mercoledì 16 novembre 2016

In palude con l’Albero


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Pop, Folk, Psichedelico, Cantautore
DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto): Bandcamp
LABEL Technicolor Dischi
PARTICOLARITA’ E' il primo disco del progetto solista in italiano di Andrea Mastropietro (l'Albero), voce e chitarra dei The Vickers.

CITTA’: Firenze
DATA DI USCITA 20.10.16

L’INTERVISTA
Come è nato Oltre quello che c’è?
E' nato via via, strada facendo. Ho intrapreso un percorso di riavvicinamento alla musica italiana, ascoltando un po' di tutto, dalle cose più impegnate a quelle più facili. Questo mi ha spontaneamente portato a scrivere in italiano, le cose che dici nella tua lingua madre hanno un altro sapore e un'altra importanza, e la cosa mi è piaciuta. I primi esperimenti mi hanno soddisfatto e quindi ho continuato a scrivere nuovi pezzi, tra cui quelli che compongono il disco.
Perché questo titolo? … cosa c’è oltre?
E' in qualche modo un invito a guardare sempre oltre quello che abbiamo davanti agli occhi, oltre le cose più superficiali e materiali. E soprattutto, oltre che un invito di tipo "spirituale", uso una parola grossa, è anche un invito musicale. Nella musica italiana da un po' di tempo si tende troppo spesso alla banalità, a non curare più i progetti musicali come un tempo, ci si ferma all'apparenza, agli elementi che per primi possono far presa sul pubblico. Ecco, forse oggi tutto è valutato sui risultati, siamo tutti un pubblico per qualcosa che è fabbricato in modo mediocre. Anche la mia esistenza quotidiana vorrei potesse andare oltre certi limiti. Pensare a qualcosa di più grande e ampio rispetto a quello che abbiamo sott'occhio tutti i giorni, forse è questo che può rendere la vita più nobile. Tutto ciò penso traspaia dai testi e dalle musiche del disco, non è un concetto facile da comunicare, diciamo che ci ho provato!
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Come detto nella prima risposta, il processo è stato un continuo divenire. Le canzoni sono nate nello spazio di un anno. Ne ho scritte molte e ne ho anche scartate varie, alcune canzoni quando le scrivi non sono ancora pronte per essere registrate, quindi mi sono tenute quelle che ritenevo migliori o più adatte ad essere incise e pubblicate in questo momento della mia carriera. Man mano che si delineavano le canzoni, ho cominciato a capire meglio tutto quello che stavo facendo, il disco ha preso quindi una sua via e a un certo punto è stato facile portarlo a termine.
Oltre quello che c'è è stato anche il primo disco in cui ho curato interamente la produzione e anche la maggior parte del mixaggio. E' stato registrato tra lo studio Savonarola69, lo studio di Technicolor dischi, e casa mia. Un ringraziamento particolare va a Francesco Taddei di Technicolor che oltre a rappresentare l'etichetta con cui faccio uscire l'album, è stato anche protagonista nelle sessions suonando tanti dei sintetizzatori che ho inserito nei pezzi, questo strumento che potremmo definire così italico nel suo uso. Senza di lui molte parti sarebbero state suonate malissimo dal sottoscritto ...
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Non saprei, so che sono andato all'inizio molto veloce affastellando tante idee e spunti creativi, poi a un certo punto, a metà più o meno, mi sono reso conto di quello che stavo facendo, ho realizzato che stavo registrando un disco da solo, in italiano, per la prima volta, diciamo che mi sono stupito un po', perché la frenesia dell'inizio mi aveva portato a non pensare a tutte queste cose. Questo è stato il momento che ricordo con più sorpresa da parte mia, anche perché ero partito con l'idea di fare un EP!
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
In effetti un po' lo è ... anche se non è mai stata la mia idea iniziale. A me piacciono i dischi fatti di canzoni, possibilmente le migliori che uno può mettere, come i dischi di Battisti, dove fatichi a trovare canzoni brutte. Partendo da ciò diciamo che quando ho raggiunto un buon numero di canzoni inizio a pensare a un disco, chiaramente poi queste canzoni sono legate insieme per sempre, soprattutto perché scritte in un determinato momento della vita di una persona. Ma venendo alla tua domanda, direi che questo è un disco sul fermarsi e il ripartire, sul rinascere dopo che ci si è persi, perché succede, molto spesso, in alcuni momenti della vita si cambia, si va avanti ma in modo diverso, ed ecco che altre vite si aprono ai nostri occhi, altre invece si chiudono per sempre, ed è lì che dovremmo andare oltre quello che c'è.
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di Oltre quello che c’è?… che ti piace di più fare live?
I miei preferiti del disco sono Dichiarazione, Scorri come me, Esci fuori, Cuore mio ... metterei anche Niente più e Telefonata tra E. e A. Praticamente tutti o quasi. Dal vivo Esci fuori e Niente più.
Il cd è ricco di collaborazioni a livello produttivo, da Technicolor Dischi a Giovanisì della Regione Toscana. Come sono nate? Altri da citare? …
Technicolor Dischi è un'etichetta giovane, nata nella zona tra S. Miniato e Fucecchio, nei pressi di Firenze. I ragazzi che ne fanno parte sono in gamba e amano la musica. Non è una cosa scontata.  Uno di loro, che ho già citato, Francesco Taddei, è anche un collaboratore dei Vickers, in quanto tecnico in studio e nei live. Ci conosciamo, ci stimiamo, per cui è stato semplice far nascere la collaborazione. Per quanto riguarda la Regione Toscana, la collaborazione è nata perché una giuria selezionata mi ha scelto tra gli artisti toscani meritevoli di un premio, consistente nel mio caso, in acquisto di strumentazione.
Una collaborazione particolarmente importante è quella con una persona fondamentale per la mia esistenza, Elettra, la compagna della mia vita che mi è sempre stata accanto nella realizzazione del tutto e ha scritto il testo di Fragole Rosse e Telefonata tra E. e A. che poi è una trascrizione più o meno fedele di telefonate che ci facciamo, telefonate folli, in cui si parla di tutto.
Copertina gialla, con due occhi, uno rossastro uno bluastro, che a guardarli bene sono dei pezzi di montagna, con alberi sopra. Alberi? Come è nata questa strana copertina? Chi l’autore?
L'autore della foto originale è Francesco Marchi, mio compagno di avventure nei Vickers e oltre. La foto l'ha scattata in Canada se non sbaglio, si tratta di uno scoglio che emerge dal mare, forato da quella apertura che come hai detto tu sembra un occhio, e che sembra darci uno sguardo a quello che è oltre. Lo scoglio termina poi con un albero che spunta in cima. L'ho trovata densa di significati e possibili interpretazioni, mi è piaciuto per es. il fatto che un albero cresca su uno scoglio in mezzo al mare, è una bella foto, tutto qui. Il lavoro grafico di colori e impaginazione è stato effettuato da Jacopo Lietti (Legno, Milano).
Come presenterete dal vivo questo album?
Dal vivo saremo principalmente in tre, e occasionalmente in quattro, dipenderà un po' dalle situazioni e dalla scaletta che suoneremo. Stiamo proprio in questi giorni definendo i dettagli per il live, che come sai rappresenta una parte importante del fare un disco, oggi più che mai.
Altro da dichiarare? 

