lunedì 6 giugno 2016

In palude con i Lapingra


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE
Pop/Musical/Electro/rock/latino americana/shoegaze/new wave/ post apocalittico
DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto)
spotify, bandcamps, youtube
LABEL
Aoisland
PARTICOLARITA’
Autoproduzione
SITO O FB DEL GRUPPO
CITTA’:
Roma
DATA DI USCITA
15 febbraio 2016

L’INTERVISTA

Come è nato The Spectaculis?
Durante le ultime e sporadiche frequentazioni dell'università Sapienza a Roma, ci imbattemmo in un interessante corso di letteratura latina. Il corso era su un poeta del I sec., famoso soprattutto per i suoi epigrammi sboccati e irriverenti, Marziale. La prof che teneva il corso, una ragazza inglese giovane e molto carina, aveva focalizzato gran parte delle lezioni non tanto su questi epigrammi, ma su un libricino che Marziale aveva scritto durante l'inaugurazione dell'anfiteatro Flavio (il Colosseo), il De Spectaculis. Questo titolo aprì le porte della nostra galoppante fantasia. Chissà che evento per i romani vedersi aprire per la prima volta le porte del Colosseo! E assistere all'allagamento dell'arena per simulare una battaglia navale! Insomma, quel titolo ci sembrò fichissimo.
Avremmo scritto uno storia, l'avremmo ambientata nel I sec durante l'inaugurazione del Colossseo. Avremmo tentato la strada del concept.
Perché questo titolo? … scritto così poi.
"De Spectaculis". Due parole antichissime e super moderne allo stesso tempo. Un titolo archetipico. Dovevamo assolutamente trasformarlo in qualcosa. E così decidemmo di svecchiare il "De + ablativo" del complemento di argomento e trasformarlo in un modaiolo "the" articolo inglese che praticamente si usa in tutte le salse e a volte anche un po' a cazzo, come nel nostro caso.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Avevamo scritto già delle canzoni, come Eat a Mandarino e Radio Beethoven. Le avevamo già, prima ancora di decidere che avremmo scritto un concept album. In seguito a questa decisione, cominciammo a scrivere partendo, naturalmente, dal titolo dell'album. La storia è stata scritta man mano che le canzoni venivano composte. All'inizio più che di storia antica, ci sembrava di essere sprofondati in un bel guazzabuglio medievale. Per fortuna il nostro cantante, regista e filologo Umberto Petrocelli ha riordinato tutti i pezzi del puzzle e ha trasformato la storia di una peruviana che coltiva mandarini per poi rivederli come popcorn prima degli spettacoli del Colosseo in un intenso ed epico dramma sulle origini ed il perché della vita, dello spazio e del tempo.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Ne sono successi di episodi durante la nostra lunghissima registrazione! Per prima cosa la sonda spaziale Voyager 1 ha oltrepassato i confini del nostro sistema solare a una velocità di 17.000 km al secondo e questo accadimento ci riempie di orgoglio! Poi abbiamo scoperto acqua liquida su Marte!
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? …
Questo cd è un concept album! Ma se dovessimo farne uno daccapo ci piacerebbe approfondire argomenti come "Il tempo cosmico" "L'undicesima dimensione" "La fusione dell'idrogeno" "Dal Cambriano al Triassico" e altri temi cari al nostro padre adottivo Alberto Angela.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di The Spectaculis?… che vi piace di più fare live?
The Spectaculis, il brano che dà il titolo al disco, è sicuramente uno dei pezzi più strutturati come "musical". Il testo l’ha scritto direttamente Marziale. Il narratore si rivolge al pubblico dicendogli che quello che sta per vedere è lo spettacolo più grande di tutti i tempi e farà difficoltà a capire cosa è realtà e cos’è finzione.
Anche Fifi Mariella ci piace molto, l'overture. E' un concertato a più voci, una sorta di ode alla musa. Sai, quando l'autore, temendo di non farcela, chiedeva alla musa di ispirarlo per la stesura della sua opera. La nostra musa ispiratrice è stata Daniela, la proprietaria di un fast food che ci ha ispirato e sfamato a suon di hamburger e noodles.
Il cd è stato da voi prodotto tramite MusicRaiser, come si è sviluppata queste esperienza produttiva? … nomi da citare attorno al disco?
Avevamo sentito parlare di questo nuovo modo per finanziare un proprio lavoro ... nonostante le prime titubanze dovute alla novità, il nostro manager ci ha convinto a provare la strada del crowdfounding. E alla fine è andata bene, anche se i tempi di lavorazione del disco sono stati lunghissimi e i nostri "backers" hanno dovuto aspettare qualche anno prima di vedere il nostro lavoro finito ...
Copertina che è un capolavoro di colori e fantasia, direi molto in linea con la vostra musica … Come è nata e chi è l’autore?
Il nostro grafico, regista, scenografo, cantante, costumista Umberto Petrocelli l'ha ideata e realizzata. Calcola che sul fronte e sul retro sono disegnate tutte le 88 costellazioni della nostra volta celeste. E' una mappa stellare e può essere utilizzata dai viandanti e viaggiatori occasionali per orientarsi nel mondo senza smartphone.
Come e dove avete presentato/presenterete l’album? …
Il disco è stato presentato al Monk il 12 febbraio durante forse l'unica giornata di epico diluvio romano dell'anno. La serata è stata un gran successo, nonostante le nostre divinità protettrici fossero tutte avverse.
Altro da dichiarare?
Stiamo preparando un lungometraggio ispirato al concept album che avrà l'omonimo titolo "The Spectaculis" per la regia di Umberto Petrocelli. Le riprese finiranno quest'anno, seguirà una fase di post produzione e quindi non abbiamo ancora in mente una data di uscita. Ma siate fiduciosi, se il disco vi è piaciuto, il film sarà una ficata pazzesca.

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6 Commenti:

Alle 6 giugno 2016 alle ore 00:13 , Blogger Alligatore ha detto...

Un disco che è veramente uno spettacolo, lo ascolto da parecchi mesi, ed è ogni volta una sorpresa.

 
Alle 6 giugno 2016 alle ore 00:14 , Blogger Alligatore ha detto...

Impossibile scindere The Spectaculis in singoli brani, più difficile delle altre volte...

 
Alle 6 giugno 2016 alle ore 00:16 , Blogger Alligatore ha detto...

Però, con una pistola puntata alla tempia direi: la title track, perché giocattolosa e strana (perfetta quindi a rappresentare questo disco) a tratti dance e con un flauto dall'Età dell'Aquario. Poi The Girl From Perù, altro pezzo centrale del concept, che potrebbe uscire dalla colonna sonora di Animal House (chi l'ha sentita capisce il perché), Be Friend Of Cocteau, soffice, sognante, sexy, sembra un pezzo scritto da Burt Bacharach, Hotel Banana, Eat A Mandarino, Black Bandana ...

 
Alle 6 giugno 2016 alle ore 00:16 , Blogger Alligatore ha detto...

... e voi? Altre da mettere?

 
Alle 6 giugno 2016 alle ore 12:18 , Blogger Elle ha detto...

Be' suoni in questo disco ce ne sono tanti, di diversi generi. Belle the spectaculis, Hotel banana e fifi Mariella e poi farò il bis e tris ecceteris perché è proprio un bell'album :D
ps. ma quanti sono i Lapingra??

 
Alle 6 giugno 2016 alle ore 22:02 , Blogger Alligatore ha detto...

Concordo su tutto Elle, e rispondo alla tua domanda: i Lapingra sono in 5, ma dal vivo arrivano anche a 16, e per questo disco hanno suonato in una ventina, musicante più, musicante meno ...

 

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