Giulio Mozzi è un genio. Scrittore atipico, da anni perso in mille progetti (molti dei quali su Internet) ora è alle prese con un’incredibile mostra scaturita dalla mente di uno scrittore inventato (da lui e dall’artista
Bruno Lorini):
Carlo Dalcielo. Una mostra, pensate la pensata, nata da una poesia di
Carver, il padre del minimalismo (giusto per ritrarlo con una frase fatta).
Dalcielo ha preso questa poesia,
Il pittore e il pesce, l’ha squartata in cinquantacinque inquadrature di una sceneggiatura e ha proposto a cinquantacinque artisti di realizzarne una. È nata un’opera collettiva, che dopo essere stata ospitata a Piacenza è in questi giorni a Venezia, alla
Fondazione Bevilacqua La Masa in Piazza San Marco. C’è pure un libro con la poesia di
Carver e le opere realizzate per l’occasione. Ovviamente è edito da
minimum fax, l’editrice romana responsabile di tutta la produzione carveriana tradotta in Italia. La trovata è spiazzante, una provocazione culturale degna del quarantennale del Sessantotto, con le arti che si fondono e confondono e non sono più uguali.
http://ilpittoreeilpesce.wordpress.com/http://www.minimumfax.it/home.asp Etichette: Arte, Bruno Lorini, Carlo Dalcielo, Giulio Mozzi, IconePop, Libri, Minimum Fax, Nordest, Raymond Carver, Rock, Sessantotto, Venezia
8 Commenti:
Oddio, il genio è Bruno Lorini: l'idea è sua, e anche la maggior parte del lavoro. Per non parlare del contributo di Carlo.
Grazie per l'apprezzamento e la segnalazione.
Geniale è tutto il progetto e tutti quelli che ci stanno dietro. Doverosa la segnalazione per tante cose che sai ... l'apprezzamento è per il libro e per il progetto, non ho visto la mostra; dopo Piacenza e dopo Venezia, sono previste altre città?
Se trovo il tempo di passare alla Bevilacqua poi ti racconto... Un abrazo
Amigo veneziano, solo l'idea base merita un passaggio, spero tu riesca ad andare...
E, se ci vai, manda un a bella corrispondenza, mi raccomando.
Ally se me lo dicevi prima andavo pure io, magari si organizzava una bella gita a Venezia... mi spiace chiuda solo domani!
G
Dopo Piacenza e Venezia saremo probabilmente a Padova in giugno (siamo in trattative). Stiamo esplorando le possibilità di andare a Roma e Milano (ma è difficile). Ci sono arrivate anche delle proposte, che però dobbiamo valutare con attenzione (l'opera è grande, 55 pezzi, e portarla in giro ha dei costi seri: e noi ci abbiamo già speso dentro parecchio...).
Mi sembra una buona notizia, così chi non è riuscito a vedere la mostra a Venezia andrà a Padova, e magari, prima di raggiungere Milano e Roma, si farà tappa anche a Verona ...
In effetti è una buona notizia perché alla fine non ho potuto andarci... Saluti!
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