Intervista a The Child of a Creek
The Child of a Creek non è una band, non è un progetto, non è il titolo di un film con gli indiani, The Child of a Creek è un uomo solo al comando. Ovviamente mi riferisco alla musica, questa sera il ciclismo non c’entra e manco la politica.
The Child of a Creek è un uomo in giro per le montagne, tra la neve e il silenzio. Scatta foto e fissa su carta le sue emozioni. Le lascia decantare e poi si chiude nella sua taverna con una chitarra acustica 12 corde, chitarre acustiche di vario tipo e genere, chitarre elettriche, un vecchio zither tedesco degli anni ’70, un flauto, un piano elettrico, una piccola balalaika russa, sintetizzatori e percussioni, cibarie varie e del buon Chianti.
The Child of a Creek esce solo quando ha finito, ha capelli e barba lunghi e un cd di rara bellezza, Find A Shelter Along the Path, dato alle stampe per la Red Birds Rec/Seahorse, la stessa particolare label dei Clerville, su questi schermi martedì.
The Child of a Creek fa musica densa e stratificata, tipica di uno abituato a camminare in mezzo alla neve. Può ricordare certe belle stranezze alla Devendra Banhart o alla Jethro Tull, ma è l’ennesimo toscano (non ricevo finanziamenti dalla Regione Toscana, lo giuro) ad approdare sul blog. Dalla provincia di Livorno.
The Child of a Creek, pronto?
VAI AL SUO MYSPACE http://www.myspace.com/thechildofacreek
The Child of a Creek è un uomo in giro per le montagne, tra la neve e il silenzio. Scatta foto e fissa su carta le sue emozioni. Le lascia decantare e poi si chiude nella sua taverna con una chitarra acustica 12 corde, chitarre acustiche di vario tipo e genere, chitarre elettriche, un vecchio zither tedesco degli anni ’70, un flauto, un piano elettrico, una piccola balalaika russa, sintetizzatori e percussioni, cibarie varie e del buon Chianti.
The Child of a Creek esce solo quando ha finito, ha capelli e barba lunghi e un cd di rara bellezza, Find A Shelter Along the Path, dato alle stampe per la Red Birds Rec/Seahorse, la stessa particolare label dei Clerville, su questi schermi martedì.
The Child of a Creek fa musica densa e stratificata, tipica di uno abituato a camminare in mezzo alla neve. Può ricordare certe belle stranezze alla Devendra Banhart o alla Jethro Tull, ma è l’ennesimo toscano (non ricevo finanziamenti dalla Regione Toscana, lo giuro) ad approdare sul blog. Dalla provincia di Livorno.
The Child of a Creek, pronto?
VAI AL SUO MYSPACE http://www.myspace.com/thechildofacreek
Etichette: Blog, Find A Shelter Along the Path, Intervista, Livorno, Red Birds Rec, Rock, Seahorse, The Child of a Creek, Toscana
120 Commenti:
Yuu-uuh...c'è nessuno?
Ci sono, pronto
Bene, come ti devo chiamare?
The Child...
ci sono
ciao a tutti
sì, The Child, Lorenzo, come preferisci
Ciao, benvenuto nella palude.
sì, The Child, Lorenzo, come preferisci
E allora, chi è The Child of a Creek?
Grazie, é un piacere essere qui
Forse si è persa: Lorenzo, chi è The Child of a Creek?
The Child of A Creek nasce quando io avevo 11/12, davanti al camino, all'epoca nella quale mio padre amava imbracciare la sua chitarra folk per arpeggiare brani di Beatles, Pink Floyd.. ed é stata una folgorazione. Ho scritto il primo brano a 15 anni cosa della quale ho ancora oggi bei ricordi, poi la vita in una band per 8 interminabili anni..eppoi si arriva al 2005, quando ho registrato e prodotto il mio primo album "Once Upon a Time the Light through the Trees", nel 2006 con il mio secondo "Unicorns still make me feel Fine" pubblicato in Uk eppoi si arriva all'ultimo "Find A Shelter Along the Path"
* 11/12 anni
Folgoato fin da bembino ...curiosità: come si chiamava la band?
é un periodo che non mi appartiene più, non ne parlo volentieri
é un periodo che non mi appartiene più, non ne parlo volentieri
Allora andrò a fare ricerche dopo...proseguiamo con il presente: The Child of A Creek...
Perché un nome così curioso? ... quasi da indiano d’america...
mi scuso per le ripetizioni, immagino sia una questione di abitudine
Nessun problema, poi le cancello...
