Intervista ai Lowave
Dopo gruppi affermati e ospiti internazionali in diretta dagli States, l’Alligatore ritorna a dialogare con una giovane band all’esordio, direttamente da Prato, con un cd autoprodotto come nella migliore tradizione underground. Come sempre roba buona però, di prima qualità (altrimenti passerei il tempo in altro modo, altrimenti anche questa sera sarei al cine) che fa battere la mia coda con buone vibrazioni.
I Lowave, così si chiamano, sono una classica formazione voce, chitarra, basso, batteria e piacevoli deformazioni. Non a caso il loro recente album di gran classe (ogni copia è un originale cartonato gioiosamente artigianale) s’intitola Warpage, cioè deformazione, curvatura, distorsione … sentiremo quale si adatta di più a loro. Lo sentiremo dalla viva scrittura di Ivano, Loris, Matteo, Tommaso, tutti nati nei primi anni ’80, tutti impegnati a costruire un nuovo panorama indipendente.
Possono ricordare i Radiohead e i primi U2 oppure in nostrani cod (gruppo che saluto con affetto) anche se i Lowave cantano in inglese. Hanno avuto un collaboratore di culto come l’infaticabile Paolo Benvegnù e questa sera sono riusciti a ritrovarsi tutti qui. O almeno spero. Siete pronti Lowave?
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/lowavenet
VAI AL LORO SITO http://www.lowave.net/
I Lowave, così si chiamano, sono una classica formazione voce, chitarra, basso, batteria e piacevoli deformazioni. Non a caso il loro recente album di gran classe (ogni copia è un originale cartonato gioiosamente artigianale) s’intitola Warpage, cioè deformazione, curvatura, distorsione … sentiremo quale si adatta di più a loro. Lo sentiremo dalla viva scrittura di Ivano, Loris, Matteo, Tommaso, tutti nati nei primi anni ’80, tutti impegnati a costruire un nuovo panorama indipendente.
Possono ricordare i Radiohead e i primi U2 oppure in nostrani cod (gruppo che saluto con affetto) anche se i Lowave cantano in inglese. Hanno avuto un collaboratore di culto come l’infaticabile Paolo Benvegnù e questa sera sono riusciti a ritrovarsi tutti qui. O almeno spero. Siete pronti Lowave?
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/lowavenet
VAI AL LORO SITO http://www.lowave.net/
Etichette: Alternative, Autoproduzione, Blog, Intervista, Lowave, Prato, Rock, Storia, Toscana, Warpage
96 Commenti:
Ciao Alligatore, innanzitutto grazie per accoglierci a casa tua!
Ci siamo tutti!
Bene, bell'immagine
Avete fatto un blog nuovo per l'occasione?
E' la copertina di Warpage..tra poco ne parleremo ;)
Già, la consoco...Scusate un attimo, sistemo il gatto e torno ...
si..in realtà Matteo aveva un suo account su blogger che non ha mai sfruttato..quindi l'abbiamo riciclato
Ecco fatto, ora possiamo partire. Il bello della diretta in casa...
Ecco la prima, difficile domanda: chi sono i Lowave?
Ecco la semplicissima risposta..
I Lowave sono Ivano Arrighetti (Ivy) voce, synths e campioni, Loris Colangelo - chitarra, Matteo Benelli - basso e tastiere e Tommaso Chiani (Tommy) - batteria. Suoniamo insieme da circa 5-6 anni, prima avevamo un altro progetto Ciaulapatica, un grunge noise in italiano, Lowave nasce nel 2006.
Siamo quattro ragazzi che amano la musica, che amano suonare insieme, una piccola famiglia ;)
Direi la risposta perfetta...
Più difficile: perché questo curioso nome? Per amore dell’onda?
un aperitivo soft, classico, semplice ed efficace!
Giusto per gradire
Il nome l’ha trovato Matteo e ci è piaciuto subito … Lowave come onda bassa, come suono che cambia di modulazione, come il morphing di un filtro dell' MS20 che viene aperto o chiuso … Poi suona bene come nome, no?
