martedì 11 marzo 2025

Tre film

 

Io sono ancora qui è un film stupendo, l'ennesima prova del grande regista brasiliano Walter Salles. Racconta in modo semplice e diretto la dittatura dei militari brasiliani, dittatura tanto anonima quanto brutale. La racconta attraverso le vicende della bella famiglia dell'ex deputato socialista Rubens Paiva. Vive con moglie e cinque figli a Rio de Janeiro, sembra un piccolo paradiso con il mare e una natura rigogliosa. Un brutto giorno dei governativi vengono a prendere lui, poi la moglie e la figlia. La loto vita non sarà più la stessa. Non dico cosa succede (lo si può immaginare), dico che la moglie lotterà fino alla fine, avvenuta qualche anno fa, per avere giustizia. Bel personaggio il suo, come quello del marito e dei figli. E poi, quella voglia di lottare e resistere nonostante tutto. E quel tutto era la dittatura, che ti prendeva e portava via, a volte per sempre.

The Brutalist è un film gigantesco, non solo per le tre ore e passa della sua durata. È la vita di un uomo del Novecento, una storia che sembra vera da incredibile che è, quella di questo architetto geniale, costretto a fuggire dal nazismo, per rifugiarsi negli USA, dove viene tollerato. Riesce a vivere decentemente, solo per il suo mito, altrimenti ci sarebbero lavori pesanti in cantieri maleodoranti, e dormitori per poveri, e poci cibo. Un po' foloristica la parte in Italia, tra gli anarchici di Massa Carrara, ma anche no (almeno ricordano che sono anarchici e antifascisti). Grande interpretazione di Adrien Brody.

Mi piacciono le commedie come queste e trovo certi film di Paolo Genovese scritti maledettamente bene. Penso a Perfetti sconosciuti o a The Place e adesso questo Follemente, perfetto per questi tempi di insicurezze e psicanalisi, coppie in crisi, nuovi problemi, vecchie soluzioni. La storia sembra banale: lui e lei, trenta/quarantenni con fallimenti e alcune storie alle spalle, al primo appuntamento. Lei invita lui a una cena a casa sua, lui porta fiori e gelato e inizia un discorso. In realtà il discorso inizia prima nella testa di entrambi, le quattro personalità più importanti dentro loro capoccia litigano/discutono quali siano le mosse giuste da fare. Nella testa di lui, interpretato da Edoardo Leo (Piero) ci sono Marco Giallini (Professore), Maurizio Lastrico (Romeo), Rocco Papaleo (Valium), Claudio Santamaria (Eros), mentre in quella di lei, interpretata da Pilar Fogliati (Lara) ci sono Emanuela Fanelli (Trilli), Maria Chiara Giannetta (Scheggia), Claudia Pandolfi (Alfa), Vittoria Puccini (Giulietta). I nomi rendono in parte l'idea di cosa queste caratteristiche vogliano far fare loro, ma bisogna vederli in azione per capire che casino è la vita. E da questo caos primordiale nascono risate (non solo per le facce di Leo), scontri, incomprensioni, momenti romantici, sesso, indecisioni sul futuro di noi ... a me è piaciuto e a voi?

Etichette: , , , , , ,

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page