Amate l'Albero e amate gli alberi, cosa c'è di più bello? CIAO!

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10 Commenti:

Alle 16 novembre 2016 alle ore 00:08 , Blogger Alligatore ha detto...

Geniale, fuori dal tempo e dallo spazio, mi sono innamorato subito di questo disco di una vecchia conoscenza dell'Alligatore ... Andrea Mastropietro voce e chitarra dei The Vickers, ospitati spesso in palude (e io ad un loro magico concerto a Rovereto).

 
Alle 16 novembre 2016 alle ore 00:09 , Blogger Alligatore ha detto...

Qui si canta in italiano, ma è un cantato particolare, la voce di Andrea in-canta in più di un pezzo ... anzi, in tutti i nove pezzi che compongono questo almbum.

 
Alle 16 novembre 2016 alle ore 00:09 , Blogger Alligatore ha detto...

Un album che cresce canzone dopo canzone, e ascolto dopo ascolto, per dirla in critichese :)

 
Alle 16 novembre 2016 alle ore 00:13 , Blogger Alligatore ha detto...

Ma bando alle ciance, vi voglio dire le mie preferite: Giallo di foglie è il mio pezzo preferito, anche se dichiaratmente autunnale, stagione che non amo (ma sono problemi miei). Giallo di foglie gode di un bel testo romantico (senza essere sdolcinato), un incantevole plin plin di chitarra, l'organo che sale, semplice e allo stesso tempo magico.

 
Alle 16 novembre 2016 alle ore 00:15 , Blogger Alligatore ha detto...

Altro pezzo magico è la seguente Fragole rosse, bello nel testo come nell'atmosfera musicale e il perfetto abbinamento voce/chitarra/organo/tamburi ... che la rendono un gioiellino pop.

 
Alle 16 novembre 2016 alle ore 00:18 , Blogger Alligatore ha detto...

Coraggiosa, sperimentale e spiritosa Telefonata tra E. e A, surreale chiacchierata tra l'autore del disco e la sua compagna di vita: gran ritmo e un tappetino elettronico adatto al testo.

 
Alle 16 novembre 2016 alle ore 00:20 , Blogger Alligatore ha detto...

Citerei anche Oltre la maschera dal bel testo cantato con molta intensità, ritmo, poesia, patos, degna conslcusione di un disco che ne ha molto.

 
Alle 16 novembre 2016 alle ore 00:21 , Blogger Alligatore ha detto...

Ne avrei potuto/voluto citare altre, ma mi fermo qui ... c'è qualcuno che ne mette altre?

 
Alle 16 novembre 2016 alle ore 13:45 , Blogger Elle ha detto...

Io metto Giallo di foglie come te e poi Niente più, ma quella che mi piace più di tutte è Scorri come me :)

 
Alle 17 novembre 2016 alle ore 01:07 , Blogger Alligatore ha detto...

Ottime scelte: ovviamente a partire daGiallo di foglie, ma anche Niente più e sì, anche a me piace molto Scorri con me ungran pezzo fin dall'inizio, con coretti, voce di un pennellato incredibile, gran ritm organo magico, che ti fa volare, lievitare, meglio, gran dispiegamento della migliore elettronica. Sì, Scorri con me :)

 

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