Sì, suona bene ...e poi l'onda, dal cinema alla musica, all'impegno militante, è da sempre presente. Mi piace l'onda. Anche giocare nell'acqua con le onde è magnifico. Noi alligatori lo sappiamo bene.
:D
Ma che rapporto hai da alligatore con il tuo gatto? :D
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Abbiamo lo stesso veterinario.
Bene, dopo aver parlato dell'artista, parliamo dell'arte: le canzoni. Come nasce una vostra canzone? Prima la musica o prima le parole?
I nostri pezzi nascono da lunghe improvvisazioni, suoniamo e a un certo punto nelle nostre menti diciamo “bello questo!!!”.
Dopo questa fase istintiva si passa al momento più delicato e bello allo stesso tempo, al momento in cui ognuno di noi propone lo “sviluppo del giro”, c’è un confronto sincero, nudo, crudo nel quale si passa facilmente dall’euforia allo sconforto più totale… Ma quando arriviamo in fondo c’è una grande soddisfazione generale, i nostri pezzi non sono mai monotoni, cambiano atmosfera continuamente grazie a questo metodo di lavoro. Non sempre comunque arriviamo fino in fondo, ci sono stati tanti, ma veramente tanti “aborti”.
Si, possiamo affermare al 100% che nasce sempre prima la musica e poi le parole.
Un metodo simile a quello dei Julie's Haircut...
Vi piacciono i Julie's?
sì, pensiamo che questo modus operandi sia simile a molte band, da quella sconosciuta a quella più nota
Sentite, ritornando a bomba: come sono nate le canzoni del vostro recente cd?
Abbiamo iniziato ad ascoltarli dopo la tua intervista..belli, psichedelici al punto giusto! Vogliamo il loro vinile, ottimo investimento..
Concordo
Risposta bomba:
Le canzoni di Warpage sono il risultato di un anno e mezzo di lavoro.
Due canzoni “Oscillators” e “Spiky Sphere” erano già presenti nel precedente demo “Plug It!”, in Warpage hanno assunto la loro forma definitiva.
Provavamo nella stanza di Paolo Benvegnù con turni dalle 20 alle 2 di notte, momenti incredibili.
In questa bella atmosfera sono nati anche gli altri brani che compongono il cd.
Mitico Paolo Benvegnù; doveva venire su questi schermi con i suoi Proiettili Buoni, ma tra lui e Marco Parente (altro grande), non siamo riusciti a trovare una data buona. Mi fa piacere abbia lavorato con voi ...
Dopo ci torniamo
“Warpage” s’intitola l’album. Warpage significa deformazione, curvatura, distorsione. C’è una stretta relazione tra la vostra musica e questa parola?
Anche War Page, ora che ci penso...
Warpage si può leggere in 3 modi diversi: o come dici tu, oppure come l'assemblaggio di due parole, warp age (era distorta) o war page (pagina di guerra)..è un gioco di parole che è venuto in mente a Ivy e che abbiamo subito accolto a braccia aperte.. C’è una relazione tra la nostra musica e questa parola, le chitarre e i synth descrivono questa atmosfera in bilico tra razionalità e irrazionalità, diciamo che ci sentiamo spettatori di un mondo malato e che il nostro prodotto è influenzato da tutto ciò che ci circonda.
Spiky Sphere è forse il brano che più sintetizza il nostro concetto di musica infatti volevamo intitolarla warpage ma poi abbiamo preferito lasciargli il titolo originale.
Non a caso è la canzone che apre il disco, bella...
Warp age, bello pure questo
Consigliereste anche ad altre giovani band di autoprodursi? È stato facile?
In questo momento l’autoproduzione è l’unica via percorribile per una giovane band sconosciuta.
Nessuno investe soldi, nessuna etichetta discografica investe soldi, che sia major o indipendente, i soldi li devi investire te… Chiamiamolo pure rischio d’impresa, il problema è che 99 su 100 non li riprendi mai.
