Carta, abbonarsi ad un giornale morto ammazzato
L'ALTRO GIORNO HO RICEVUTO QUESTA E-MAIL
Caro Alligatore, sono Gianluca Carmosino, redattore di Carta, settimanale al quale sei stato in passato abbonato e che, come forse saprai, ha promosso una campagna dal titolo «Abbonatevi a un giornale morto ammazzato». Ti scrivo per spiegarti gli obiettivi della campagna, naturalmente nella speranza di invogliarti a ritentare l'esperienza, ma anche per raccogliere la tua opinione. In poche parole, il bilancio di una cooperativa povera ma indipendente come Carta soffre principalmente a causa del sistema della distribuzione in edicola che maltratta i piccoli giornali. Per questo, se noi avessimo, ad esempio, 3/4 mila abbonati, e non 2 mila, potremmo progressivamente ridurre la tiratura, quindi risparmiare sui costi di carta, stampa e distribuzione, e ad esempio andare in edicola solo nelle grandi città e in altre città solo su richiesta, magari cercando anche «punti vendita» alternativi, botteghe o associazioni. Proponiamo allora «abbonatevi a un giornale morto ammazzato» [dal governo che ha deciso di eliminare - anche se non da subito - i finanziamenti all'editoria cooperativa] ma diciamo anche «abbonatevi per due anni», cioè scommettete con noi che saremo in grado di spedirvi il settimanale anche l'anno prossimo e quello dopo. O ancora «abbonatevi in compagnia», ovvero regalate l'abbonamento a un amico. In questi due casi il prezzo dell'abbonamento sarà più basso, per incoraggiare a fare questo passo. In cambio, oltre a pagare la tariffa di posta prioritaria [per far arrivare puntuale il settimanale], offriamo agli abbonati alcuni servizi aggiuntivi, oltre al tradizionale omaggio [specialmente cose buone da mangiare], di cui trovi notizie sul sito http://www.carta.org/campagne/editoria/15235
Per qualsiasi informazione puoi comunicare anche con Andrea dell'Ufficio Abbonamenti[abbonamenti@carta.org, tel. 06 45495659].
Ti chiedo comunque di rispondere anche brevemente a questo messaggio, per capire meglio quali sono i motivi per i quali decidi di abbonarti oppure no. Nel suo piccolo, anche questo vuole essere un modo per migliorare il nostro lavoro. In ogni caso grazie davvero per l'attenzione.
Gianluca Carmosino, CARTA
Tutto sulla campagna
IO HO RISPOSTO CON QUESTE PAROLE
Ciao Gianluca. Devo dire che nell'ultimo periodo ho pensato molto ad abbonarmi a Carta, sia per la crisi economica che attraversate, sia perchè ho ben presente che una crisi economica è anche una crisi di democrazia e in questo periodo il rischio è alto, sia perchè Carta mi piace, come stile e contenuti. Non misono ancora abbonato e forse non lo farò per motivi di tempo e anche economici. Purtroppo, bisogna dirlo, la Rete mangia tempo e spazio alla stampa tradizionale e ho paura (tempo fa non ci credevo) che si stia avvicinando sempre di più la tanto paventata scomparsa della stampa su carta. Spero di sbagliarmi, spero sia possibile una pacifica convivenza tra i due, ma da quello che si vede sembra sempre più vicina.
Alligatore
SUA RISPOSTA
Caro Alligatore, prima di tutto grazie per la risposta. La relazione tra web e stampa è un tema importante: anche per questo dedichiamo tante attenzioni al sito http://www.carta.org/ [a differenze di qualsiasi altro giornale e settimanale di sinistra che va in edicola], ma è chiaro che anche il lavoro in rete ha bisogno di un sostegno economico.
Ai lettori del sito *http://www.carta.org/rivista/15293
Un saluto da collettivo di Carta
Gianluca Carmosino
IL DIBATTITO E' APERTO...
Etichette: Carta, Crisi, Cultura, Dibattito, Giornali, Neoliberismo, politica, Precarietà
25 Commenti:
Sono d'accordo. Internet sta costringendoci tutti a stare davanti al PC per "spegnere" il cervello. Hai fatto caso che non si esce più come prima? Non si esce per incontrare le persone in piazze. CI si incontra solo previo appuntamento telefonico o previo invio e-mail. E tutto ciò è un po' triste.
Io sono un internettomane, però avverto l'impoverimento dei rapporti sociali.
