Due parole con Vito Ranucci
Questa volta in palude ascoltiamo
musica classica, anzi, cerchiamo di ucciderla, per farla rivivere come ha
provato a fare Vito Ranucci, con questo suo recente disco: KTC Killing The
Classics, uscito lo scorso dicembre presso CNI Music. Provocazione audace nelle
parole, tanta quanta nei suoni. L’autore partenopeo ha infatti preso alcuni
brani classici, dal Medioevo al Novecento, rileggendoli in chiave moderna. Gli
amati Bach e Vivaldi, monumenti quali Mozart o Chopin, Puccini e Ravel,
contaminati in modo audace, impastati di elettronica, fatti saltare in
trip-hop, fritti dalla techno. Esperimento affascinante, molto più del mio
banale modo di descriverlo.
Può piacere o meno, ma la musica
è arrangiamento e riscrittura, o almeno per buona parte è così. Ne è
consapevole Vito Ranucci, viste le molte esperienze, tra le quali cito
volentieri la sua collaborazione all’ultimo film di Mario Monicelli, Le rose
del deserto, in veste di compositore del tema principale della pellicola.
Ascoltando KTC Killing The Classics, si ha quasi la sensazione di assistere a un
film, a un flusso ininterrotto di emozioni, immagini, salti nel tempo. Ad
accompagnare Vito Ranucci, un bel gruppo di musicanti, tra i quali la voce e le
parole di Federica Mazzocchi, e il piano/synth di Ernesto Vitolo. Pronti?
Etichette: Campania, Cinema, Classica, CNI Music, Due parole, Elettronica, Ernesto Vitolo, Federica Mazzocchi, Intervista, KTC Killing The Classics, Le rose del deserto, Mario Monicelli, Napoli, Vito Ranucci
postato da Alligatore @ 21:30
78 Commenti
78 Commenti:
C'è nessuno? Yuuhhh!
hey!
Ciao Vito, benvenuto in palude...
buonasera
Sto già ascoltando il tuo disco in cuffia.
... e mi prende bene.
Ciao a tutti, ci sono anche io!
sei annegato?
Ciao!
Ciao Elle .... no, non annego mai :)
Che dici, ne parliamo?
... di KTC.
certo
con piacere
1. Come è nato “Killing The Classics”?
ho intrapreso uil percorso gradualmente, senza neanche rendermene conto, mentre lavoravo anche ad altro, un terreno di sperimentazione personale..che soltanto dopo un po' ha raggiunto la sua fisionomia di album..
Bello questo percorso deviato ...
un pretesto per concentrarmi sul sound, e per incrociare una musica molto affascinante..
Perché questo titolo? … perché uccidere i classici? Uccidere i classici?
nel mondo della musica classica, o della filologia..., un tale intervento sui classici sarebbe improponibile...il titolo scherzoso demolisce questo tipo di approccio e in qualche modo da spazio alle fantasie piu' sfrenate
d'altronde credo si possa esercitare la propria libertà di interpretare l'arte secondo i propri personali codici espressivi, senza che questo possa scalfire minimamente ciò che è storia dell'umanità
Ah sicuramente...
Come è stata la genesi del disco, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Dopo un certo periodo di lavoro mi sono reso conto di aver rielaborato 3 brani di Vivaldi...cosi' mi sono venuti alla mente alcuni brani della musica antica, medioevale, che mi sarebbe piaciuto affrontare, intanto si andava sviluppando un sound che ho provato ad espandere sulle musiche del 900, ma anche altro...naturalmente selezionando i brani con un criterio che li rendesse riproducibili con il mio gusto, stile, strumentazione...etc
cosi' è nata una sorta di raccolta di brani classici riscritti in diversi modi, ma con un sound comune...cosi' è nato KTC
Direi che la definizione calza alla perfezione ....
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del cd?
Comunque un modo per misurasi con qualcosa di piu' grande di sé, e provare a restituirlo agli altri pregno della propria esperienza, della propria identità personale...cosa inarrivabile limitandosi alla interpretazione accademica...
Certo, o fondi (con quello che sai), o ti limiti a rifare ... tu hai fuso perfettamente.
Mi piace quello che sento, pur non essendo un'esperto di classica, ma anche di elettronica...
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del cd?
di per se tutto l'album mi ricorderà un periodo di cambiamento molto importante della mia vita, una gran voglia di rompere con gli schemi, con quello che gli altri si aspetterebbero da noi...il lavoro è stato quasi interamente realizzato a casa mia, in solitudine, e di notte, è stata un'esperienza di vita nuova..
Credo che sia bello sorprendere e rompere gli schemi ... non è un episodio, ma è bello. Trovare strade nuove ... ascoltando KTC si può ben capire quello che intendi.
Un album così rappresenta bene una rottura con gli schemi!
Sì Elle, una bella rottura di schemi, rischiosa, ma proprio per questo, bella ...
infatti...la vita traspare nella musica
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … forse lo è, nel vero senso? O no?
la musica, nella sua identità piu profonda, oltre l'estetica, oltre la filologia, oltre l'immagine stereotipata a cui potrebbe rimandare, ha una essenza, un'anima, che rivive sotto altre vesti, portando con se tutta la sua magia, e restituendosi all'ascolto con un volto diverso, ma ancora portatore di bellezza...questo è il principio magari concept..
