Quasi fuori strada per andare da Gino Strada
Usciamo dall’autostrada a Trento, rientriamo e arriviamo a MART di Rovereto quando Gino Strada ha già iniziato a parlare da poco. Dentro non c’è più posto però (come quando andai a sentire Terzani per gli incontri di Lettere contro la guerra). Fuori c’è una folla concentrata davanti al maxischermo. Mi inserisco nella mischia, destinato a diventare un ghiacciolo, ma felice di sentire parlare di pace. Sì, perché io nasco pacifista integrale (è la mia identità più forte), e trovo necessario rilanciare la Pace, come valore assoluto, in questo momento storico, con la guerra accettata come inevitabile, giusta, un prodotto da pubblicizzare nelle scuole. E allora serve un manifesto per la pace, tipo quello di Russell-Einstein, citato non a caso da Strada.
Davanti al maxischermo nel freddo di Rovereto, le parole di Strada (e di Maso Notarianni accanto), mi scaldano. Se, come ricorda il fondatore di Emergency, più del novanta per cento del parlamento italiano votò nel 2001 per la guerra all’Afghanistan in contrasto con la nostra Costituzione (e poi in Iraq e poi quelli sempre compatti nei rifinanziamenti delle cosiddette missioni umanitarie), c’è qualcosa di storto nel sistema politico. Ma non è una cosa solo italiana, c’è l’economia internazionale a dettare alla politica. Un’economia di guerra. Sono riflessioni che nascono dalla discussione, dalle domande del pubblico, tra di noi. Sono cose così evidenti, che nessuno può negare, ma andiamo avanti così, verso il barato… anzi, ci siamo già dentro.
Il mondo che vogliamo è un manifesto semplice e diretto, come la discussione durante l’incontro. Richiama alle proprie responsabilità una classe politica con le spalle al muro, dopo la caduta di quel famoso Muro. C’è un sistema unico a dominare da allora, e questo detta l’agenda politica, con tagli alla sanità pubblica, alla scuola, alla cultura. Una guerra ai poveri in casa, la guerra nel mondo. Anche questo c’è nel manifesto.
Alla fine riusciamo ad entrare. In piedi assistiamo alle ultime battute. Si parla pure della rivista mensile di Emergency, presto nelle edicole (il primo numero ad aprile), con tanti compagni di Strada che ci scriveranno sopra. Diretta da Gianni Mura (divertente il video/scambio di battute) e Maso Notarianni. Spero abbia successo, per diffondere in modo sistematico una cultura di Pace. Ne abbiamo bisogno estremo.
Il manifesto "Il mondo che vogliamo"
Etichette: emergency, Gianni Mura, Gino Strada, Il mondo che vogliamo, Incontri, Manifesti, Mart, Maso Notarianni, Pace, Rovereto, Terzani, Trentino Alto Adige
36 Commenti:
Grazie Ally per il bel reportage! Hai evocato piacevoli ricordi di Rovereto, del MART, di Gino Strada e Maso Notarianni e sopratutto del piacere di stare insieme a tante persone con cui condividere valori fondamentali come la pace!
Dopo una settimana trascorsa in tutt'altro clima, una salutare boccata di aria pura, fresca e pulita...
Mi raccomando la strada!!!
Già, aria di montagna. A Rovereto vado spesso (quasi sempre in bici), e pure al MART. Mi fa piacere averti evocato ricordi piacevoli (consiglio la mostra su Modigliani, fino a fine mese). Quanto alla strada, io seguo Gino ...
Occhio al volante, allora, prima di tutto! Dopo di che ti confermo che nel mio piccolo sono fedelissimo ad Emergency. Dalle mie parti si fanno di tanto in tanto delle serate di sostegno.
Grazie per il resoconto e per il materiale che hai messo a disposizione. Contenta che tu sia tornato sano e salvo alla palude...
E' vero, c'è bisogno di pace, ma sembra che tutti vogliano la guerra.
Devi dire al parmense di stare più attento!!!
