NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE classic rock, roots rock, blues
rock
DOVE ASCOLTARLO (in parte o
tutto) ovunque
LABEL Black Candy/Audioglobe
PARTICOLARITA’ abbiamo un
cantante e un guitar hero, come i gruppi veri
CITTA’: Firenze
DATA DI USCITA 19/2/2016
(rispondono Alex “Nuto” Marshal e Jack “Meille” Marshal).
Come è nato Dirty Boulevard?
Nuto: come per gli altri due dischi ci
è piaciuto jammare. Dalle jam abbiamo tirato fuori le prime fondamenta delle
canzoni, un po' di groove, qualche giro e delle melodie, qualche accenno di
pezzo. Su questo disco poi, cosa nuova, sono arrivate anche un paio di canzoni
composte in privato (da soli o in coppia) da alcuni di noi, come nel caso del
singolo Thank you Bob, un'idea di
Richard o Little Sparrow, realizzata
da Jack e Fabio.
Jack: è il frutto di una serie di
session elettriche ed acustiche nel corso di 6 mesi ... Lavoriamo prevalentemente
in gruppo anche se per questo disco, per la prima volta, abbiamo anche
presentato canzoni a cui avevamo lavorato separatamente . All My Pride per esempio, è una canzone scritta da Fabio Fabbri,
per la quale ho scritto il testo rimanendo fedelissimo alla linea vocale. Io ho
presentato Staring At My Face e A Matter Of Guts And Pride scritte
avendo in mente i General.
Perché questo titolo? … un omaggio a Lou Reed?
Nuto: anche, naturalmente, ma in
realtà si è trattato di un atto di insight
provocato dalla visione di una foto, che poi è diventata la foto di copertina.
Jack: lo ha
proposto Ale, e ci è sembrato perfetto.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione
finale?
Nuto: i General hanno una procedura
abbastanza standard, jam iniziale (prevalentemente acustica), fase di
elettrificazione e scrematura dei pezzi, il tutto mentre Jack si occupa dei
testi. Abbiamo identificato 18 canzoni ed abbiamo accarezzato pure l'idea di
infilarle tutte nel disco, poi abbiamo virato verso una lunghezza più standard.
Nel frattempo, durante le fasi di mixaggio, ci siamo incontrati con Black Candy
ed è nata una collaborazione che fin da subito è stata anche artistica;
possiamo dire tranquillamente che Lorenzo Buzzigoli (Black Candy) ha
partecipato alla produzione artistica insieme ai General dalla fase di mixaggio
in poi. Il disco, infatti, suona un po' diverso dai due precedenti, come si può
sentire, pur rimanendo dentro quello che indubbiamente è il nostro territorio.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del
disco?
Nuto: beh, un po' libro Cuore ... ma doveroso. Durante la
lavorazione proprio Lorenzo è scampato ad un brutto incidente e nonostante
fosse praticamente immobilizzato si è voluto comunque sedere al mixer per portar
in fondo il lavoro nei tempi stabiliti, dato che dovevamo partire in tour. Un
cameratismo che ci ha davvero gratificati e del quale siamo molto riconoscenti.
Jack:
la genesi di Going Down To Velvet Underground ... Scritta tutta
d'un fiato durante il soundcheck al Velvet Underground il locale di Castiglion
Fiorentino: ho iniziato io alla chitarra acustica quasi per gioco: il Generale
mi ha guardato e ha sorriso e tutto ad un tratto stavamo scrivendo la canzone!
Ho scritto il testo mentre gli altri erano a tavola gozzovigliando la sera
stessa.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … anche a posteriori.
Nuto:
beh,
diciamo che tutti i dischi dei General affondano le proprie radici testuali
nella tradizione del blues, e il titolo, la copertina ... tutti gli elementi
cercano di dare una specie di istantanea di quelle fascinazioni. Non so se sia
possibile arrivare ad un concept, i testi non sono pensati in quell'ottica.
Sulla parte testuale, peraltro, penso Jack possa darti diversi spunti ma l'unico
concept a mio avviso è l'amore per questa musica.
Jack: Ale non ci
permetterebbe mai di scrivere un "concept-album"!!! Ma è indubbio che
quando abbiamo scelto le canzoni e buttato giù la tracklist, volevamo che le
canzoni suonassero bene insieme. Siamo cresciuti con dischi che andavano
ascoltati dal primo all'ultimo brano ... Penso a Led Zeppelin II, Sticky Fingers, Fire And
Water ...
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri
di Dirty Boulevard?… che vi piace di più fare live?
Nuto: il mio preferito è Little Sparrow, mi piace tutto: musica,
testo, suono.
