NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE:
Pop-cantautoriale
DOVE
ASCOLTARLO (in parte o tutto): Soundcloud, I-Tunes, You Tube ed ovviamente ai
nostri concerti
LABEL:
Phonarchia Dischi
PARTICOLARITA’:
Ironico e riflessivo, atmosfere dal sound variegato ma concettualmente
omogeneo.
CITTA’:
Viareggio
DATA
DI USCITA: 23/09/2016
L’INTERVISTA
Come è nato Esaurimento?
Esaurimento nasce come nasce in genere un disco,
ovvero nasce in un momento dove avevo bisogno di dire tante cose, dove avevo
bisogno di descrivere ed esprimere un momento abbastanza intenso della mia
vita, diciamo che in quel momento c'erano tutte le carte in regola per poter
scrivere un disco che avesse come titolo Esaurimento.
Perché questo titolo? … un titolo molto
chiaro e netto.
Perché è un titolo appunto diretto, chiaro, preciso
che in un qualche modo rappresenta bene le atmosfere e le riflessioni
affrontate nell'album ed essendo stato il primo brano scritto e quindi lo
starter di tutto non poteva chiamarsi in altro modo, l'incomunicabilità crea
inevitabilmente Esaurimento e nel
nostro Esaurimento di
incomunicabilità se ne parla parecchio.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea
iniziale alla sua realizzazione finale?
La scrittura del disco è durata più o meno tre mesi,
sono stati tre mesi molto belli perché ricchi di creatività e di continuo
lavoro, soprattutto notturno come del resto piace a noi, la vecchia formazione
si era appena sciolta e quindi mi sono dedicato a pieno e senza tempo alla
composizione di Esaurimento
cavalcando in maniera produttiva l'onda negativa del momento, nel Febbraio 2015
ho conosciuto Gianmichele Gorga, attuale chitarrista del folk-duo con il quale
si è subito creata una bella sintonia e i presupposti per entrare in studio e
dare inizio al percorso di produzione.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria
durante la lavorazione del disco?
In realtà come è facile immaginare ce ne sarebbe
veramente tanti da raccontare, anche perché gli episodi strani hanno una gran
simpatia per noi (hahah) ma uno che veramente abbiamo sempre ricordato con
piacere è quando siamo andati a conoscere il batterista che ci ha dato una mano
a registrare il disco, Matteo Breschi che salutiamo con tanto calore. Noi in
partenza da Pisa per raggiungere Matteo a Grosseto, quindi per chi non conosce
la Toscana diciamo un paio d'ore e mezza di macchina, dovevamo appunto
incontrarci per fare due giorni intensivi di prove visto che a breve saremmo
dovuti entrare in studio per registrare, arriviamo a Grosseto intorno alle 18
ed avremmo dovuto montare la sala, mangiare qualcosina al volo ed iniziare
subito a lavorare fino a tarda notte, ci presentiamo, scarichiamo la macchina e
stappiamo la prima birra così tanto per fare un brindisi di rito, cominciamo a
parlare come se ci fossimo sempre conosciuti, affrontando i più disparati
argomenti tanto da non rendersi conto che nel frattempo erano già passate un
paio d'ore buone buone e le birre lascio immaginare ... comincia perciò a farsi
sentire un certo languorino allo stomaco che per farla breve ci porta alla
tavola di un ristorantino, mangiamo con calma, il vino della casa era
buonissimo, la sintonia fra noi continuava a crescere in maniera smisurata e
nel frattempo l'ora avanzava, usciti dal ristorante intorno a mezzanotte belli
allegri e contenti io e Gianmichele ci siamo guardati e abbiamo detto: “Caro
Matteo la batteria non sappiamo come la suoni, ma di sicuro potresti essere uno
Zocaffè perfetto!!” (hahaha).
Se questo cd fosse un concept-album su
cosa sarebbe? … meglio togliere il fosse?
