dire con certezza, voglio dire, ciascuno ha un ruolo nell'economia del disco, è una parte del tutto, come direbbe John Donne; è una faccia delle tempeste che abbiamo
Lo stesso vale per il live; abbiamo costruito un viaggio concerto in cui ogni canzone rappresenta un passo, vorremmo comunicare un'atmosfera prima di tutto, collegare una sfera sensoriale irrazionale a un racconto di parole...
Posso dire le mie?
Le mie: Alieni saltellante pop con un testo da mandare a memoria (come tutti i pezzi seguenti, del resto...), Il manifesto struggente dei giovani vampiri per i motivi di prima, solo che è più rock cantautorale, Cacciatori di zombie per il cantato e l'originale arrangiamento e poi Astronauta, ...
Vai Elle!
... volevo dire anche Il fiore del loto...
Astronauta sarà il prossimo singolo!
A me piacciono La nostra piccola rivoluzione francese, Santa Kryptonite e Cacciatori di zombie.
Be le avete coperte quasi tutte! Così mi fate felice!
Una l'abbiamo in comune, ma il merito è dei musicisti :D
Abbiamo confermato che è un disco compatto ... tutto da sentire.
Ne sono davvero felice;
L'idea adesso è portarlo in giro il più possibile, il live ha un suo senso che trascende il disco per molti aspetti..
Poi arriviamo al live ... ma restando al disco...
... è uscito con Irma Records, label sofisticata, con una sua fisionomia ben definita...è stato facile incontrarli? Come è successo?
Abbiamo proposto il disco a varie etichette e poi abbiamo incontrato IRMA anche attraverso Antonia, che ora cura il nostro ufficio stampa: è stato un bel' incontro...avevamo unione di intenti e l'idea, molto poco moderna di costruire nel lungo periodo un'attenzione al progetto, io sono pazzo di Antonia!
Irma è un'etichetta storica e per noi è stato un vero privilegio...
Antonia è dentro questo ambiente da anni... l'undergound italico senza Antonia cosa sarebbe?
Antonia ha una sensibilità e un'attenzione che raramente oggi si trova nel mondo della musica...
Copertina particolarissima, con questa ragazza che la tempesta sembra averla in testa. Come è stata scelta? Chi è l'autore? Era uno scatto che già esisteva, oppure nato per il disco?
La foto è di Viola Rolando una fotografa bravissima...abbiamo trovato questa sua foto esistente e ci è piaciuta molto, si sposava perfettamente con l'idea...ci siamo accordati con lei, lei ha sposato il progetto ed ecco fatto...
Il progetto grafico invece è di leonardo traina, mio caro amico...
Molto originale, colpisce e direi in tema con disco e titolo (anche in modo surreale e ironico).
Mi riferivo alla foto, ma anche per il progetto grafico potrebbe andare...
Si l'idea era proprio quella, un richiamo analogico ed elegante al senso di tempesta...
Si il progetto grafico è elegante ed essenziale io trovo...
... ecco che torniamo al discorso sui live!
Come e dove presenterete l’album? …
Abbiamo presentato il disco alla latteria molly a bs e ora è nata la collaborazione con ocarina booking e faremo concerti in giro per raccontare il disco come ti dicevo
Ah importantissimo! Il disco è stato registrato da marco fra zona al blufemme stereotec di montirone e mixati da marco caldera al red carpet studio
Marco franzoni
Certo, dopo lo aggiungo nell'intro ...
Per finire: una domanda che non vi ho fatto, un appello, un saluto a qualcuno, qualcosa che non abbiamo detto o qualcuno che non abbiamo ricordato, da fare assolutamente … troppe cose?
Un saluto a tutti quelli che hanno partecipato al disco, poi ricorderei la formazione dei kaufman che chè composta da Alessandro micheli, Andrea Gaioni, Giorgio marcelli e Simone gelmini ...e alla fotografia che ci siamo fatti raccontando le tempeste che abbiamo dentro...
Direi che è tutto
Grazie Lorenzo... direi che è molto.
Grazie davvero a voi, mi ha fatto molto piacere
Anche a noi, ciao Lorenzo, ciao Elle ;)
Ciao a voi, buonanotte!
Ciao, grazie per la musica e buonanotte a tutti! :)
Buonanotte e buonafortuna ai Kaufman.
Cmq a Genova quando c'è vento capita di avere i capelli così...
Quella faccia un po' così ... ;)
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page