domenica 8 maggio 2016

In palude con Capvto


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE - Elettroacustica psych-rock
LABEL autoproduzione
PARTICOLARITA’ disco nato dalle ceneri del precedente disco
SITO O FB DEL GRUPPO www.facebook.com/capvto
CITTA’: Bologna
DATA DI USCITA 21/01/2016

L'INTERVISTA
Come è nato Supernova?
Supernova innanzitutto è nato dalla mia voglia di esplorare una serie di luoghi inespressi di me stessa attraverso la musica.
Perché questo titolo? …  è il titolo di uno dei pezzi più lunghi e intensi dell’album.
Questo titolo l'ho scelto prima di comporre il pezzo Supernova. Significa che sono morta e sono risorta ma sono sempre io. Un cambiamento così radicale tra il primo disco e il secondo significa che non volevo ripetermi. Detto quel che volevo in Migratory Birds, ho provato a fare altro, reinventandomi. Sembra un’operazione dadaista per certi versi, per altri il titolo Supernova indica il preciso processo che ha generato la nuova musica. Come le stelle che morendo esplodono rimettendo in circolo nuove energie utili per la genesi di nuove formazioni celesti nell'Universo, così io ho voluto questa iniziazione senza negare ciò che ho fatto in precedenza ma dandogli una luce nuova. Così ho fatto esplodere il primo disco per generarne il secondo.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
L'idea è stata quella di manipolare i suoni che appartenevano al mio precedente disco, Migratory Birds: ho riaperto i progetti delle prese di registrazione con l'intento di isolare singolarmente o a gruppi in modo disordinato e scomporre tutte le tracce registrate in frammenti e agglomerati sonori. Ho proceduto poi a surrogare i suoni a vari livelli, fino ad arrivare a ottenere suoni nuovi senza riferimenti relativi alla matrice. La scelta del materiale e il processo compositivo sono andati di pari passo, com'è naturale nel momento in cui si compone musica elettroacustica. I suoni mi hanno suggerito il passo successivo e tutto il passaggio tra la mia testa alle mie orecchie è andato a buon fine (chiaramente per me). Poi con questo materiale, una volta composte le canzoni, mi sono recata al Cosabeat studio da Franco Naddei per perfezionare il linguaggio e la sua resa ultima, grazie a sovraincisioni, ritocchi strutturali, definizione del sound, missaggio.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Un bell’episodio che potrei citare riguarda Dagger Moth, che ha contribuito con la sua chitarra suonando nel mio pezzo Scrambled eggs. In pratica ero lì ad arrovellarmi il cervello perché in quel brano lì ci sentivo una chitarra … ma non una chitarra qualunque! Volevo qualcosa alla Marc Ribot ma non proprio così complicato. Insomma, cercavo un sound di un certo tipo ma non sapevo bene quale. Improvvisamente, Cristina, mia cara amica ferrarese (all'epoca conosciuta per puro caso), grande ascoltatrice di musica e mia tour manager in Paris, mi consiglia di ascoltare Dagger Moth, una musicista e cantautrice italiana che lei reputa essere come me un'eccezione nel panorama italiano. Non la conoscevo, parto a fare degli ascolti, clicco sul suo canale youtube, ascolto il suo disco omonimo, seguo interviste. Questa ragazza mi piace, è una tosta, ha belle idee e il suo chitarrista di riferimento è proprio Ribot! Così decido con coraggio di scriverle, inviandole la proposta di collaborazione e i provini. Sara Ardizzoni, in arte Dagger Moth, con mia grande gioia, accetta la collaborazione! Questo racconto è per dire che io e lei ci siamo inizialmente sentite solo via telematica o telefonica, poi organizzai tre date di fila in Romagna in cui suonammo insieme … oggi siamo diventate amiche. Direi che un episodio così andava raccontato, magari è diventato ordinario conoscersi via web ma credo di aver fatto un grande acquisto conoscendo Sara, soprattutto dopo un risultato così: https://soundcloud.com/valeria_caputo/scrambled-eggs?in=valeria_caputo/sets/supernova_capvto_private!
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … anche senza volerlo.
Se fosse un concept, questo disco in fin dei conti, parlerebbe di questa formula E=mc².
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiera di Supernova?… che ti piace di più fare live?
Di Supernova ti ho già parlato, è il mio preferito. Dal vivo, per esempio amo molto fare Looser, è molto divertente anche per il pubblico. Il ritmo coinvolge e io con la chitarra elettrica mi diverto un bel po'!
Il cd è stato da te prodotto in modo autarchico, come ci hai abituati. Persone, gruppi, realtà musicali che ti sono state vicine, che vuoi citare, per questo album?
Naturalmente tutti i miei sostenitori del crowdfunding. Uno a uno ringraziati via mail, web e spero soprattutto attraverso il risultato finale. Mi hanno sostenuto e dato buone vibrazioni anche nei momenti di tentennamento. Tutti i musicisti e i tecnici che hanno lavorato al disco in primis Franco Naddei. Altri sono famiglia e gli amici cari di tutta Italia da Taranto a Forlì che mi hanno consigliata, sostenuta tanto da convincermi che Supernova non è altro che il risultato di tutte queste energie insieme. Una in particolare che devo ringraziare si chiama Valeria Caputo. La conosci?
Conosco bene Valeria Caputo, passata spesso in palude (anche con nickname). E allora parliamo della cover, la copertina. Copertina molto particolare, con questo disegno su sfondo bianco. … come è nato e chi è l’autore?