In effetti, sì. I Creek Indians erano comunità che abitavano in Geogia, Alabama, in Florida e Creek era anche il tipo di lingua, il dialetto che queste popolazioni parlavano. The Child of A Creek qui significherebbe "figlio" di quelle popolazioni, di quelle tradizioni, di quella gente.. Ho sempre amato cultura indiana
* la cultura indiana
Già, la cultura indiana...d'america.
Come nasce un tuo pezzo?
...è saltato il satellite?
Problemi tecnici, provo a porre la domanda: come nasce un tuo pezzo?
Può nascere alla chitarra acustica, oppure soffiando dentro ad un flauto, oppure in treno, nel corso di un'escursione nel verde.. Non c'e' un momento preciso e non voglio avere abitudini precise
Bene, abbiamo ripreso il collegamento...
Come sono nate le canzoni di “Find A Shelter Along the Path”?
altre volte magari é una frase insolita tra le pagine di un libro, un rumore che viene da fuori la finestra, un ricordo.. sicuramente che ritengo di dover fermare, quasi come un ferma immagine
"Find A Shelter Along the Path" nasce la ritorno da un'escursione sulle montagne nell'inverno dello scorso anno. Una bella giornata, che mi ha dato molto. I brani del disco nascono nel freddo che ho avverito, nel paesaggio bianco meraviglioso che mi sono trovato davanti, dai suoni che ho avuoto di ascoltare..ed anche dall'aver fatto questa cosa, l'escursione, in completa solitudine
*dal ritorno
Dal ritorno da un'escursione... da solo. Comprendo, comprendo ...
Ispirazione quindi...
* che ho avuto modo di ascoltare..
Parliamo di ispirazione...
In generale.
A proposito di scrittura e ispirazione, mi ricordo quello che diceva Eddie Vedder: le idee migliori vengono nei momenti più inopportuni, quando non hai la possibilità di buttarle giù. Poi le dimentichi, e ti rimane il vago ricordo di una cosa grandissima....che rabbia.
Mai capitato?
Giri con un quadernetto o un registratore?
sìcuramente, ispirazione scaturita da quella circostanza, ma vorrei dirti anche movimento interiore, percorso interiore, raccontato attraverso quel giorno trascorso tra le montagne
D'accordissimo con Eddie Vedder.. Certo, capita. Sì, ho sempre con me un piccolo blocco sul quale annoto le cose che ritengo di dover annotare per poi magari tornarci su al momento oppotuno.. Sì, spesso ho con me anche un piccolo registratore a cassetta
C’è una canzone che rappresenta meglio il Thechildofacreek-sound?
l'ispirazione é un qualcosa che sta nell'aria, che si muove attorno, lì pronta per essere catturata..chiaro però che sia momento e momento per l'ispirazione. Per come dicevo prima, può provenire da cose molto diverse da loro, da cose vive, da cose passate, da cose che saranno
Potrei dirti il secondo brani in scaletta del nuovo disco, "Where The Cold Wind Blows" ma anche un brano facente parte del disco precedente a "Find A Shelter..", ovvero "A Curious Girl called Josephine Goldenheart". Credo entrambi questi brani, nonostante la diversità, nonostante il loro umore, possano presentare quello che faccio piuttosto bene..eppoi, mi sento molto legato ad entrambi
"Where The Cold Wind Blows" è molto particolare a partire dalla voce (sembrano 2) e il flauto, molto originale ...
A me piace molto anche "Wolves are Good Friends"...
Per quel brano ho registrato più tracce di voce, fino ad una sorta di "coro finale" un pò scomposto per far uscire fuori quelle sentivo di dover fare uscire nel momento. Per quanto riguarda il flauto, ho suonato e registrato due tracce di flauto in ogni ritornello del brano
Ti Ringrazio.. "Wolves are Good Friends" parla del mio rapporto che si viene a creare con un branco di cuccioli di lupa, lungo il percorso tra la neve.. un affetto che ci costerà molto al momento dell'addio. E' un brano che una natura particolare, direi quasi religioso.. C'e' molta meoldia specie nel ritornello, ma anche molta tensione
Sì, io ho sentito magia e poesia in quel pezzo. Cuccioli di lupa ... ma su che montagna sei stato?, se si può dire...
Grazie. Certo che si può dire, sulle Apuane, qui in Toscana. Non ho incontrato cuccioli di lupa, ama la suggestione del paesaggio, la difficltà del percorso, al momento della stesura dei testi, sono riaffiorati davanti a me, anche se a distanza di un pò di tempo ed in certi frangenti ho voluto un pò esagerare le sensazioni ed avvalermi di "mezzi" (nel caso, di animali) per raccontare un mio sentire interiore. Sicuramente il tema della partenza ricorre nel disco
Niente, lasciamo il mistero ...
mi scuso per la lentezza nel rispondere
Niente, figuarti, è il bello della diretta sul blog, me lo dice sempre Gianni Minà.
