NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE
Brit Rock
DOVE
ASCOLTARLO Spotify, Deezer, iTunes, Soundcloud, distribuito in tutti i
negozi da Audioglobe
LABEL
Autoprodotto
PARTICOLARITA’
Bello bello in modo assurdo
CITTA’:
Avellino
DATA
DI USCITA 25-11-2015
L'INTERVISTA
Come è nato United States of Mind?
E'
nato dall'esigenza di fissare su disco quello che ci veniva fuori dalle mani in
sala prove e dalla necessità di dare seguito all'ep pubblicato nel 2014 e
provare a fare il salto di qualità.
Perché questo titolo?
Gli stati uniti della mente o del
pensiero sono un luogo non fisico dove ogni cosa è in condivisione: stati
d'animo, emozioni, sentimenti. Nessuna distanza fisica, nessun numero, solo
empatia.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla
sua realizzazione finale?
Dopo
circa un anno di lavoro in sala prove e circa un mese di incisioni, il tutto
seguito da una gestazione di 9 mesi tra mix e master. Le idee erano tante e
necessitavano di un contenitore coerente ed omogeneo, evitando che lo stesso
potesse porre dei limiti. Non è stato semplice, ma siamo orgogliosi ed
estremamente soddisfatti del risultato.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante
la lavorazione del disco?
Beh, vedere il produttore
(Federico Carillo) inseguire delle api per registrarne il ronzio, resterà nelle
nostre menti per sempre. Anche le
sculture di salsicce create dal buon Ciriaco (the Danger) durante le pause pranzo
meritano una menzione. In ultimo, ma non per importanza, il secchio, qualcuno
sa perché.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? …
anche senza volerlo.
Sulla comunicazione assoluta,
senza parole, senza gesti, solo vibrazioni e feromoni.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del
quale andate più fieri di United States
of Mind?… che vi piace di più fare live?
Sarebbe come chiedere a dei
genitori quale sia il figlio preferito. Ogni brano ha la sua quota di pelle
d'oca, sia in studio che live, ognuno ci mette in diretta connessione con chi
abbiamo di fronte e con chi abbiamo al fianco.
United States of Mind è un disco prodotto in autarchia …
chi sono le menti dietro ad esso? Da citare assolutamente.
La musica è quasi tutta figlia
dell'animo sensibile di Dario (the Dario), un uomo che sarebbe in grado di
partorire un doppio in due giorni, facendosi avanzare anche dei B side. I testi
li scrive Giuseppe (the Dabbler) per l'esigenza di cantare ciò che scrive e che
sente in prima persona. Il tutto viene Strutturato e vestito con le chitarre
(in realtà è una ma sembrano mille) di Ciriaco (the Danger) e il basso di
cattiveria di Vincenzo (the Damned). Ogni brano contiene pezzi di derma di
tutti e quattro, ed ogni brano non sarebbe lo stesso se non fosse così. Il deus
ex machina è stato il produttore Federico Carillo che ha dato veste omogenea e
coerente alle 11 tracce, calandosi con noi nella costruzione e nella
sperimentazione dal primo giorno di incisione all'ultimo di master.
Copertina con il titolo scritto con un carattere
particolare e sul titolo stesso la visione di una città dall’alto, sembra,
dietro ad un albero … direi tutto molto
originale. Come è nata? Chi è la mente dietro?
La copertina nasce per caso, è
una foto scattata da Giuseppe a Zurigo; in origine ritraeva una ragazza intenta
ad ascoltare musica in cuffia su una panchina, sotto un albero. Proprio l'idea
di poter condividere l'ascolto con uno sconosciuto, all'insaputa del contenuto
di quelle cuffie, certi che la sensazione provata possa essere in qualche modo
simile, lega la foto al titolo dell'album. La veste definitiva è stata curata
da un nostro caro amico grafico, Felice D'Amore che ha dato forma fisica alle
nostre idee ed una veste d'impatto.
Come e dove avete presentato/presenterete l’album?
Abbiamo presentato l'album il
12.12.15 al Black House Blues di Avellino, posto che consideriamo come una
seconda casa. Inutile cercare di descrivere la serata, le foto sulla nostra
pagina Facebook potrebbero aiutarvi a capire l'accaduto. L'emozione provata nel
suonare per la prima volta il disco dal vivo di fronte a chi ci ha seguito e
supportato durante i lavori di incisione non è descrivibile a parole, più di
un'ora e mezza di pelle d'oca, sudore, urla, sorrisi e amore …
Altro da dichiarare?
Tenete dritte le antenne, è in
arrivo un videoclip, non vi diciamo altro.
Etichette: Autoproduzione, Avellino, Black House Blues, Brit-pop, Campania, Federico Carillo, Felice D’Amore, In palude con ..., Intervista, Irpinia, Pop, Rock, The D, United Staes of Mind, Zurigo
8 Commenti:
Disco divertito/divertente come lascia immaginare la foto con quei giocherelloni della band.
Giocano con la musica, con certi generi, a partire dal brit-pop, e lo fanno davvero bene.
Un bel disco ricco di pezzi esplosivi, che ve ne ricorderanno altri ...
I miei preferiti:Felix, Theon & Mr Fox post-punk con una bella andatura e un bel modo di cantare, All Star, dalla gran vibra, dal gran passo, dalla grande elettricità (in uno slogan: giocattolosa con brio), The Genius, sembra un omaggio agli Stones più che a Ray Charles, “3 Pounds”, apprezzabile nella sua semplicità, 6, 16, 26 dal passo di un classico brit-pop, decisamente coinvolgente.
... e le vostre? Ascoltate i The D e dite, orsù!
l'ho sempre detto io che le api fanno ottima musica!
Ora ho capito il nome del gruppo: sono tutte D!
...
Passata all'ascolto, posso dire di preferire Felix, Theon & Mr. Fox, Pete e 3 Pounds, ma anche Pluto.
@Serena
Un vero e proprio antibiotico naturale :)
@Elle
Vero, anche Pluto, anche Pluto! Bauuuu!
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