L'autrice è Valentina Portone, una mia carissima amica "artistica". Come ti dicevo, sono tante le persone e gli incontri che mi hanno stimolata. Ho colto tutti i segnali, non mi sono lasciata sfuggire le suggestioni che potevano arrivarmi, facendole diventare una realtà. Così Valentina una sera mi ha fatto leggere qualche sua poesia corredata da disegni e ornamenti realizzati di suo pugno … poi ho letto questa:
"L'esplosione di una stella"
Noi particelle infinite
viaggiamo anni luce
dentro e fuori di noi
… spazio tutto intorno:
- che l'esplosione
abbia inizio - !!!
Affianco a questa poesia, che incarnava perfettamente lo spirito di Supernova, c'era quel disegno, che poi ho scelto perché diventasse l'immagine protagonista della copertina.
Non potevo ignorare tanta coerenza.
Valentina è stata felice del mio entusiasmo e non ha esitato a regalarmi l'intera pagina che ora si trova incorniciata nella mia stanza e quando le ho dato la notizia che era mia intenzione usare sia la poesia, che ho inserito in versione inglese all'interno del libretto, che il disegno è stata felicissima di darmi il suo consenso.
In realtà ho fatto delle modifiche ai toni del disegno estremizzando i contrasti e scegliendo questi due colori così distanti per rendere ancora più incisiva la grafica della cover che è stata poi perfezionata e curata da Marco Pizzolla, che oltre che di musica si occupa di grafica e video.
Come e dove presenterai l’album?
Ho già iniziato a presentare il disco in giro. Andrò ovunque mi porterà la musica.
Altro da dichiarare?
Si, per conoscere le news e gli appuntamenti di Capvto potete seguirmi sulla pagina fb: www.facebook.com/capvto e sul sito http://valcap.wix.com/valeriacaputo
Grazie.
 

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8 Commenti:

Alle 8 maggio 2016 alle ore 22:34 , Blogger Alligatore ha detto...

Disco affascinante, dal quale farsi cullare e viziare ... se riesco a liberarmi dai suoi suoni, vi dirò le mie preferite. Riuscirò entro mezzanotte?

 
Alle 8 maggio 2016 alle ore 22:35 , Blogger Alligatore ha detto...

Se non ci riuscirò, lo saprete domani ... intanto vi consiglio di perdervi pure voi in Supernova.

 
Alle 8 maggio 2016 alle ore 22:35 , Blogger Alligatore ha detto...

... a dopo (o a domani).

 
Alle 9 maggio 2016 alle ore 10:57 , Blogger Elle ha detto...

A me piacciono Flower Girl, Living in a cloud, The River e la chitarra di Dagger Moth. E sono d'accordo sulla bellezza delle conoscenze in rete ;)

 
Alle 9 maggio 2016 alle ore 18:49 , Blogger Alligatore ha detto...

Superba la chitarra dell'amica (di tutti noi) Dagger Moth, casualmente in palude la scorsa settimana ... i casi della vita rock!

 
Alle 9 maggio 2016 alle ore 18:49 , Blogger Alligatore ha detto...

Piena sintonia riguardo la bellezza delle conoscenze in Rete ;)*

 
Alle 9 maggio 2016 alle ore 18:50 , Blogger Alligatore ha detto...

E per le canzoni ...

 
Alle 9 maggio 2016 alle ore 18:59 , Blogger Alligatore ha detto...

Dico: Blindfolded dal passo felpato e un gran sax, la scampanellate title-track tra il mistico e sensuale, Scrambled Eggs dove la chitarra di Dagger Moth crea emozioni d'estasi vera, trovando nella voce di Capvto la giusta compagnia (perché non fate un disco intero insieme?). Impossibile ignorare la straboccante The River (complimenti, fare un pezzo di 15 minuti e rotti)... ma, come detto altre volte per i dischi finiti in palude, Supernova è un disco tutto da ascoltare ...

 

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