Jack: domanda
difficile. È un disco che contrariamente ad altri in cui ho cantato, ascolto
volentieri e spesso. Hold Back The Tears
e All My Pride sono le mie preferite,
ma anche Piece Of Mind e Staring At My Face mi piacciono e dal
vivo sono pure migliori ...
Credo che
ognuno nella band abbia le sue canzoni preferite, che per fortuna non sono le
stesse.
Il cd è uscito con Black Candy Records, storica label indipendente … come
vi siete incontrati? Altre realtà importanti attorno al disco? Altri nomi da citare?
Nuto: conoscevamo Black Candy da tanto
ma l'incontro è stato davvero fortuito, della serie "ti faccio sentire un
pezzo che forse ti piace", giusto in amicizia. Stavamo contattando diverse
etichette, e pur avendo stima di BC pensavamo che semplicemente non fosse
interessata al nostro genere, quindi si è trattata davvero di una
fortunata coincidenza. Peraltro, evidentemente, quel pezzo gli è piaciuto... Mi
pareva fosse Staring at my face, se
non sbaglio.
Copertina molto underground, nello spirito e nell’immagine. Come è nata e chi
è l’autore?
Nuto: come ti raccontavo sopra,
galeotta fu la foto. Si tratta di uno scatto di una nostra amica fotografa,
Kristinn Kis, uno scatto di prova durante una session fotografica, rubato in un
momento di pausa. Quando abbiamo visto la foto immediatamente è scattata l'idea
del dirty boulevard, tutto qua. Devo
dire che poi Jacopo Lietti ha saputo realizzare perfettamente quello che
avevamo in testa riguardo la realizzazione grafica, siamo molto soddisfatti del
risultato.
Come e dove avete presentato/presenterete l’album? …
Nuto: abbiamo fatto una quindicina di
date all'uscita del singolo, tra novembre e dicembre. Adesso è uscito un video
col secondo singolo e speriamo di continuare per un bel po' a portare in giro
la nostra musica …
Jack: siamo
una band a cui piace essere in the road. Abbiamo fatto un po' di date tra
novembre e dicembre scorso e speriamo di ripetere l'esperienza il prossimo autunno...
Sempre che non esca qualche data estiva!!!
Altro da dichiarare?
Nuto: sì. El Conte non esce mai prima
del tramonto. È una frase che non si può spiegare, va presa così …
Etichette: Bandabardò, Black Candy Records, Blues, Classic rock, Dirty Boulevard, Firenze, General Stratocuster and The Marshals, In palude con ..., Intervista, Kristinn Kis, Marshal, Roots rock, Toscana, Tygers of Pan Tang
14 Commenti:
Un gran disco, una piacevole sopresa dell'anno Dirty Boulevard ... lo ascolto da un pezzo, ma non so ancora dire quale sia il pezzo migliore. Forse non c'è, belle tutte ... Vediamo se nelle prossme 24-48 ore ci riuscirò! ... e intanto, vi consiglio di ascoltarlo, e magari dirmi voi le vostre canzoni preferite.
Una giornata intera ad ascoltare questo magnifico disco e non ho ancora le canzoni preferite ... forse questa, finita di ascoltare ora?
... era Piece of mind. No, forse quella che sentiamo ora, Going down to ...?!
L'organ fa sempre la sua porca figura ... ma anche le chitarre (che chitarrone) e quella voce maledettamente blues.
.... e poi il ritmo: Going down to ha ritmo a partire dal titolo.
Ogni pezzo sembra un classico del rock dagli anni '60/'70, il periodo migliore, ogni canzone un colpo al cuore, smetto perché sembra che mi abbiano pagato ... vi chiedo solo di ascoltarli.
... e dirmi i vostri pezzi preferiti. I miei Little sparrow, Shock the System, oltre a Going down to Velvet Underground e Piece of mind.
Eccomi Alli! Stavolta, colpo di scena, ho anche una frase preferita, presa pari pari dall'intervista. Cosa dico prima? La frase o le canzoni?
Be' dai, parto con le canzoni, poi dirò la frase come bonus ;)
Mi piacciono Thank You Bob, All My Pride, Take Me With You e Little Sparrow. E bravi i General :D
E ora la frase, detta da Jack: "È un disco che contrariamente ad altri in cui ho cantato, ascolto volentieri e spesso". Non avevo mai pensato a questo (mi pare), se chi fa musica poi si riascolta mentre lava i piatti o si ricanticchia sotto la doccia ihih
Ho scritto tanti commenti per farti compagnia in questa notte di musica.
Hai ragione tutto bello, e abbiamo pure qualche preferita in comune :)*
... in veritàè una cosa che ho sentito ancora per attori di cinema, che non sopportano di rivedersi sullo schermo. In parte, credo sia così anche per chi canta.
Mi riferivo alla frase ... quanto al disco, sì, gran disco, che ci piace dall'inizio alla fine. Che notte, questa notte :)
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