Sarebbe sicuramente sull'incomunicabilità dei nostri
giorni, una società satura di comunicazione, di continue informazioni,
disinformazioni, input, stereotipi, giustificazioni, giudizio e confezioni,
canoni e ritmi che appunto creano una società esaurita che non riesce più ad
approfondire ed approfondirsi.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche
pezzo del quale andate più fieri di Esaurimento?…
che vi piace di più fare live?
Questa è sempre una domanda molto difficile a cui
rispondere perché fondamentalmente ogni brano vivendolo dall'interno ha una
storia tutta sua che dal momento che viene concepito per descrivere un certo
stato d'animo tutte le volte che l'ascolti ti riporta inevitabilmente a quello,
diciamo che se dovessimo scegliere tre /quattro brani di Esaurimento per dare un'idea totale del disco sceglieremmo
sicuramente Mi Giustifico, Luna e Caro Nonno e anche Fenech
(p.t 1).
Il cd è uscito con Phonarchia Dischi, e
altre belle realtà dell’underground italico. Come sono nate queste
collaborazioni e come avete lavorato con loro?
Bhe, con Phonarchia questo è il terzo disco che
facciamo, tutto nacque nel 2012 con il nostro primo album, Il Piglio Giusto, per poi proseguire con Noi non siamo figli nel 2013 ed ora Esaurimento, tutti e tre i dischi sono stati prodotti
artisticamente da Nicola Baronti. Con Promorama questa è la prima volta che
lavoriamo, gli altri album erano stati promossi da altri colleghi, inoltre
questo disco è stato masterizzato al Magnetic Bull studio di Pontedera da Lino
Sestini con il quale abbiamo lavorato davvero molto bene.
Copertina molto elegante e ironica, come
tutto il progetto grafico. Come è nato e chi sono gli autori?
La copertina nasce da un'idea mia ed è stata
realizzata in maniera eccellente da Davide Bondielli, l'dea era quella di
essere diretti e minimali per rappresentare con pochi fronzoli appunto
l'incomunicabilità, quindi ho pensato a questi due profili abbastanza simili ma
con qualche piccola differenza che possa far pensare ad un uomo e ad una donna,
tutti e due con tratto molto spigoloso e grossolano, uno dei due dotato di un
grosso orecchio e l'altro dotato di una grossa bocca ossia: “Chi parla non
ascolta e chi ascolta non parla”
Come presentate l’album? …
Presenteremo l'album con tanti bei live che stiamo
organizzando e che troverete sulla
nostra pagina facebook.
Altro da dichiarare?
Il singolo del disco è Luna, abbiamo fatto un videoclip che ci piace molto ed uscirà il 6
Settembre in anteprima su Sentireascoltare. Guardatelo!!!
Un grande saluto a Diego e a tutti i lettori del blog
dell'alligatore.
(Antonio Giagoni – Gianmichele Gorga) |
Nuovo disco dei toscani Zocaffè, che ritornano in palude rinnovati nell'organico, e pronti a stupire con il loro pop ironico e malinconico.
RispondiEliminaUn disco che sarà ufficialmente fuori tra circa un mese, ma che stagià girando in palude.
RispondiEliminaTra le canzoni preferite sicuramente Il tempo per il gran ritmo e il bel testo sul tempo, che passa ... come sul tempo che passa è sicuramente Fenech (Pt.1) e Fenech (Pr.2), due brani di un pop ironico e nostalgico messi strategicamente in testa e in coda al disco (l'attrice francese a ricordo di anni che non torneranno più, con tanto di campionamento da qualche sua commedia sexy). Interessante anche la title-track, ipnotico rock elettrico a tratti danzereccio.
RispondiEliminaIl disco è comunque tutto da ascoltae, a dimostrazione che gli Zocaffé sono in pista. Disco Phonarchia, label garanzia per certe sonorità toscane...
RispondiEliminaOttima intervista!
RispondiEliminaSerena giornata.
Se posso dire la mia, buono da ascoltare in macchina. Tutto. A tutto volume ;)
RispondiEliminaBravi Zoc
@Cavaliere oscuro del web
RispondiEliminaGrazie altrettanto ... e alla prossima.
@Elle
In effetti, l'abbiamo ben ascoltato in auto... e non solo. Concordo.