:)
P&L
Grazie davvero per questo post....
troppo spesso ci dimentichiamo che la pace sarebbe la cosa migliore...
o nel caso italiano,una rivoluzione pacifica
.....
ma la vedo dura...
:* :*
Grazie Diego, questo post è davvero bellissimo e fa vivere intensamente le tue stesse emozioni durante la lettura...con inclusa una bella risata all'inizio (voi un po' meno però) per l'accoppiamento Strada-Strada :) Sei forte Ally! ;Ma soprattutto sei vero amico mio!
@AdrianoMaini
Sicuramente occhio al volante, è un'esperienza importante uno scampato incidente. Sì, Emergency va sostenuta, anche perchè indipendente e vera. Mi fa piacere. Ma perchè non c'è più la tua faccia?
@giacy.nta
Prego, spero che si moltiplichino nelle altre città, con resoconti di altri amici blogger. Contento pure io ;)
@Stefy248
Bisogna trasmettere segnali positivi, è l'unico sistema per neutralizzare quelli negativi (il tuo Jova insegna). Non sarei così drastico sul "tutti vogliono la guerra" ... più che altro questi hanno mezzi potenti per diffondere messaggi di guerra. Ecco perchè mi piace sostenere Emergnecy, per contrastare la guerra con la pace.
Il parmense è un tipo lucido e sempre attento, ieri è stato un caso unico. Non succederà più.
@VioletPussy
Prego, felice che ti sia piaciuto il post. Io sono sempre ottimista: il fatto che ieri ci fosse tanta gente, il fatto che se ne parli in rete, il fatto che nasca una rivista dichiaratamente per la pace ...sono tutti segnali positivi. Il resto verrà in seguito.
@Ross
:**:
p.s. bello questo nostro dialogare così ;)
@Nico
Grazie, fa piacere tu sia tornato dal mondo nuovo così in forma. Grazie a te. Quanto alla risata, pure io l'ho fatta quando l'auto si è finalmente fermata e per puro caso in quel momento non c'erano altre auto vicine e manco i numerosi camion. Ci fossero stati, forse non l'avrei raccontata questa storia.
Grazie a te e ai tuoi utimi post, sono andata a rileggere alcune pagine di "Pappagalli verdi". Descrizioni davvero agghiaccianti.
Una coppia di miei amici carissimi ha fatto di questo libro di Strada la bomboniere per il battesimo del loro bimbo.
Sulla prima pagina c'è scritto a penna:
"4 ottobre 2009
Battesimo di Giordano M.
..abbiamo cercato di capire,
perchè i bambini, QUEI bambini..
NON PIANGONO."
Dai che forse siamo sulla buona Strada..quella su cui NON SONO AMMESSI INCIDENTI :)
Già, siamo sulla buona STRADA con amiche come te e amici come quelli che hai tu ...
un bellissimo resoconto, per un manifesto che non può che essere il fondamento per chi vuole ripensare la politica in modo diverso. ho visto il calendario, ci saranno incontri anche non lontano dalla piccola città... :-)
Grazie, concordo sul discorso della politica che o cambia o non esisterà più autonomamente ma schiava dell'economia di mercato ... e allora, se andrai da Gino aspettiamo un tuo resoconto.
c'è bisogno di pace e allora dobbiamo farla, la pace, invece di blaterare e aspettare che ci pensino gli altri.
i nostri gesti quotidiani possono diventare pace, invece di rabbia o acredine omaleducazioneo invidia.
credo che sia a partire da questo che si possa avere veramente la pace.
se noi stessi perprimi non siamo persone "in pace" non possiamo certo sperare che ci sia, la pace.
grazie per il remember delcalendario incontri e del reportage :))
B.
@Bibi
Sicuramente è un discorso giusto, la Pace parte da noi, con i nostri comportamenti quotidiani, con piccoli gesti, ma anche grandi. Facciamoli questi gesti...