Le Apuane mi mancano ... interessante questo discorso, quindi si può parlare di realtà virtuale.
A propodito, che rapporto hai con Internet da semplice utente?
Internet é un bel mezzo di scambio e sicuramente é un luogo abbastanza interessante. Il rapporto é buono ma posso dirti di preferire spesso a questa cosa una serata trascorsa tra vinili e strumenti
oppure una bella escursione tra alberi e rumori
… e da musicante?
nonostante io riconosca ed apprezzi l'utlilità nei aspetti della propria vita, ormai irrinuncibile
da musicante posso dirti di ritenerlo un luogo dove si incontrano persone, quindi si fanno conoscenze, dove si parla e ci si racconta ma anche dove si fa promozione a se stessi
Per esempio myspace. Ti sembra una cosa buona o solo una vetrinetta? Superato da Facebook?
Secondo me myspac funziona ancora ed ha funzionano benissimo fino a qualche tempo fa. Dicono (e sembra) che adesso facebook sia già molto più avanti e quindi abbia superato quello che myspace é stato stato. Non credo già parlare al passato di una cosa così recente
* si possa già parlare
Sì, hai ragione, ci possono essere dei ritorni di fiamma, e la velocità con la quale il web brucia le cose è un assurdo della nostra epoca. Un dato di fatto, ma assurdo.
Sì, tutto avviene ad una velocità pazzesca.. si crea velocemente, si consuma velocemente: senza pause, senza soluzione di continuità
Tornando alla muscia, si parla di una scena “Oltre Firenze”, per raccontare quella miriade di gruppi toscani che produce un sacco di buona musica. Cosa c’è dietro. Perché la Toscana?, chiedo a te che sei della provincia di Livorno.
in fin dei conti, credo che il web sia un pò lo specchio, esagerato, di ciò che avviene nella realtà..
Sinceramente conosco poco o nulla di quello che avviene in Toscana.. Probabilmente ti stupirà saperlo, ma conosco davvero poco. Firenze é una splendida città con un sacco di buon fermento, da diversi punti di vista e spero ancora lungo. Credo che la Toscana sia una sorta di via di mezzo: ci sono città, ma anche tanto verde, vie di fuga, spazi per il relax e magari un pò di buona distensione.. probabilmente é il mix di queste cose che rende quelle che esce da qui un qualcosa di particolare, ma di più non saprei diti
* e spero ancora lo sarà per lungo tempo
Lo speriamo tutti, a parte gli speculatori.
Hai contatti con altri gruppi della tua città o di altre? … anche oltre la Toscana
un saluto a tutti e due!
Con gruppi direi di no, ma in generale, ho contatti fuori la mia regione. Sono capitati di recente contatti con Cesare Basile, artista che stimo molto e con il quale ho condiviso il palco qualche anno fa
Grazie Indierocker, a te
Lo apprezzo molto...ciao Indierocker, come ti sembra l'intervista?
bella! veramente spaziate su tutto!!! buon lavoro!!!
Grazie, allora continuando ...più che un lavoro è un divertimento.
“Find A Shelter Along the Path” è uscito con la label indipendente Red Birds Rec/Seahorse Recordings, con il supporto promozionale di Promorama. Come vi siete incontrati? Come prosegue il rapporto con loro?
In maniera molto semplice, in effetti. Conoscevo Paolo Messere sia per quanto riguarda i suoi Blessed Child Opera che per i lavori con Seahorse Recordings. Abbiamo poi avuto modo di conoscerci più di vicino sul finire della scorsa estate. Mi ha mostato sin da subito molto entusiasmo per i brani contenuti nel disco e da lì sono arrivata alla sua Red Birds. Stimo Molto il suo lavoro e stimo Paolo come persona
Il rapporto prosegue benissimo: mi trovo molto bene con loro..Promorama sta facendo davvero un ottimo lavoro
La copertina del cd ha una storia molto bella, come il cd del resto. Raccontiamola …
Certo. La copertina del disco é opera della mia cara amica Renée Vugs alla quale ho chiesto di riprodurre con il suo approccio all'illustrazione una foto che ho scattato di mio pugno durante quell'escursione sulle montagne lo scorso anno. Adoro il suo tratto, quel suo raffigurare oggetti e paesaggi nel modo intimo, codiale. Era esattamente questo che desideravo per la copertina del disco e credo racconti già piuttosto bene i contenuti
*cordiale
Sì, questo è certo.