Noi in questo senso abbiamo cercato di realizzare l'album nel modo più economico, le registrazioni, il mix e l'artwork (apparte un aiuto enorme di Paolo Benvegnù nella produzione artistica) sono state curate interamente da noi, warpage è un piccolo prodotto artigianale.
Purtroppo con il budget che avevamo a disposizione non era possibile fare un disco “vero”, un disco che odora di nastro magnetico, ci siamo accontentai dell’economico digitale.
Ed è uscito un bell'oggettino di culto.
Ogni copia di "Warpage" è esteticamente diversa dall’altra. Deve essere stato un bel lavoro da spaccarsi la schiena a fare l’elegante cartonato. Ci raccontate chi l’ha realizzato e del perché di tale idea?
Ti ringraziamo!
Sì, hai detto bene! E' un lavoro enorme che vede come unico protagonista Ivy. E' lui che ha ideato e realizzato la copertina, tutti i mostriciattoli che vedi sono frutto della sua mente, quelle creature sono gli abitanti di warpage e sono i protagonisti dei testi delle canzoni, sono una parodia del nostro mondo. Ogni copia è stata numerata, ogni copia vive… a modo suo ;)
Io ho la n.34
Grande! Cosa c'è disegnato sopra il cd?
Scusate una ttimo, ho avuto un problema con la connessione.
Allora, c'è la R di warpage che ha la testa da porkospino e la E che sembara la @ con due occhietti un po' fumati.
A proposito di distorsioni, che rapporto avete con Internet da musicanti?
p.s. la mia vita è distorta, anche piacevolmente, da quando sono nel web.
Sì, ci piace l'idea che una persona sotto l'effetto di qualche sostanza si flashi guardando la copertina e il cd!
Internet è diventato IL veicolo per contattare chiunque e quindi è un mezzo molto potente per conoscere e farci conoscere.
Da musicanti e appassionati di musica, internet ti apre il mondo, puoi sapere, vedere e ascoltare qualsiasi gruppo in qualsiasi momento, certo la qualità audio non è il massimo ma perlomeno ti fai un’idea del gruppo che ascolti, non è più come una volta quando i gruppi avevano quel lato misterioso e lontano che apriva la fantasia e l’immaginazione, ora tutto è più immediato e diretto…
Sotto l'effetto del web
Già, questo è un bene e un male allo stesso tempo. Non solo per la musica.
... e da semplici utenti il vostro rapporto con la Rete?
Da utenti diciamo che internet offre tutto quello che vuoi, è un bel giocattolo ma è meglio non abusarne troppo, si rischia l'asocialità..un po' come tutti i vizi
Già, ne so qualcosa...
E Myspace? Vi sembra una cosa buona o solo una vetrinetta? O una via di mezzo… per il proprio lavoro, i rapporti umani, cuccare … è superato da Facebook?
anche noi!
Myspace è un ottimo mezzo per promuovere la musica, è un grande negozio dove tutti possono vedere la tua vetrina, poi c’è chi entra e chi no.
E’ un sito dove tutti sono amici di tutti, dove tutti sono belli e simpatici ma facebook è più inquietante. Per le band Myspace è sicuramente superiore, per il singolo utente Facebook l’ha superato alla grande.
Direi che è così, proprio così.
Per restare in tema, cosa ne pensate di quello che ha scritto Aldo Nove su Facebook? “…su FB non si pensa. Su FB non si inventa? Su FB si fa esattamente quello che sotterraneamente ti viene detto di fare, nell’illusione che sia tu a sceglierlo.” Insomma, una democrazia assoluta “di facciata”. Perfetta metafora della società attuale, aggiungo io …
Vedi che siamo sulla stessa onda (bassa)? ;)
Già,già, possiamo nuotare a pelo.
Aldo Nove...
Ricopio e riincollo.
Per restare in tema, cosa ne pensate di quello che ha scritto Aldo Nove su Facebook? “…su FB non si pensa. Su FB non si inventa? Su FB si fa esattamente quello che sotterraneamente ti viene detto di fare, nell’illusione che sia tu a sceglierlo.” Insomma, una democrazia assoluta “di facciata”. Perfetta metafora della società attuale, aggiungo io …
lui!
http://www.varesenews.it/immagini/personaggi/nove2.jpg
(la potenza di internet!)
