In palude con Nico Sambo
NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE: rock, post-rock
DOVE ASCOLTARLO:
- Spotify
LABEL: Cappuccino Records / Inner Animal Recordings / Audioglobe
PARTICOLARITA’: versione CD, versione digitale
CITTA’: Livorno
DATA DI USCITA: 11 ottobre 2024
L’INTERVISTA
Come è nato Istanti in bilico?
Nasce da un momento di grandi cambiamenti. Anche certe letture e alcuni film sono stati d’ispirazione, alla fine il più delle volte quello che ci colpisce è qualcosa che ci riguarda. I primi brani sono stati scritti nel 2020-2021.
Come mai questo titolo?
Sintetizza questi momenti di cambiamento, istanti che di fatto sono in
bilico perché non se ne intravede l’esito o la risoluzione.
Come è stata la genesi di questo disco, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Di solito la scrittura di un mio pezzo coincide con la registrazione di un provino. Ho registrato i provini di tutti i brani del disco. Li abbiamo poi arrangiati con il gruppo e dopo abbiamo registrato da Nicola Fantozzi tutti i pezzi in presa diretta. Quindi le chitarre mie e di Antonio (Bardi), il basso e la batteria sono tipo un live in studio. La voce è stata registrata dopo ed abbiamo tenuto anche alcune tracce dai provini, come le parti di elettronica.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione di Istanti in bilico?
Nicola Fantozzi, il produttore, dice che i nostri dischi sono fatti al
tavolino, nel senso che ci piace stare a tavola e quando prepariamo un album
facciamo sempre un sacco di pranzi e cene insieme.
Se Istanti in bilico fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Sì, possiamo toglierlo. È un album sui cambiamenti, su quei momenti che precedono una discontinuità, spesso inaspettata, altre volte attesa.
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero dell’intero disco? … quello più da live?
Il mio pezzo preferito è Antiquario, quello più da live forse è Foto mosse.
Chi hai avuto più vicino sul piano produttivo? …artistico e non...
Tutti i componenti del gruppo – Valerio Fantozzi (basso), Federico Melosi (batteria), Antonio Bardi (chitarra) – e il produttore (Nicola Fantozzi). Le scelte e le direzioni sono state tutte molto condivise.
Copertina moderna e dinamica, come tutto il progetto grafico…. Come è nata? Chi l’ha pensata così?
La foto di copertina è stata scattata su un cavalcavia pedonale sopra la
superstrada che passa di fianco a Livorno (la “variante”). Lo scatto è stato
fatto con un tempo lungo di esposizione, così le luci delle auto diventano
delle linee. La foto è mia, il progetto grafico di Andrea Zucca dello Studio
Elastico di Livorno.
Come presenti dal vivo il disco?
Lo suoniamo con due chitarre, basso, batteria e le parti di elettronica con i musicisti che hanno suonato nell’album.
Altro da dichiarare…
Grazie per l’intervista, Diego.
Il prossimo concerto sarà il 21 marzo alla Skaletta di Spezia.
Etichette: Cappuccino Records, In palude con ..., Inner Animal Recordings, Intervista, Istanti in bilico, Livorno, N_Sambo, Nico Sambo, Post rock, Rock, Skaletta, Toscana
9 Commenti:
Un piacere ritrovare in palude Nico Sambo dopo anni, ritrovarlo con questo più che piacevole disco, Istanti in bilico, nato in uno dei periodi più in bilico delle nostre vite ... il 2020 - 2021. Ricordate?
Da qui l'inevitabile titolo, come spiega nell'intervista Nico.
Dieci pezzi facili, all'ascolto facili, ma che nascondono anche dei tormenti, delle perdite, degli smarrimenti, di istanti in bilico.
Sott'acqua è il pezzo più ricco, con un buon ritmo dato dalla batteria presente dall'inizio alla fine, la chitarra a un certo punto a mille e un testo filmico (da film di Verone anni Ottanta, forse). Ironico e realista.
Un pezzo che potrebbe spaccare molto dal vivo.. anche se Nico per il pezzo più da live ci indica Foto mosse.
In effetti anche questo, pop primaverile con staffilate rock, credo potrebbe fare la sua porca figura.
Mi piace molto anche la title-track... Istanti in bilico. Molto speziata, scampanellante, elettro-giocattolosa con un testo surreale/onirica e un finale di corsa, ritmo...
Notevoli anche i due strumentali Marianne e Noi. Struggente, romantico, senza tempo il primo. Elettronico, veloce, che va via liscio, senza increspature il secondo.
In definitiva un disco tutto da ascoltare, che racconta in modo indiretto e lieve, con recitazione a togliere, potremmo dire, cosa sono stati questi anni, anzi istanti in bilico.
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