domenica 17 marzo 2019

In palude con Medicamentosa

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Ambient Techno e Psychedelic Rock
DOVE ASCOLTARLO In bicicletta, in spiaggia, sotto la doccia, o da spotify
LABEL Tempura Dischi
PARTICOLARITA’ Rilassante, danzereccio, riflessivo ed evocativo
CITTA’ Modena
DATA DI USCITA 28 gennaio 2019
L’INTERVISTA
Come è nato Floodd?
Floodd è nato da una serie di pezzi che avevo quasi completato e che giravano attorno a una tematica comune, ho lasciato che un vortice le risucchiasse tutte nello stesso EP.
Perché questo titolo? … cosa vuol dire?
Flood vorrebbe dire "allagamento, inondazione".  La d ulteriore è per rifarsi a "odd" che significa "errore".  Si parla quindi dell'allagamento delle terre emerse nel prossimo futuro e delle conseguenze sul mio modo di vedere il mondo e l'umanità.
Come è stata la genesi del disco, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Nasce dall'idea di un altro disco che poi si è ridimensionato in un sottoinsieme di quel disco. Poi attraverso spunti soprattutto dall'arte futurista ha preso una propria dimensione sonora e di significati. Dalla stesura dei primi pezzi all'uscita devono essere passati circa tre anni!
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione dell’album?
Mi ricordo che Elafonissi ho iniziato a comporla in una sala d'attesa di un ospedale, e ricordo bene anche un pomeriggio in cucina a provare la parte ritmica di Avremo le ali e le branchie e quando le ho fatte sentire per la prima volta agli amici.
Se Floodd  fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Si, è un concept-album probabilmente. Sul futuro della terra e sull'aria e l'acqua, come elementi naturali centrali del nostro futuro. Nonostante si chiami "terra" il nostro pianeta dobbiamo adattarci meglio a questi altri due elementi.
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero dell’intero disco? … che ti piace di più fare live?
Elafonissi è quello che mi diverte di più, anche live, Avremo le ali e le branchie quello di cui vado più fiero.
Come è stato produrre Floodd con Tempura Dischi? Chi più vicino dal punto di vista produttivo?
Tempura Dischi c'est moi.
Copertina molto semplice, diretta, minimale … Come è nata?
Matteo Zanni, un amico di vecchia data, si è interessato molto a Medicamentosa e mi ha chiesto di fare la sua tesi di laurea, in Design, sull'immagine nel mio progetto. Quindi si è occupato di fare copertine, loghi e cura delle grafiche a 360° compresa la strategia di utilizzo dei social, ovviamente coordinandoci insieme. 
Per la copertina ad esempio, gli avevo girato un articolo in cui si parlava di questo enorme vortice oceanico fosforescente avvistato da satellite, di cui non è chiara la conformazione. Da lì è venuta l'ispirazione della copertina. È stato figo!
Come presenti dal vivo il disco?
Dal vivo ora suono con Giulio, mio amico con cui suono da tempo e mi trovo molto bene, suoniamo entrambi chitarra e batteria/percussioni e io controllo anche la parte elettronica e canto. È molto divertente per me e credo molto coinvolgente per il pubblico e si scalda pian piano l'atmosfera fino a una festa finale. C'è molto più "rock" che elettronica che nel disco, penso.
Altro da dichiarare?
Chiamatemi a suonare nel vostro paese e vi offrirò da bere!

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12 Commenti:

Alle 17 marzo 2019 alle ore 00:02 , Blogger Alligatore ha detto...

Disco di ecologia per il corpo e la mente questo dell'elettronico Medicamentosa, aka Bruno Mari giunto al suo terzo lavoro ... Flodd

 
Alle 17 marzo 2019 alle ore 00:04 , Blogger Alligatore ha detto...

Solo cinque pezzi, ma che rendono bene l'idea di quello che vuole dire e fare.

 
Alle 17 marzo 2019 alle ore 00:07 , Blogger Alligatore ha detto...

Etopoiesi, danzereccia, acida, ritmica, solare e chi più ne ha ... vibrante e psichedelica

 
Alle 17 marzo 2019 alle ore 00:10 , Blogger Alligatore ha detto...

Elafonissi, pezzo di elettronica liquida, solare e quasi da musica classica ... per questo, si può forse pensare a Moroder.

 
Alle 17 marzo 2019 alle ore 00:11 , Blogger Alligatore ha detto...

Sinis, pezzo breve, mantrico, avvolgente ...

 
Alle 17 marzo 2019 alle ore 00:13 , Blogger Alligatore ha detto...

Balenabus, titolo divertente, per il pezzo conclusivo, cantato senza mai perdere il ritmo.

 
Alle 17 marzo 2019 alle ore 00:15 , Blogger Alligatore ha detto...

... per questo viene voglia di far ripartire subito il disco, per farsi inondare e riemergere ancora.

 
Alle 17 marzo 2019 alle ore 00:16 , Blogger Alligatore ha detto...

Buonanotte e buonafortuna a Medicamentosa.

 
Alle 17 marzo 2019 alle ore 10:55 , Blogger marcaval ha detto...

oggi pomeriggio provo ad ascoltarlo, adesso non riesco ad entrare su spotify.

 
Alle 17 marzo 2019 alle ore 11:19 , Blogger Alligatore ha detto...

Grazie dell'interesse ... ora vedo che ti è ritornata la faccia, almeno qui ...

 
Alle 17 marzo 2019 alle ore 11:39 , Anonymous accadebis ha detto...

Anch'io proverò l'ascolto. Vedo con piacere che scegli musica emergente.
Un salutone e buona domenica

 
Alle 17 marzo 2019 alle ore 11:43 , Blogger Alligatore ha detto...

Grazie Accadebis ... sì, qui solo giovani! Dentro e fuori 😎

 

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