Lui, lui...un cannibale dentro.
Prima, durante e dopo i cannibali!
FB è il grande fratello globale, è l’Italia all’ennesima potenza, ci viene da pensare “hanno vinto loro”…
Io (Loris) sono registrato a FB, volevo scoprire come funzionava ma con mia grande sorpresa ho scoperto che è praticamente impossibile cancellarsi, i tuoi dati rimangono perennemente nel database, con il risultato che rimani registrato e bombardato da amici delle elementari, medie, superiori, università, feste tutti i giorni… Io non critico chi ci è dentro, alla fine è un modo per socializzare e in questo non ci vedo niente di male, è come viene gestita la privacy che mi inquieta e parecchio.
Sì, è un meccanismo infernale. E, i più informati, mi dicono che è nel nostro paese che da il peggio.
Girano libri sul come disintossicarsi da FB...il problema è che, come dici tu, non è possibile cancellarsi...
Torniamo al territorio. Voi venite da Prato, città lontana dai grandi centri. Essere così lontani dai grandi centri aiuta o limita? La Toscana in genere è comunque un laboratorio musicale importante, non trovate? …
perche il nostro è il paese giusto per dare il peggio, ma c'è speranza, sempre (dice Loris, Matte e Tommy non la pensano così..Ivy se ne fotte e si fa un grappino)
Per essere nati in Italia, Prato non è stata affatto una cattiva sorte.
Città industriale dove suonano tanti ragazzi, officina di tanti bei progetti: i Baby Blue hanno vinto Italia Wave, Samuel Katarro sta andando forte e ci sono tante band fresche e interessanti come i Dilatazione, i Muriel, gli Schizophrenia e naturalmente noi :).
Ci sono varie associazioni musicali giovanili come la “Black Out” e “Try Dog”, la radio web indipendente “Radio Gas”… Sinceramente se ci fosse un produttore con il fiuto degli affari penso che a Prato si potrebbe tirare su una gran bella scena.
“Piccoli fragilissimi film” e “le labbra”, i due album di Paolo Benvegnù, sono nati qui… Non è un caso no???
Katarro è stato qui in dicmbre, i Baby Blue li sto ascoltando in questi giorni e spero di averli un giorno qui, su Benvegnù, toscano d'adozione abbiamo già detto ...
Avete contatti con qualcuno di questi... o di altre regioni?
Nella nostra città abbiamo contatti con quasi tutte le band che suonano, c’è un profondo senso di rispetto e allo stesso tempo competizione..abbiamo diviso il palco con le band citate prima e avuto
anche contatti con band non toscane come i “The Transisters”, band veneziana con la quale abbiamo suonato recentemente.
Al cd ha collaborato Paolo Benvegnù, musicante presente in migliaia di progetti (come fa?) e tutti di alto livello. Come vi siete incontrati, cosa ha fatto e come vi siete trovati a lavorare con lui?
Abbiamo conosciuto Paolo nel 2006 quando abbiamo iniziato a suonare nella sua sala prove. Paolo è letteralmente un genio, il vero Artista. Avevamo iniziato a mixare Warpage al Loto Studio di Ravenna ma per divergenze artistiche abbiamo abbandonato ed abbiamo deciso di seguire la strada dell'autoproduzione totale e selvaggia..tornati sconsolati nella nostra sala prove abbiamo parlato con Paolo, per chiedergli qualche consiglio, lui si è offerto di aiutarci nel mixaggio e da quel momento abbiamo veramente capito cosa vuole dire lavorare con un produttore, è stato fondamentale per noi e per le nostre canzoni, il nostro maestro di formazione.
Grande maestro.
Vi sentite più una band da studio o da live? A parte la presenza di Paolo.
Come nella canzone con cui ha partecipato alla compilation "Il paese è reale", "..il profumo di un maestro elementare.."
