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mercoledì 24 agosto 2016

In palude con gli Zocaffè


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE: Pop-cantautoriale
DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto): Soundcloud, I-Tunes, You Tube ed ovviamente ai nostri concerti
LABEL: Phonarchia Dischi
PARTICOLARITA’: Ironico e riflessivo, atmosfere dal sound variegato ma concettualmente omogeneo.
CITTA’: Viareggio
DATA DI USCITA: 23/09/2016

L’INTERVISTA 
Come è nato Esaurimento?
Esaurimento nasce come nasce in genere un disco, ovvero nasce in un momento dove avevo bisogno di dire tante cose, dove avevo bisogno di descrivere ed esprimere un momento abbastanza intenso della mia vita, diciamo che in quel momento c'erano tutte le carte in regola per poter scrivere un disco che avesse come titolo Esaurimento.
Perché questo titolo? … un titolo molto chiaro e netto.
Perché è un titolo appunto diretto, chiaro, preciso che in un qualche modo rappresenta bene le atmosfere e le riflessioni affrontate nell'album ed essendo stato il primo brano scritto e quindi lo starter di tutto non poteva chiamarsi in altro modo, l'incomunicabilità crea inevitabilmente Esaurimento e nel nostro Esaurimento di incomunicabilità se ne parla parecchio.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
La scrittura del disco è durata più o meno tre mesi, sono stati tre mesi molto belli perché ricchi di creatività e di continuo lavoro, soprattutto notturno come del resto piace a noi, la vecchia formazione si era appena sciolta e quindi mi sono dedicato a pieno e senza tempo alla composizione di Esaurimento cavalcando in maniera produttiva l'onda negativa del momento, nel Febbraio 2015 ho conosciuto Gianmichele Gorga, attuale chitarrista del folk-duo con il quale si è subito creata una bella sintonia e i presupposti per entrare in studio e dare inizio al percorso di produzione.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
In realtà come è facile immaginare ce ne sarebbe veramente tanti da raccontare, anche perché gli episodi strani hanno una gran simpatia per noi (hahah) ma uno che veramente abbiamo sempre ricordato con piacere è quando siamo andati a conoscere il batterista che ci ha dato una mano a registrare il disco, Matteo Breschi che salutiamo con tanto calore. Noi in partenza da Pisa per raggiungere Matteo a Grosseto, quindi per chi non conosce la Toscana diciamo un paio d'ore e mezza di macchina, dovevamo appunto incontrarci per fare due giorni intensivi di prove visto che a breve saremmo dovuti entrare in studio per registrare, arriviamo a Grosseto intorno alle 18 ed avremmo dovuto montare la sala, mangiare qualcosina al volo ed iniziare subito a lavorare fino a tarda notte, ci presentiamo, scarichiamo la macchina e stappiamo la prima birra così tanto per fare un brindisi di rito, cominciamo a parlare come se ci fossimo sempre conosciuti, affrontando i più disparati argomenti tanto da non rendersi conto che nel frattempo erano già passate un paio d'ore buone buone e le birre lascio immaginare ... comincia perciò a farsi sentire un certo languorino allo stomaco che per farla breve ci porta alla tavola di un ristorantino, mangiamo con calma, il vino della casa era buonissimo, la sintonia fra noi continuava a crescere in maniera smisurata e nel frattempo l'ora avanzava, usciti dal ristorante intorno a mezzanotte belli allegri e contenti io e Gianmichele ci siamo guardati e abbiamo detto: “Caro Matteo la batteria non sappiamo come la suoni, ma di sicuro potresti essere uno Zocaffè perfetto!!” (hahaha).
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … meglio togliere il fosse?
Sarebbe sicuramente sull'incomunicabilità dei nostri giorni, una società satura di comunicazione, di continue informazioni, disinformazioni, input, stereotipi, giustificazioni, giudizio e confezioni, canoni e ritmi che appunto creano una società esaurita che non riesce più ad approfondire ed approfondirsi.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di Esaurimento?… che vi piace di più fare live?
Questa è sempre una domanda molto difficile a cui rispondere perché fondamentalmente ogni brano vivendolo dall'interno ha una storia tutta sua che dal momento che viene concepito per descrivere un certo stato d'animo tutte le volte che l'ascolti ti riporta inevitabilmente a quello, diciamo che se dovessimo scegliere tre /quattro brani di Esaurimento per dare un'idea totale del disco sceglieremmo sicuramente Mi Giustifico, Luna e Caro Nonno e anche Fenech (p.t 1).
Il cd è uscito con Phonarchia Dischi, e altre belle realtà dell’underground italico. Come sono nate queste collaborazioni e come avete lavorato con loro?
Bhe, con Phonarchia questo è il terzo disco che facciamo, tutto nacque nel 2012 con il nostro primo album, Il Piglio Giusto, per poi proseguire con Noi non siamo figli nel 2013 ed ora Esaurimento, tutti e tre i dischi sono stati prodotti artisticamente da Nicola Baronti. Con Promorama questa è la prima volta che lavoriamo, gli altri album erano stati promossi da altri colleghi, inoltre questo disco è stato masterizzato al Magnetic Bull studio di Pontedera da Lino Sestini con il quale abbiamo lavorato davvero molto bene.
Copertina molto elegante e ironica, come tutto il progetto grafico. Come è nato e chi sono gli  autori?
La copertina nasce da un'idea mia ed è stata realizzata in maniera eccellente da Davide Bondielli, l'dea era quella di essere diretti e minimali per rappresentare con pochi fronzoli appunto l'incomunicabilità, quindi ho pensato a questi due profili abbastanza simili ma con qualche piccola differenza che possa far pensare ad un uomo e ad una donna, tutti e due con tratto molto spigoloso e grossolano, uno dei due dotato di un grosso orecchio e l'altro dotato di una grossa bocca ossia: “Chi parla non ascolta e chi ascolta non parla”
Come presentate l’album? …
Presenteremo l'album con tanti bei live che stiamo organizzando  e che troverete sulla nostra pagina facebook.
Altro da dichiarare?
Il singolo del disco è Luna, abbiamo fatto un videoclip che ci piace molto ed uscirà il 6 Settembre in anteprima su Sentireascoltare. Guardatelo!!!
Un grande saluto a Diego e a tutti i lettori del blog dell'alligatore.

(Antonio Giagoni – Gianmichele Gorga)

7 commenti:

  1. Nuovo disco dei toscani Zocaffè, che ritornano in palude rinnovati nell'organico, e pronti a stupire con il loro pop ironico e malinconico.

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  2. Un disco che sarà ufficialmente fuori tra circa un mese, ma che stagià girando in palude.

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  3. Tra le canzoni preferite sicuramente Il tempo per il gran ritmo e il bel testo sul tempo, che passa ... come sul tempo che passa è sicuramente Fenech (Pt.1) e Fenech (Pr.2), due brani di un pop ironico e nostalgico messi strategicamente in testa e in coda al disco (l'attrice francese a ricordo di anni che non torneranno più, con tanto di campionamento da qualche sua commedia sexy). Interessante anche la title-track, ipnotico rock elettrico a tratti danzereccio.

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  4. Il disco è comunque tutto da ascoltae, a dimostrazione che gli Zocaffé sono in pista. Disco Phonarchia, label garanzia per certe sonorità toscane...

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  5. Se posso dire la mia, buono da ascoltare in macchina. Tutto. A tutto volume ;)
    Bravi Zoc

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  6. @Cavaliere oscuro del web
    Grazie altrettanto ... e alla prossima.
    @Elle
    In effetti, l'abbiamo ben ascoltato in auto... e non solo. Concordo.

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