domenica 2 marzo 2008

La Ballata di San Michele di Oscar Simonetti - La Storia siamo noi


Ho tra le mani un romanzo particolare, libero e “a parte” come il suo mitico autore, Oscar Simonetti giunto al suo terzo libro. S’intitola La Ballata di San Michele ed è uscito presso l’editore Runde Taarn nella collana LA STORIA SIAMO NOI lo scorso novembre.
Raccontarlo è superfluo, bisogna assolutamente leggerlo. Lo stile è ricco e riflessivo, lontano dalla velocità di scrittura di oggi (di Internet, dove siamo), ma una volta trovato il suo ritmo prende bene.
Ambientato durante l’unificazione d’Italia nel nord, ha come protagonisti un gruppo di amici che diventeranno banditi loro malgrado. La Storia siamo noi, appunto. Nessuno si senta escluso…
L’autore è un versatile pastore di pecore, che vive in un magnifico borgo medioevale sulle colline del lago di Garda, dove vado spesso a cercare di rompermi l’osso del collo (e anche qualcos’altro) con il mio rampichino. Oltre ad essere pastore, libero pensatore e scrittore è stato pure attore, protagonista di una favola ambientata in parte proprio nell’antico borgo medioevale dove abita, Campo; nel sito del film Il mercante di sogni, potete vederlo.

La Ballata di San Michele di Oscar Simonetti, Runde Taarn, 2007, pag 144, euro 9,50

http://www.rundetaarnedizioni.it/index1.htm

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13 Commenti:

Alle 2 marzo 2008 alle ore 22:29 , Anonymous Anonimo ha detto...

Non è per essere maliziosi, ma cos'è che vai a cercare di romperti, oltre l'osso del collo, nell'antico borgo medioevale?
G

 
Alle 3 marzo 2008 alle ore 14:55 , Blogger Alligatore ha detto...

Bella domanda ... vedi, la foto allegata mostra proprio un sentiero che porta a Campo e l'ho scattata in uno dei miei vagabondaggi in bici da quelle parti. Come si può ben notare è un sentiero ripidissimo, una mulattiera dove tanti anni fa salivano sul Monte Baldo con le slitte cariche di legna (ci sono ancora dei segni sulla nuda roccia). Un sentiero pieno di bisce, sassi enormi, ghiaione, dove è facile scivolare ed è impensabile frequentarlo senza un mezzo ben molleggiato (anzi, è da pazzi anche con un buon mezzo molleggiato; servirebbe il supermolleggiato). La scorsa estate sono scivolato battendo dove non batte il sole contro la canna della bici ... ecco cosa si rischia caro/a signor/a G. oltre all'osso del collo...
Per riportare in alto il discorso, dirò che sul quel sentiero è possibile pure trovare l'autore di "La Ballata di San Michele" al pascolo e questo rende il viaggio ancora più affascinante... attenti però, un viaggio non per tutti.

 
Alle 3 marzo 2008 alle ore 16:41 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ally, attento alla prostata.
Simona

 
Alle 4 marzo 2008 alle ore 00:54 , Blogger Alligatore ha detto...

Già Simona, è un mio pensiero fisso (da buon ciclista scavezzacollo).
Per riportare in alto il discorso dirò che da quelle parti è possibile sia passato, molti anni fa, pure Goethe ...

 
Alle 4 marzo 2008 alle ore 15:07 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ally, ma almeno porti il casco?

 
Alle 5 marzo 2008 alle ore 14:17 , Anonymous Anonimo ha detto...

...più che il casco mi sa che ad Ally serva un altro tipo di protezione! :)

 
Alle 5 marzo 2008 alle ore 15:04 , Blogger Alligatore ha detto...

Si effettivamente il casco protegge solo la testa (ma non è poco)e dovrei proprio metterlo anche se non lo sopporto; la scorsa estate nell'ordine:
1.sono andato a sbattere contro un camion (per fortuna il camion era fermo);
2.sono caduto in centro di un paese del lago vicino al semaforo (per fortuna non transitavano auto in quel momento);
3.ho centrato in pieno un paletto all'inzio di una ciclabile che manco a volerlo ci riuscirei in quel di Parma (per fortuna sono riuscito a non cadere); per la cronaca, la comitiva al seguito ancora scherza sull'accaduto(accanto alla visita alla villa di "Novecento" è stato l'avvenimento della gita);
4.sono caduto sul sentiero della foto;
5.lungo una pista ciclabile chiacchieravo con amici e non mi sono accorto di ciclisti che venivano nel senso opposto, beccandomi parole, parole, parole ... (tipo quelle che si lanciano autombilsti nel traffico... ebbene sì, anche con la bici non sono tutte rose e fiori.).

 
Alle 5 marzo 2008 alle ore 17:47 , Anonymous Anonimo ha detto...

Andando in bici in quei luoghi si riesce a capire meglio l'atmosfera magica dei libri dell'Oscar.
Ne vale la pena! anche se effettivamente ci si può rompere qualcosa.
Una nota l'Oscar pascola le capre e non le pecore per gli addetti c'è una grossa differenza anche di mentalità.
A presto alligatore
vetgian

 
Alle 5 marzo 2008 alle ore 19:49 , Blogger Alligatore ha detto...

Grazie vetgian per la nota sui giri in bici e la precisazione sulle capre (e non pecore): è come se qualcuno mi chiamasse coccodrillo invece di alligatore ...speriamo non se ne sia accorta la mia amica Press Sheep.

 
Alle 5 marzo 2008 alle ore 22:02 , Anonymous Anonimo ha detto...

... capre e non pecore...le capre sono mie "compagne" di avventure...
Ma mi sono accorta di qualcosa di ben più grave... :)

Teacher Sheep

 
Alle 6 marzo 2008 alle ore 00:58 , Blogger Alligatore ha detto...

Mi scusi, signora maestra ...controllerò meglio i miei post in futuro, ma il post è una cosa veloce, qualche errore può scappare ...no? Dibattito!

 
Alle 31 luglio 2011 alle ore 20:34 , Anonymous brii ha detto...

eiii Ally, bello sto post!
stavo per scriverti che in effetti Oscar pascola caprette non pecore ma sono arrivata tardi.
:-DDD
cmq, oggi sono stata a Campo, e ho ciacolato con Oscar (oltre ave mangiato il formaggio fatto con il latte delle sue caprette)
fino alla fine di Luglio c'è una bellissima mostra di foto e poesie a Campo.
dai vieni a vedere?
brii

 
Alle 31 luglio 2011 alle ore 21:06 , Blogger Alligatore ha detto...

@brii
Benvenuta nella palude ... sì, avevo commesso un grave errore, ma il mio veterinario di fiducia mi ha corretto. Quanto alla mostra di foto e poesia, spero sia fino alla fine di agosto, perchè oggi è il 31 luglio ;) ... se è così ci passerò di sicuro. Grazie.

 

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