Come presenti il disco dal vivo? Da solo o in gruppo?
Per adesso da solo, per come ho sempre fatto fino ad oggi. Nelle date a Livorno (il 26/4) ed a Forlì (al Diagonal Loft Club il 28/04) mi sono esibito con la sola chitarra acustica ma per le prossime date mi esibirò con chitarra acustica, la nuova semiacustica, creerò loop nel momento per riproporre certi passaggi del disco e flauto. Vorrei in un futuro non troppo lontano portare sul palco un'altra persona in veste di violista/violoncellista e magari anche il laptop. Vedremo che succederà
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
L'ho pensato anche io che aveva un che di Devendra Banhart.
(il commento precedente era mio, scusa)
Lindalov, spero allora troverai quel che faccio interessante, spero ti piacerà
Ciao LindaLov, hai sempre ottimi ascolti.
Ieri sono stato ad un concerto di un gruppo americano, i Rising Appalachi, con violino e banjo e voci incantevoli. Due sorelle e un ragazzo. Le vedrei bene a suonare con te.
Tra i Jethro Tull e i Current 93, Devendra Banhart, Boduf Songs … questo a leggere alcune recensioni e a sentirti suonare. Sono solo le solite masturbazioni mentali della critica oppure qualche contatto lo senti? Altri, più nascosti e imprevedibili?
Il banjo é uno strumento che mi affascina e sto pensando di procurarmene uno. Potrebbe essere interessante
Forse si è persa: tra i Jethro Tull e i Current 93, Devendra Banhart, Boduf Songs … questo a leggere alcune recensioni e a sentirti suonare. Sono solo le solite masturbazioni mentali della critica oppure qualche contatto lo senti? Altri, più nascosti e imprevedibili?
Qualche contatto c'e'. I Jethro Tull fanno parte di me in un modo o nell'altro come del resto Pentangle, Incredible String Band, Donovan, Popol Vuh, Amon Duul, Klaus Schulze etc. Stimo Molto David Tibet ed i suoi Current 93 ma anche Pantaleimon, se parliamo di quel quel giro lì. Tra le cose più attuali, oltre al giro Current 93, ho molta stima e rispetto per il lavoro di artisti come Larkin Grimm, Laura Gibson, Carla Bozulich, Marissa Nadler con le quale ho condiviso il palco negli anni scorsi, ma anche James Blackshaw, Cian Nugent, Micah Blue Smalldone, Christina Carter..
Tanta bella gente ... e Devendra?
Devo dire apprezzare e di aver apprezzato il lavoro di Devendra Banhart fino a "Cripple Crow". Stima infinita, anche per aver creato un'etichetta com Gnomonsong
Pure io.
Il primo disco/cassetta della tua vita? Quello acquistato intendo.
credo, tuttavia, tra il mio lavoro ed il suo ad esempio, ci siano differenze
Il primo disco che ho acquistato in vita mia é stata una coppia di dischi, di vinili in realtà: "The Piper Gates at Dawn" e "A Saurceful of Secrets" dei Pink Floyd
Una bella prima volta...
Perché fai musica? Per liberarti dai demoni interiori? Per essere amato? Perché ti piace?
Sì, assolutamente.. "Interstallar Ovedrive" mi scosse assolutamente, avevo tipo 11/12 anni
Fare musica per me é come prendere una medicina dolicissima. E' sempre stato così per me: fare musica per me é curarmi, é un qualcosa di curativo ed olte a questo, é un mezzo meraviglioso per conoscere me stesso, per scendere anche a patti con me stesso
ma anche per raccontare le cose che vedo e che vorrei vedere, le cose che sento e che vorrei sentire. E' come seguire un sentiero, per arrivare da qualche altra parte
... e, giunti a quest'ora: una domanda che non ti ho fatto ... anche una risposta se vuoi ...
Una risposta che riguarda il mio vicino futuro. Oltre alle prossime date che renderò note alla pagina myspace www.myspace.com/thechildofacreek, c'e' in cantiere la composizione di un nuovo disco al quale mi sto già affezinando molto
Potresti suonarci qualcosa ...
Tu suonala e noi la immaginiamo ... realtà vortuale.
Lo farei volentieri, putroppo non posseggo webcam o cose simili per passare via web
Ecco, Perfetto: l'immaginazione é una cosa molto forte, sì può fare praticamente tutto con l'immaginazione
Degna conclusione di questa lunga chiacchierata...
Grazie Lorenzo, e grazie anche a indierocker e Lindalov, che sono passati di qua...
Grazie a Te, Grazie a Voi
A te ...
Buonanotte e buonafortuna The Child of a Creek.
Ti Ringrazio
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