Cosa
è successo a Verona in questi giorni, a partire da sabato notte? Hanno
ucciso un ragazzo del Mali, Moussa Diarra, 26 anni, l'hanno ucciso alla
stazione ferroviaria della città. Un agente della polizia ha sparato,
pare, perché, dicono, Moussa avesse un coltello e fosse agitato. Non
entro nella dinamica (ci penserà la magistratura), anche se penso fosse
possibile agire in modo molto diverso, senza uccidere. Moussa sarebbe
dovuto essere in un altro posto, sarebbe dovuto stare
all'occupazione di Quinzano, dove ero stato anche io (si legga il mio
resoconto qui o qui), un nuovo posto per senza fissa
dimora, dopo lo sgombero del Ghibellin Fuggiasco, dormitorio per
immigrati nella città dell'amore. Continuo a pensare alla fatalità: sei
in un posto invece che in un altro, e poi non ci sei più. Sei solo, in
una città poco ospitale, invece di essere con i tuoi compagni di
sventura in un luogo di ricostruzione, e poi non ci sei più. Non so che
aggiungere, se non qualche bestemmia. Oggi in città, davanti alla stazione ferroviaria, c'è stata
una bella manifestazione di solidarietà. Sì, solidarietà ma anche molta
incazzatura. Ci saranno altre manifestazioni, probabilmente a breve,
ancora più forti. Per ora mi viene da dire che Moussa ci mancherà molto
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6 Commenti:
Letto la notizia, rimangono troppi interrogativi.
Esattamente, ci sono molti interrogativi e mancano immagini (cosa assurda, vista la quantità di telecamete che ci sono in giro).
Metto l'accento sull'amore; quello nel titolo e nella magnifica città del celebre mito. La notizia di cronaca contiene preoccupanti segnali di disumanizzazione, che si ottiene negando i sentimenti umani e per primo, il sentimento amoroso.
Be', che questa società sia scoppiata e abbia bisogno d'amore è un fatto certo, molti segnali, ormai da tempo, lo evidenziano.
E' importante continuare a manifestare per questo omicidio ... bisogna fare vedere che in tanti non condividiamo l'onda razzista che sta invadendo l'Italia.
Sì, anche per far cambiare questa percezione fascista dell'insicurezza e tutte queste balle, create ad arte per portare loro consenso.
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