NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE
- CANTAUTORATO ROCK
LABEL
- AUTOPRODUZIONE
PARTICOLARITA’
SCRITTO E SUONATO INTERAMENTE DA SARA PIOLANTI CON LA COLLABORAZIONE DI
FRANCO NADDEI (FRANCOBEAT)
CITTA’:
MILANO
DATA
DI USCITA – 7 OTTOBRE 2016
Come
è nato Farfalle e falene?
Questo
album racchiude riflessioni scaturite semplicemente dal mio vissuto e dalla mia
comprensione della realtà intorno. Attraverso il mio punto di vista cerco di
dare voce a emozioni ed esperienze che possono essere di tutti, che riguardano
la vita di ognuno di noi. E' un disco che rappresenta per me anche uno sfogo,
un modo per liberare la tensione, la sofferenza e al contempo celebrare lo stupore
e la magia della vita. È nato spontaneamente ma anche necessariamente, per
l'esigenza di esplorare il dentro di me, senza fretta, ma anche senza
particolari aspettative.
Perché questo titolo? … è anche il titolo di uno dei pezzi più
intensi
Farfalle e falene è stato il
primo pezzo che ho scritto per questo album, composto in pochi minuti rispetto
ai miei tempi solitamente infiniti ed è stato come catturare qualcosa che già
esisteva. Scaturito così spontaneamente che anche il titolo appartiene a sé
stesso, io ho solo saputo coglierlo. Rappresenta il dualismo che credo sia alla
base di tutto, principi strettamente connessi ma con aspetti a volte del tutto
opposti, per non dire antagonisti.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla
sua realizzazione finale?
Non c'è stato un criterio specifico, almeno in fase
compositiva. Io scrivo soprattutto per necessità personale, è importante per me
dare una qualche forma alla mia interiorità, alle mie emozioni e sensazioni,
per poterle riconoscere e capire meglio e all'occorrenza sopirle o celebrarle.
Tutti gli arrangiamenti sono stati fatti in studio durante le registrazioni,
avevo le idee abbastanza chiare sulle sonorità che avrei voluto ottenere e la
collaborazione con Franco
Naddei è stata fondamentale perché ha saputo
"tradurmi" nel miglior modo possibile. Abbiamo suonato tutto solo in
due, alternandoci di pezzo in pezzo ai vari strumenti a seconda delle nostre
rispettive attitudini. Personalmente era la prima volta che mi mettevo alla
prova su così tanti aspetti, dalla batteria alle voci, alle chitarre, al basso.
E' stato davvero stimolante e divertente.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante
la lavorazione del disco?
Il più significativo è stato proprio l'occasione che
mi ha portata a registrare e collaborare con Franco Naddei.
In realtà le prime sessioni di registrazione le avevo prenotate in un altro
studio che però all'ultimo momento non fu più disponibile per la data fissata.
Io non volevo aspettare oltre e tramite amici sono stata messa in contatto con Franco, che conoscevo di fama
ma con cui non avevo mai lavorato. Ne è nata una collaborazione che ha saputo
tradurre, interpretare ed elevare il mio sentire musicale come mai avrei
immaginato. Io non credo alle coincidenze, credo a qualcosa che va al di là
della nostra volubile volontà, una sorta di flusso che se colto ci viene in
aiuto creando le condizioni più giuste per noi. E questo flusso mi ha portata
al Cosabeat studio, che oggi credo sia stato il posto
migliore dove far nascere questo sciame impazzito di farfalle e di falene.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe?
Non è un concept album ma se lo fosse sarebbe un
tentativo di rappresentare questo dualismo che riguarda tutto e tutti, il buio
e la luce, il rumore e il silenzio, l'amore e l'indifferenza. E dunque la
conseguente, necessaria ricerca di un equilibrio.
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del
quale vai più fiera di Farfalle e falene?… che
ti piace di più fare live?