Grazie per avermi visitato.
Genius
Grazie a te per il commento. Allora, meglio uscire a abbonarsi a Carta?
internet non spegne il cervello, anzi....è un'ottimo strumento di democrazia se si è in grado di usarlo.
Tutto dipende dall'uso che se nè fa.
Per carta è un ottimo giornale come il manifesto ma credo anch'io che la rete avrà il sopravvento.
E abbonarsi in rete?
Vero quello che dici, ma vero anche quello che dice Genius. C'è contraddizione? Sono confuso. Quanto all'abbonarsi in Rete sarà forse inevitabile (devono studiare un sistema convincente), ma sarà una cosa diversa.
direi che la rete ti permette di usarlo il cervello se armato di una buona dose di senso critico.
Il problema è quello generale della stampa in italia, e purtroppo a pagarne le conseguenze sono come sempre le "piccole" iniziative, magari proprio le più libere di fare informazione...
Centrato il nocciolo bra, non a caso il tuo cervello è sempre attivo. In più, a rovinare i piccoli giornali indipendenti, ci si mette pure il governo e le sue leggi... povera Carta, poveri noi.
Ormai non compro più quotidiani da tempo.
Se riesci a sfruttare le risorse di internet puoi avere una visione meno canalizzata di quanto avviene. Vado sul corriere per leggere i titoli. Se voglio approfondire vado sul motore di ricerca e mi lascio ispirare.
Sono sicura che Internet possa dare la possibilità di fare grandi cose.
Basta saperla utilizzare con intelligenza.
Un saluto :)
P.
Carta è un bel giornale, ma anche io sostengo troppe iniziative e i soldi per tutto non bastano. E poi c'è il web. Hai ragione comincia a sottrarre tempo alla carta stampata. Come finirà?
marina
Pensavo a questa cosa pochi giorni fa quando uscì la sentenza della scuola diaz: ho comprato 4 quotidiani in preda ad un febbrile conoscenza.
Conoscenza che ho saziato(e non appagato) stando in internet tutto il giorno per aggiornarmi e leggendo i quotidiani tra la sera e la mattina dopo.
Internet credo si auna grande opportunità ma che bisogna saper sfruttare....se ci si limita alle 2 o tre fonti "classiche " e come con i quotidiani...bisogna cercarseli i propri stimoli!
un saluto :)
@P.
Certo, su Internet c'è di tutto. Oggi volevo leggermi Alias (ho gli ultimi 12 numeri da leggere in arretrato, sono abbonato a il manifesto cartaceo), ma non sono riuscito. Un amico che non ha Internet è venuto da me per fare delle ricerche in Rete, (proprio oggi, che avevo deciso di concedermi 2/3 ore senza pc, chiapperi) e ci siamo persi in tutto quello che c'è. Perchè non si compra un pc pure lui?
@marina
Io una volta leggevo 50/60 libri all'anno, ora, che navigo costantemente (lavoro, leggo, mi diverto, dibatto e m'incazzo, faccio nuove amicizie...), nel leggo 10/15; il manifesto, al quale sono abbonato, lo leggo quando capita (anche 10 numeri in un colpo), le news le leggo sul web. C'è stata una ristrutturazione mentale che dobbiamo ancora recepire in toto (almeno io), oltre a quella economica, sociale ecc. Non dico distruggiamo i pc, come dei novelli luddisti, ma ricostruiamo i rapporti economico-sociali subito. Lavorare tutti, lavorare meno, con la crisi in atto e la riduzione del lavoro che il pc inevitabilmente porta, non è un'utopia, ma una necessità. Anche Carta me l'ha insegnato.
@desaparecida
Sulla Diaz troverai molto su Carta, se non ci sei già stata te lo consiglio. Ecco, più che per leggerlo su cartaceo, se mi abbonerò, lo farò per sostenere le sue campagne, le sue idee ... oltre che per la cioccolata di Modica che regala nel suo mega-pacco agli abbonati e la splendida campagna pubblicitaria in atto con la Gelmini, Tremonti ...
Credo anch'io dipenda tutto dal buon senso che ognuno di noi ha nell'utilizzare le cose in maniera intelligente, in maniera critica...
Certo è che il web sta prendendo il sopravvento.
Io aiuterei il Manifesto...