Noi ci troviamo benissimo sia in fase di registrazione che nel live, la registrazione è la fase più creativa, il live è più istintivo. Come musicisti sicuramente preferiamo il live, il palco, le bevute, la gente… Ma anche lo studio ha il suo bellissimo fascino, diciamo 50 e 50.
A proposito de "Il paese è reale", cosa ne pensate della trovata degli Afterhours? Io non avrei mai immaginato di vederli a Sanremo...avrei pensato tutto, ma mai questo.
Saltiamo...
Tra i Radiohead e i c|o|d, tra i Sonic Youth e P.J. Harvey, questo si sente ad ascoltare la vostra musica. Pure gli U2, i primi, ho sentito oggi ascoltandovi in auto andando al lavoro. Sono solo le solite masturbazioni mentali della critica oppure qualche contatto lo sentite? Altri più nascosti e imprevedibili?
E' stata una bella iniziativa quella di realizzare la compilation, ci sentiamo di dire due cose:
1. Per quanto riguarda la loro paqrtecipazione erano fuori contesto a Sanremo perchè bisogna ricordarsi di non pretendere niente da quella manifestazione, è il tempio della canzone melodica italiana.
2. Riguardo alla compilation, Rockit fa la stessa cosa tutti i mesi gratuitamente.
Bella risposta.
Sono le solite masturbazioni mentali della critica (anche se l'accostamento a i Radiohead ci fa sbrodare!)… c'è anche chi ci ha accostato ai Placebo (e qui ci ammosciamo)… Vorremmo essere giudicati come Lowave no come simili a…
Purtroppo se non esci sotto una etichetta, se non esci sotto la guida di un buon ufficio stampa e ti presenti come autoprodotto vieni subito paragonato e bollato come clone di qualche altro gruppo che spesso neanche è conosciuto dalle band in esame.
In questo senso ti ringraziamo di cuore per averci dato la possibilità di dire la nostra e per esserti avvicinato alla nostra situazione, la rivoluzione parte dal basso e te ne sei un bell’ esempio da seguire. GRAZIE!
Grazie a voi.
-er finire, o meglio, in coda: fatevi una domanda, datevi una risposta e poi tutti a nanna (anche perché qui, tra l’altro, infuria il vento e sta arrivando il temporale…non so a Prato come sia; pericoloso fare interviste in diretta su internet in questo periodo…).
Chi sono i Lowave? I Lowave sono Ivano Arrighetti (Ivy) voce, synths e campioni, Loris Colangelo - chitarra, Matteo Benelli - basso e tastiere e Tommaso Chiani (Tommy) - batteria ...
Mettiamo in loop l'intervista ... ;)
A Prato per ora il tempo regge ma ci sono dei bei nuvoloni in avvicinamento..vorrà dire che domani mattina ci troveremo nella stessa palude: non ci divorare, alligatore, ricordati di noi!
Grazie ancora e buonanotte!
Grazie a voi, non temete sono vegetariano...
Come dice l'amica americana: good night and good luck to you as well!
me le perdo sempre le interviste, fra una cosa e l'altra, mi dimentico di collegarmi.
Vedo un laptop nella foto . Cosa è un Apple ?
Si è una mela, lo usiamo per simulare i suoni del Fender Rhodes... Vorremmo averlo vero... Un giorno, forse, lo avremo ;)
@And
Smemorato che non sei altro, non è difficile beccarci online ...1 o 2 volte alla settimana, più o meno nei soliti orari (dipende dal fuso... cioè io).
@ReAnto
Metto sempre foto che incuriosiscono.
@Anonimo pratense
Grazie per la precisazione. Vedi che l'intervista, in un certo senso, è infinita ...
illuminati dalla vita, distratti dal mondo ma appassionatamente concentrati sulla loro musica: l'unica cosa che conta. per vederli davvero, oltre le note, devi quasi sorpenderli. spiarli. in una specie di sinestetico voyeurismo.
@Manu
Fantastica, è la chiusura perfetta. Ti aspetto giovedì prossimo, stessa ora stesso spazio web ... con un musicante emiliano e una band del Lazio, se non ricordo male ...
Bene, bravi, bis! :)
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page