Il calendario degli incontri nella speranza che qualcuno ci vada e faccia un post come il mio, scampato incidente a parte :)
uh che giornata intensa deve essere stata! Si "sente" che l'argomento ti appassiona davvero. Peccato che siano poche le persone come te, che non parlano per slogan o per fare bella figura. P.S. deliziosa la parola PACE scritta di tutti i colori! Ciao Alli!
Ciao TuristadiMestiere...sì, direi giornata intensa, e in particolare minuti intensi, sia in auto, sia al Mart, ascoltando Gino. Ti ringrazio per il bel complimento, ma voglio fare l'ottimista (come faccio spesso) e dire che non mi sento solo. I molti che sono andati o andranno a sentire questo manifesto per la pace potranno diffonderlo e condividerlo come ho fatto io: Give Peace A Chance ...
e lo diffondo anch'io... una delle poche organizzazioni alla quale 'credo'! :) *
:)**(;
Beh dai non vi siete fatti nulla per fortuna.
Però concordo con strada, sono gli affari economici internazionali a muovere le guerre. Gli scopi umanitari sono solo un paravento.
Bacio e buon lunedì!
la rivista sarà molto bella, fidatevi
Ci hai riportato tutto con perfezione (come fai sempre del resto) e non possiamo che ringraziarti per questo... devo riuscire ad andare a Pescara. Assolutamente. Un salutone ;)
@Kylie
Sì, alla fine sani e salvi... sul discorso di Strada, è complesso e allo stesso tempo semplice.
@Manfredi
... e che ne sai? L'hai già letta? ;)
@Maraptica
Sarah, tu saprai fare meglio. Vai a Pescara, foto, appunti e poi scrivi sul tuo blog tutto...le foto verranno di sicuro meglio delle mie (ma non solo quelle).
Dopo parecchio tempo torno nello blogosfera e trovo il tuo fantastico post sulla STRADA giusta per la Pace.
Grazie
@Emanuela
... e dove sei stata? Vedi, che fai male a stare lontana dalla blogosfera? Bel gioco di parole, e tu non perdere la STRADA della blogosfera...
@LaMentePersa
Spero la tua febbre sparisca presto Gio', questo è la prima cosa importante, la seconda, manda tanti amici da Gino, e la terza, be', una frase complessa che dice tante cose e riesce pure ad essere ironica. Grazie, ridere delle nostre magagne sulla terra è sempre utile.
sottoscrivo dalla prima all'ultima riga, e sottoscrivo il complimento sincero che hai ricevuto da nico...
anche se il mio pessimismo mi porta a dire, anziché Il mondo che vogliamo, Il mondo che vorremmo, e non avremo.
ma per le cose belle è bello battersi. e se vincerà la merda, sarà bello perdere...
Grazie Nic, tu e Nico (e anche Manfredi) siete gli unici maschietti che hanno scritto due righe, e questo vi fa onore. Che la pace è solo questione da donne? Non credo ... sul pessimismo, io, come sai, all'opposto di te, sono un ottimista. Concordiamo sul fatto che bisogna comunque lottare... sempre.
Pace... vocabolo in disuso?
Non su questo blog. Rilanciamolo insieme Eva ...
Va beh, non è pertinente, ma in occasione della guerra del Kossovo, apparve una scritta su una vecchia casa dalle mie parti : D'Alema bombardiere. C'è rimasta per anni.
Che invidia! Pensare che mercoledì Gino è a Ferrara, ed io non posso andarci!!! Capiterà, sono fiducioso.
@Sara
Pertinente lo è, e molto peggio di quella scritta sul muro sono le bombe sganciate sulla Serbia, quelle sì rimaste per anni, probabilmente ancora oggi, ad inquinare il territorio. I politici passano, le scritte sui muri pure, le bombe restano sulla pelle, sui corpi e nella menti della popolazione innocente ...
@Roby
Gino gira tutto il mese, capiterà, capiterà ...
eh, qualcosa ne so...
... e allora parla, Manfredi! ;)
c'ero pure io lì dentro!
etabeta400
Ciao etabeta400. Benvenuto nella palude. Ottimo posto dove andare quella sera, e anche altre :)
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