@silvia
Chiapperi silvia, un minuto dopo im mio post. Sì, io il manifesto lo aiuto già (con un abbonamento da circa cinque anni), qualche donazione, qualche post (manca solo la diffusione militante). Voglio fare qualcosa anche per Carta... facciamolo!
Scusate, mi sono espresso male. Spegnere il cervello in senso sociale. Non ci sono più stimoli a incontrare gente FUORI di casa. La gente, ormai, la si conosce tramite chat o tramite SMS o su Facebook, o su Meetic... Insomma, ci siamo capiti.
Una volta era più bello. Ti piaceva una ragazza, uscivi, e innescando un giro di amicizie provavi ad agganciarla, ma in ogni caso ti immergevi nella socialità concreta, quella delle piazze e dei locali pubblici. Non so se mi sono spiegato.
Saluti.
Genius
Sono stata abbonata a Carta per due anni, in quarta e quinta liceo (era più un abbonamento di classe, comunque...). E' un gran giornale, non c'è che dire. Ora lo compro solo ogni tanto, come purtroppo le mie scarse finanze mi costringono a fare anche con altre testate meritevoli.
Gran parte dell'informazione e dell'opinione ormai la recupero sul web, con tutti i vantaggi e i limiti che questo comporta.
Triste e complicata, la situazione dell'editoria italiana...
@Genius
Ho capito cosa intendi e in parte sono sulla tua stessa lunghezza d'onda. Non so se "una volta era più bello" come dici tu, penso che un volta era diverso. Forse è una banalità, tutto cambia, ma non così in fretta come succede (è successo) oggi. Socialità concreta, socialità virtuale: è così distante?
@Ross
Hai avuto degli splendidi insegnanti, se era un abbonamento in classe (e di classe). Concordo pienamente: CARTA è un gran giornale ...triste e complicata la situazione dell'editoria italiana; tutta in mano ad un paio di gruppi con idee di fondo non molto distanti o in crisi perenne.
certo che ho letto Carta,lo faccio spesso! ;)
E si lo caèpisco e condivido quello che dici!
Buona serata! :)
Non che possa dire molto, non conoscevo nemmeno Carta!
Ma Internet continua a "portarmi via" il giusto tempo. Grazie al cielo.
Ciao Luka
@desaparecida
Lo sospettavo...
@luka
Mi fa piacere averti fatto conoscere CARTA; ti piacerà. Guarda il loro sito, fatto bene e con notizie che difficilmente trovi in giro. Ti verrà voglia di leggili pure su carta. CARTA su carta ...
Io la butto innanzitutto su un discorso economico:info su internet sono gratuite,spesso ci trovi notizie che non vengono minimamente calcolate dai nostri media;il giornale costa,è una specie di investimento se comprato tutti i giorni:ad esempio,non comprando più l'unità mi ritroverei con 7 euro in tasca e non sarebbe male;certo,c'è il piacere di leggere su carta,che ovviamente sta scomparendo e crea queste situazioni soprattutto per piccoli giornali;ci vorrebbe una distribuzione più equa ma del resto,se non si hanno più di un tot di abbonati sarebbe una spesa inutile.Cavolo,è un dilemma...
@lamentepersa
Sì, penso che l'abbonamento in Rete sia una soluzione possibile alla crisi che attanaglia la stampa di sinistra; forse si dovrebbe parlare di sottoscrizione in Rete.
@Uhurunausalama
Sì, è un vero dilemma. Ma questo cambio di società che ha sconvolto tutto, ci impone di riflettere... La Rete ha sconvolto? La Rete trovi una soluzione.
Buondì :)
@silvia
Ti pare l'ora di svegliarsi? Vuoi fare la parodia del film di Woody? Il dormiglione? A fare quella sono bravissimo io...
Ma va! :D
Vedi che mi sono svegliata alle 7 e mezza sta mattina...
p.s. finalmente ho trovato "Pranzo di ferragosto" appena ho un pò di tempo lo vedo...Meglio tardi che mai no?
Non è un caso che la crisi di Carta sia anche quello de Il Manifesto... ma chisà perchè Il Foglio non è in crisi...
@silvia
Purtroppo mi sveglio tutte le mattine a quell'ora, a parte quando non lavoro o mi si blocca la sveglia con la linguaccia rossa dei Rolling Stones. Per il Pranzo di Ferragosto non è mai tardi...va bene anche a Natale.
@maurone
Il foglio? Quale? Di chi? De che? Per fare cosa?...
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