Ho sempre pensato alle canzoni come qualcosa che
esiste già indipendentemente da noi, immagino schiere di versi e armonie che
vagano nell'aria aspettando di essere colti. Il mio orgoglio sta semplicemente
nel riuscire a catturare queste musiche fluttuanti, sperando di farlo bene. In
quest'ottica posso dire di essere orgogliosa di tutto il lavoro, come si è
orgogliosi di ogni singolo figlio per cui tendenzialmente non si hanno mai vere
e proprie preferenze. Sono particolarmente grata a Farfalle e falene,
di fatto il pezzo che ha aperto le porte all'intero album e nel live sento una
particolare scossa emotivo con Il nuovo schema e Il
privilegio dell'indifferenza, forse perché entrambi scritti nello
stesso periodo un po' impegnativo, un momento particolarmente buio.
Produzione
artistica di Franco Naddei (Francobeat), che l’ha anche registrato e mixato,
masterizzato invece da Giovanni Versari a La Maestà studio … Altre persone/team
importanti per la realizzazione del disco?
A livello tecnico il disco è stato prodotto solo da me
e Franco,
per tutto il resto dovrei fare un elenco talmente lungo che non saprei dove
cominciare. Sono sicuramente banale nel dire che famiglia e amici sono stati
fondamentali ma una spinta in più l'hanno data anche persone che hanno
attraversato la mia vita quasi come meteore, sparendo probabilmente nel nulla
ma tracciando orbite luminose che resteranno per sempre dentro di me.
Copertina molto particolare, con te in una posizione
di danza, suppongo, come le alte foto dentro e dietro … come sono nati questi
scatti? … chi è l’autore?
L'idea era di rappresentarmi in una sorta di bozzolo,
una condizione quasi primordiale da cui, appunto, spiccare voli di farfalla ma
anche di falena. L'autrice è una mia cara amica fotografa, Ikka Mirabelli.
Come e dove hai presentato/presenterai l’album? …
Stiamo preparando il live proprio in questo periodo,se
non ci saranno intoppi presenteremo l'album a Forlì, Bologna e Milano entro
l'anno. Per tenersi aggiornati sulle date basterà andare alla mia pagina
facebook.
Altro da dichiarare?
Il video del primo singolo, Muore di me, è stata l'occasione
per collaborare finalmente con mia sorella, Giulia Piolanti, performer del Cirque du Soleil.
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Comprate il disco o finisce male ... |
Etichette: Autoproduzione, Cantautorato, Cirque du Soleil, Farfalle e falene, Franco Naddei, Giulia Piolanti, In palude con ..., Intervista, Lombardia, Milano, Piemonte, Rock, Sara Piolanti, Torino
10 Commenti:
Disco intimo e notturno, vero cantautorato alternative-rock. Un voce tutta da ascoltare nei suoi chiaroscuri quella di Sara Piolanti, che mi fa piacere ospitare in palude.
Dieci pezzi cantanti con la stessa intensità, con il giusto ritmo, scazzi, esaltazioni e depressioni. Un gran bel ritratto dell'Italia, anzi, del vivere (male di), oggi.
Qualche pezzo preferito? ... difficile dirne uno rispetto ad un altro, ma ci provo.
Disco ricco, anche il cirque du soleil!
Suonato tutto in due, complimenti Sara e Franco. Mi piace l'atmosfera che crea e ho ben quattro preferite: al primo posto Millenium, seguono Il privilegio dell'indifferenza, Io e te e Canzone per te.
Chiapperi, mi hai battuto sul tempo, e io non riesco a mettere me mie, molto simili alle tue ... ora ci riprovo.
Le mie: Millennium per il ritmo strambo, che sale, come il basso, le grida e l'intensità. Pezzo scatenato/scatenante alternive rock dal bel testo politico, cantato in modo nuovo, mi piace un sacco.
Poi Il privilegio dell'indiffernza con un altro bel testo che resta, gran voce e una bella atmosfera sbarazzina da alternative, come , cantautorato femminile nuovo, che ricorda anche quello classico, testo pregno ... e con questo dico molto.
Molto belle anche la title-track, spaziale, intensa, intima, con il ritmo dei tamburi e una voce che esce piano, piano e la traccia finale, Canzone per te dal passo languido, l'elettronica al servizio dell'uomo, un gran bel piano.
Più che battuto sul tempo, sembra che ti ho letto nel pensiero ;)*
... o mi hai visto saltellare e fischiettare su certi pezzi, piuttosto che su altri ;)*
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