mercoledì 18 novembre 2015

Rece d'Alligatore: Casablanca


Casablanca,Casablanca
Ostile records
Il tema del tradimento al centro dell’omonimo disco d’esordio dei Casablanca, nuovo progetto di Max Zanotti (Deasonika, Rezophonic). Un tema su cui regge la nostra sporca società, un tema scivoloso svolto con diligenza e senza moralismi, tra il rock e il pop. Il ritmo e le chitarre dominano in tutte le canzoni, che si parli d’amore sentimentale, disillusione, timidezze, doping (nella musica), eroina.
Essendo in un periodo sentimentale preferisco i pezzi più “romantici”, a partire da Non so mai dirti che … chitarra/voce sull’incapacità di dichiararsi (pare di risentire i Timoria) o La percezione di un addio, con l’elettronica a raccontare la fine di un ammmore. Piacevole anche Non lo volevo, rock dal piglio Litfiba sulla disillusione dei nostri giorni o l’apertura dell’album Gelido, con chitarre e voce al massimo. Troppo ermetici in Ghiaccio sulle mani e Il cielo delle sei. Celentano fuori tempo massimo nella conclusiva Legami gli occhi.
Un disco tra l’underground e il mainstream, tra Sanremo Giovani e certi Led Zeppelin. Qui sta il suo fascino, qui sta il suo limite. 


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