Magari senza volerlo, come hai trovato la strada per questo disco, hai trovato dopo, anche il concept ...
inoltre...risuonare degli standard jazz o dei classici del rock, in libertà, è cosa comune e diffusa...per me risulta ugualmente familiare questo materiale, quindi ho trovato anche molto divertente fare tutto questo..
Posso ben capire ... delle variazioni sul tema.
la musica è una continua scoperta, ed apre il pensiero a sempre nuovi e diversi orizzonti.
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di Killing The Classics?… che ti piace di più fare live?
I brani che preferisco dell'album sono diversi, in particolare "La Danse" rielaborazione della Gnossienne N.1 di Erik Satie...dal vivo invece le cose cambiano, ed ogni brano ha una sua forza specifica, per cui non saprei rispondere..
Difficile dare dei titoli, è un disco molto compatto: mi viene La vita, molto solare (da un pezzo ultranoto di Puccini), poi un pezzo diverso come Innocence giocattolosa e dolente (dal Ravel), Lost in the Garden pezzo completamente originale, molto prog anni '70 (banalmente potrei dire Goblin), poi Amadeus con il quale apri il disco, sensuale e a tratti orientaleggiante Mozart, ma anche Beethoven, così fortemente elettronico che il maestro avrebbe apprezzto (il pezzo è Lobet Den Herrn), e perché no? Le Ciel d'Hiver un Chopin che trovo molto malinconico e filmico ...
Io ho trovato qualche video, mi piacciono le rielaborazioni techno!
C'è un link dove ascoltare il disco Vito? ... o alcuni pezzi?
grazie, mi fa molto piacere..
il disco è su spotify.. Itunes, etc..
alcuni brani del disco sul mio profilo YouTube
Bene, cerchermo ... e poi Elle ascolterà e apprezzerà il disco quando ci vediamo. Io intanto lo rifaccio ripartire ...
Il cd è uscito con la CNI Music. Come vi siete incontrati e come ti sei trovato a fare il disco con loro? Altre realtà importanti attorno a te?
La collaborazione con la CNI è iniziata nel 2006 con "Il giardino delle delizie" e "Le Rose del deserto" Soundtrack...poi una breve interruzione durante la produzione di "Dialects" nato dal Premio Radici 2011...poi quando era pronto KTC in realtà ero già in giro a suonarlo dal vivo, quindi ho sottoposto il lavoro a CNI che lo ha prodotto, nonostante fosse un po' lontano dai soliti loro prodotti etno-world
Già, è vero ... Le rose del deserto con il maestro :)
Copertina semplice e diretta, con le prime lettere del titolo in grande, sotto il titolo, e sotto ancora il nome. Come mai questa scelta? Tua? … di un grafico? E San Gennaro?
il titolo e la grafica fanno parte di una unica visione tutta mia...anche molto condizionata da un certo interessamento da parte del pubblico del nord europa alla mia musica..san gennaro rappresenta l'unica presenza nel lavoro del retaggio partenopeo, cosa di cui ti assicuro è complicato svestirsi se si è nati e cresciuti a napoli, ma viaggiare aiuta..
il san gennaro è opera dell'artista e amico Marco Mazzocchi..
Anche qui, una certa rielaborazione di un classico ...
infatti...
San Gennaro è nel libretto?
Sì, dentro, in fondo a tutto il libretto (ti guarda mentre lo apri).
si certo..
Come e dove presenterai l’album? …
L'abbiamo già presentato ad Amsterdam (Pianola Museum), Napoli (Teatro Mercadante)...tra un mese si torna ad Amsterdam per 2 Concerti..
Bello portare fuori la propria musica, anche qui oltre i confini (oltre che in casa)... oltre a te?
... Federica Mazzocchi e Ernesto Vitolo.
in realtà sarebbe piu' bello se l'italia fosse un passo piu avanti circa la musica e il gusto dominante...direi che il resto dell'Europa ha una ricettività mostruosa a confronto...
Già, discorso sempre attuale ...
In Italia va molto il karaoke ahahah
Federica è la voce che interpreta tutto l'album ed altre tante cose che sto facendo...oltre ad essere la mia autrice di testi...lei è con me anche dal vivo...con Ernesto è nata un'amicizia, e non appena si è presentata l'occasione l'ho invitato ad offrirmi il suo prezioso contributo
@Elle
Quella purtroppo è una reintepretazione piatta e banale :)
@Vito
Bel connubio parole musica il vostro...
Per finire: una domanda che non ti ho fatto, un appello, un saluto a qualcuno, qualcosa che non abbiamo detto o qualcuno che non abbiamo ricordato, da fare assolutamente … troppe cose?
avrei troppe persone da citare...da ringraziare per avermi sostenuto in questo lavoro, ma nel cd c'è tutto...grazie a te per averne parlato!
Grazie a te di essere passato in palude Vito!
bella palude! Buona Serata!
Buonanotte e buonafortuna a Vito Ranucci.
Grazie per la musica! Buonanotte a tutti!
Notte Elle ;)*
sempre bello passare nella palude e incontrare artisti che non si conoscono.
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